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Freebacoli

Freebacoli: giugno 2012

sabato 30 giugno 2012

Brucia la Terra a Cuma, Casa Minacciata dalle Fiamme Sulle Sponde del Lago "Zi Papete" - FOTO e VIDEO


Incendio di grosse dimensioni ha devastato diverse aree di macchie mediterranea a Cuma: fiamme e vento inceneriscono vegetazione posta ai margini dei binari della Circumflegrea e sulle sponde del lago di "Zi Papete".

E' divampato proprio ai margini del bacino lacustre artificiale (poco conosciuto dai bacolesi ma che, a conti fatti, rappresenta il terzo lago comunale) di "Zi Papete" in Cuma un incendio, molto probabilmente di natura dolosa, che ha coinvolto diverse zone poste ai confini con i lidi balneari del litorale.

Sul posto, nonostante i solleciti avanzati dai cittadini sin dalle ore 18, non è giunto alcun mezzo dei vigili del fuoco che, contattati telefonicamente, hanno risposto di non aver a disposizione personale sufficente per poter ottemperare a tutti gli incendi in corso nel pomeriggio nella loro area di competenza.

Fiamme Sfiorano una Casa

Intervento tardivo, al momento del tutto nullo, che ha agevolato di propagarsi delle fiamme le quali, con ogni probabilità proprio dalle sponde del lago, hanno raggiunto in poco tempo anche appezzamenti di terra di proprietà Sepsa, attraversati dai binari della Circumflegrea dove la società regionale ha deciso di sopprimere le corse.

In questo caso i roghi, sparsi in più punti, hanno minacciato l'incolumità fisica di un gruppo di residenti la cui abitazione era avvolta da una nube di fumo nero. Sono stati quindi proprio gli stessi, utilizzando degli idranti di fortuna, a domare l'incendio soltanto dopo un'ora.

Lago di "Zi Papete", la Sponda Divorata dal Fuoco

Assolutamente devastante invece lo scenario visibile presso il lago di "Zi Papete", vicino a stabilimenti balneari per lo più muniti di strutture in legno. Lì, sopratutto a causa del mancato spegnimento, l'area del tutto incenerita ed avvolta da fumo corrispondeva all'intero "lato sud", circondando un immobile abbandonato.

"E' assurdo come almeno una volta ogni tre giorni si verifichino episodi simili - asserisce un giovane residente, accorso sul posto - da anni qualcuno si diverte a fare il piromane, mettendo a repentaglio l'ambiente del parco della Quarantena e della zona prospiciente al maro. Abito allo Scalandrone e di questi roghi, ne vedo diversi ogni settimana".

A mancare, oltre ad un controllo del territorio, anche un'opera di prevenzione nonchè di pronto intervento per una città, come quella di Bacoli, che accoglie uno stabilimento balneare di vigili urbani a Miseno ma che, spesso, non ha mezzi che possano controllare i sempre più frequenti incendi del centro e della periferia.

Lo Stato Non Conosce la Sua Terra

Assurdo, in tutto ciò, il degrado più totale della zona interessata dalle fiamme: tra un laghetto recintato palazzoni fatiscenti ed abusi di ogni specie, più che l'odore acre delle vegetazione (nonché di spazzatura) in fiamme, a sentirsi con nettezza è l'assoluta e colpevole mancanza dello stato.

Il Comune, e lo Stato in genere, da queste parti non è latitante. Semplicemente, non è mai esistito.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it


Fiamme sui Binari


Fiamme al Lago

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Altro che Solidarietà! Sindaco e Consiglieri Attaccano Freebacoli: "Siete Voi a Creare un Clima d'Odio"

Un Consiglio Comunale straordinario quello di mercoledì. Che non ci si faccia ingannare però dai superpoteri e le meraviglie cucite intorno a questa parola. Straordinario sì, ma soltanto perché al di là dell’ordinaria, troppo ordinaria, Amministrazione che vede convocato un Consiglio Comunale al mese.

Un Consiglio che si apre con la solidarietà. Esattamente la notte prima infatti l’auto di un noto attivista di Bacoli, Alessandro Parisi (in foto nella macchina bruciata), era stata bruciata nel parcheggio antistante casa sua. Un atto intimidatorio della peggior specie che a Bacoli non ricorda precedenti. Perché di criminalità e crimini a Bacoli ce ne sono e ce ne sono stati, ma mai ci si era scagliati con brutale e vigliacca violenza contro qualcuno per idee e opinioni politiche.

Immediato è stato il coro di solidarietà. Nessuno sa e ha visto niente ovviamente, ma tutti si sentono colpiti da un atto che ha ripercussioni ben più rilevanti del semplice danno economico arrecato.

Degno di nota è l’intervento del primo cittadino, incentrato su un’idea di legalità che deve percorrere il paese sin dalle fondamenta in modo che su questa possa fondarsi un vero e proprio ordine nuovo.

Il Sindaco Attacca Freebacoli

Pochi minuti, poche parole per lo sdegno e la condanna. E subito si passa al vero nocciolo della questione. La camorra è un male che va sì debellato ma (sarà stato il caldo?) il Sindaco, coriaceo come raramente è stato, sceglie di focalizzare l’attenzione su un altro male che sta affliggendo la cittadina flegrea da qualche anno a questa parte. Un germe velenoso che pian piano si è insinuato nelle vite dei cittadini, un vero e proprio scudo dietro al quale ripararsi per esprimere le proprie insane idee e uscirne indenni. Più efficace di qualsiasi atto intimidatorio, più sicuro di qualsiasi legge dell’omertà.

Voi che leggete queste parole probabilmente sarete così circuiti da non esservi resi conto di che cosa stiamo parlando, e già vedo le esclamazioni di sdegno e di terrore che affolleranno i vostri volti quando capirete.

Il male che rovina la nostra cittadina è sotto i vostri occhi, esattamente sotto i vostri occhi: è Freebacoli, una specie di giornale online senza capo né coda, un gruppo di ragazzi apartitici (o forse apatici?) che minano le vostre insicure certezze derivanti da anni e anni di “tant è semp a stessa storia!”, un ragazzo arrivato chissà da dove che si atteggia a messia solo per una vaga somiglianza fisica. Noi questo non lo vogliamo, non ci faremo ingannare!

D’accordo, abbiamo scherzato, ci piace far così! Ma la realtà è che c’è ben poco da scherzare.

"Freebacoli Crea Clima d'Odio in Paese"

L’ira del sindaco è portata avanti ininterrottamente per ben 1 ora e mezza. Con prepotenza, cercando di compensare col il tono della voce, a tratti quasi stridulo, la totale assenza di contenuti, si scaglia contro il blog per la pubblicazione di commenti a suo dire non adeguatamente filtrati.

Minacce, offese, ingiurie rivolte verso un'associazione territoriale che, a detta di chi amministra, avrebbe sulle spalle l'onere di fomentare l'odio in città. Avrebbe l'impellenza di configurarsi agli occhi dell'assise istituzionale sia come "vittima" che come "carnefice" degli episodi d'incendio della corsa serata.

Il tutto, senza la possibilità di rispondere. Attacchi a cui la maggioranza, supportata da un inqualificabile presidente del consiglio (ossessivamente dalla parte di chi lo ha votato), decide di non permettere alcuna replica.

Perchè Freebacoli va attaccata, e basta.

Sempre.

L'Obiettivo è Isolare Chi Si Oppone

Va isolata, bistratta, tenuta distante anni luce da chi rappresenta le istituzioni. Al diavolo se i commenti indesiderati sono figli della tastiera di un anonimo che poterebbe essere facilmente rintracciabile dalla Polizia Postale senza necessariamente dover scomodare il Consiglio Comunale per questo. Al diavolo se uno dei componenti di Freebacoli poche ore prima ha subito un atto intimidatorio senza precedenti. Al diavolo il dovere morale di sottoscrivere e votare un deliberato di forte condanna contro la criminalità organizzata. Al diavolo anche l’urgenza di dover discutere di tematiche finanziarie impellenti (motivo per il quale era stato convocato il Consiglio Comunale). Per un’ora e mezza è il black out totale.

A dire il vero un nuovo punto all’ordine del giorno c’è, ma non riguarda la camorra, bensì i commenti del blog.

E così a poche ore dalle fiamme, si vota e si discute. Non per presidi di legalità, non per azioni volte a contrastare e arginare la violenza, ma per dare un indirizzo al blog pena la citazione in giudizio.
Il voto è scontato, da una parte dell’altra: totale assenso da parte della maggioranza, contrari Josi Della ragione e Adele Schiavo, astenuti quelli del pdmenoelle.

Ma forse la rabbia può portare a compiere gesti inopportuni.

Perché parlare di Freebacoli proprio quando uno suo membro è stato appena vittima di un grave episodio di criminalità (organizzata o meno) è mossa poco opportuna oltre ad essere poco furba.

Alessandro Parisi Non si Tira Indietro

Tornare a “minacciare” e ad “intimidire” chi è appena stato minacciato e intimidito (e stavolta senza virgolette!) non ha senso, soprattutto quando per farlo ci si appiglia a motivi pretestuosi che poco hanno a che vedere con quella che è la nuova giurisprudenza che si sta formando in materia di web e di blog.

Soprattutto quando chi l’intimidazione l’aveva subita per davvero e il giorno stesso, si è messo in giacca e, come sempre, è andato a sedersi qualche metro davanti a quell’emiciclo.

Non per piangere o farsi compiangere ma per affacciarsi ancora una volta a quella finestra che dovrebbe essere di libertà e di democrazia, per confrontare ancora una volta le diverse opinioni, per aprirsi alle proposte.

Purtroppo non è andata così: ordinaria Amministrazione!

Domenico Mazzella - Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Malapolitica a Bacoli, Se ne Discuterà in Parlamento. Barbato: "Questi Politici Vanno Cacciati"

Video e documenti lampanti destano l'interesse del on. Franco Barbato, intervenuto per affrontare le problematiche delle periferie del paese: la malapolitica bacolese si tramuta in interrogazione da porre all'attenzione del Parlamento Italiano.

"Questa amministrazione incapace di gestire al meglio tale ricchiezza paesaggistica, non intervendo in maniera decisa sugli ultimi avvenimenti che hanno determinato incendi sia a villa Ferretti che per l'automobile di un noto attivista locale, deve essere mandata via a calci nel sedere".

Sono durissime le affermazioni fatte in serata dal deputato eletto tra le fila dell'Italia dei Valori come indipendente, Franco Barbato, che ha partecipato alla manifestazione pubblica organizzata dal Coordinamento delle Periferie, associazione da tempo attiva sul territorio, e sostenuta da numerose realtà civiche e politiche.

Soldi Sperperati e Malapolitica: Bacoli Arriva in Parlamento

Evento, abbastanza partecipato dal pubblico, che ha posto l'attenzione, attraverso la proiezione di video-documentari ed interventi "a tema", sul degrado presente alle periferie: dalla pista ciclabile mai completata del lago Fusaro, alle Grotte dell'Acqua, passando per la Casina Vanvitelliana ed il parco annesso.

Foto e filmati, corredati dalle cifre della Comunità Europea "investite", posti all'attenzione della cittadinanza e capaci di mostrare al meglio l'assoluto menefreghismo amministrativo che ha devastato il territorio cittadino, sconvolto da una pseudo-politica dedita ad interessi diametralmente opposti a quelli della collettivi.

"Questo stato di cose umilia un'intera popolazione - tuona Barbato, intervenuto a margine della manifestazione incalzato anche dall'intervento di Enzo Assante, rappresentante del comitato particolamente critico dinanzi alle mancanze della politica e dei partiti che intendono rappresentarla - e di certo non è possibile restare inerti o impassibili. Vengo qui questa sera dopo aver visitato la periferia di Scampia, completando un tour fatto di ascolto delle problematiche popolari".

Fondi Europei Non Investiti per il Paese

"Sono indignato per il modo inaccettabile in cui l'amministrazione locale amministra la città. Non è possibile permettere che fondi europei vengano sperperati in questo modo garantendo non di certo l'interesse di tutti - continua il deputato - ma quasi unicamente il soddisfacimento di piccoli interessi di bottega per elargire mazzette ad amici ed amici degli amici".

"Il governo locale è colpevole di questo stato di cose. E' per questo che porterò il caso della malapolitica bacolese direttamente in Parlamento già dalla prossima settimana ed esigerò risposte su casi così lampanti di cattiva gestione del patrimonio pubblico. Sia di proprietà del Comune che di competenza del Centro Ittico Campano".

"Sindaco e Amministrazione Via a Calci nel Sedere"

Ma l'indignazione del rappresentante parlamentare raggiunge la vetta più alta quando commenta gli ultimi fenomeni di criminalità ed illegalità verificatesi tra il centro di Bacoli e quello di Baia.

"Non è possibile tacere sull'incendio avvenuto in Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra ma non ancora messo a disposizione della collettività, e sull'intimidazione gravissima avvenuta ai danni di Alessandro Parisi, noto rappresentante della società civile flegrea. Il silenzio sostanziale, senza provvedimenti seri, reiterato dal sindaco di Bacoli è privo di giustificazioni. Questa gente deve andarsene dai palazzi del potere. Amministratori incapaci da mandare via - urla Barbato - a calci nel sedere liberando in questo modo il Municipio di questa città".

Messaggio chiaro e forte alla malapolitica locale, ben percepito anche da alcuni rappresentanti della falsa opposizione (oramai vera e propria parte integrante della maggioranza Schiano) presenti in assemblea, su cui dibatterà quindi anche il Parlamento Italiano con un'interrogazione al Governo atta a puntare il dito contro sperperi e malversazioni.

Centro Ittico, Beni da Svendere Ricchi di Abusi Speculativi

Successivamente il deputato ha ascoltato, prendendo appunti, gli interventi di altri rappresentanti di associazioni, tra cui Freebacoli, che hann puntato il dito su tre aspetti particolari riguardanti il tema specifico affrontato dall'assemblea svoltasi in villa comunale
  • L'abusivismo edilizio speculativo e sfrenato che non ha materialmente permesso il completanto della pista ciclabile al Fusaro. Numerosi sono difatti in quella zona i ristoranti e locali in genere che, non rispettando i sette metri di rispetto tra il confine del lago e l'aria privata, hanno edificato abusivametìnte (su suolo fondmentalmente pubblico) sino sopra lo specchio d'acqua lacuale. Strutture che, così come accade anche presso il lago Miseno, oltre a pagare canoni di fitto irrisori, spesso risultano essere di proprietà di familiari di consiglieri seduti tra i banchi del Consiglio Comunale. Immobili privi di licenza edilizia, di chiarissimo stampo speculativo, appartenenti a esponenti sia di forze moderate che, proprio in periferia, di pesudo-politici "di sinistra".
  • Lo sperpero dei fondi europei, se da un lato ha contribuito al degrado del territorio, d'altro canto assicura la possibilità alle cattive amministrazioni locali di gestire denaro luquido che aumenta le clientele e assicura bagagli di voti da investire e riciclare in campagna elettorale, permettendo la rielezione perpetua dei "soliti noti". Andazzo inaccettabile per cui, provocatoriamente, sarebbe meglio che questi territori fossero privati di denaro facile da sperperare alle spalle della collettività, gonfiando tasche e base elettorale.
  • I beni del Centro ittico Campano, al momento dell'interessamento del Governo Centrale, potrebbero essere già stati venduti dal Comune a privati compiacenti. Il tutto con il silenzio omertoso della stragrande maggioranza dei partiti seduti trascersalmente in Consiglio. L'amministrazione in carica, così come ampiamente manifestato in sede di consiglio comunale (e su cui il blog pubblicherà a giorni un apposito articolo), ha intenzione di vendere le ricchezze del patrimonio pubblico, cominciando proprio dal CIC. Tra i beni più appettibili restano le Cinque Lenze, site proprio presso la pista ciclabile del lago Miseno.
Alle Parole Seguono i Documenti

D'altro canto i membri della pseudo-opposizione cittadina (quelli del PDmenoL), dopo aver cercato in ogni modo di accattivarsi le grazie dell'onorevole indipendente, hanno abbandonato in massa l'assemblea proprio quando si parlava di abusi edilizi al Centro Ittico e di cattive gestioni di denaro pubblico.

Alle dichiarazioni popolari è poi seguito uno scambio di mail tra Barbato e gli attivisti presenti in serata, dando l'opportunità agli stessi di poter fornire apposita documentazione di quanto riferito in assise.

Delibere, determine, verbali, articoli, foto e video, già opportunamente indirizzati all'attenzione del deputato e che sortiranno, così da come egli stesso promesso, la messa a protocollo di un fascicolo rigurdante la malapolitica su beni comunali e del CIC. 

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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venerdì 29 giugno 2012

Rapina alla Banca Popolare di Novara: Rubati Oltre 30.000 Euro a Cappella

Banca rapinata in viale Olimpico a Cappella: sul posto i carabinieri di Bacoli e Pozzuoli.

E' avvenuta nel primo pomeriggio oggi luna rapina a mano armata all'interno della Banca Popolare di Novara, già in passato interessata da fenomeni di micro-criminalità, che alimenta l'allarme sicurezza sul territorio di Bacoli.

Ad agire, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato un gruppo di ladri coperti in volto che, attraverso minacce e l'utilizzo di pistola, hanno concluso rapidamente la rapina portando via con sé una somma di denaro di certo superiore ai 30mila euro.

Ennesimo Episodio di Micro-Criminalità

Si attende nelle prossime ore l'intervento dellla Scientifica, utile per poter risalire a coloro che hanno realizzato il colpo.

La banca, che tra le altre cose è il tesoriere del Comune di Bacoli, è da anni presente in viale Olimpico, in prossimità di numerosi negozi ed abitazioni civili. Sportelli posti nelle immediate vicinanze dell'Unicredit Banca di Roma.

Un episodio, avvenuto in pieno giorno, che non giunge oramai come inaspettato in un paese attanagliato da fenomeni di criminalità diffusa che, dalle rapine con sequestro in dimore private, coinvolge spesso anche esercizi commerciali e banche presenti tra il centro e la periferia della città.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

SEGUONO AGGIORNAMENTI

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Vincono i Solleciti dei Cittadini: Sparisce la Sabbia della Foce di Miliscola - FOTO


Ben 3 mesi di ritardo, ed oltre 65.000 € di soldi pubblici.Sono questi i dati sconcertanti inerenti all' intervento di bonifica delle foci del Lago Miseno, la cui cartellonistica di cantiere così recitava:"Riduzione del rischio idraulico e ambientale attraverso interventi di ripristino della funzionalità ecologica e meteomarina dell' ambiente lacuale dele foci del Lago Miseno" Con determina N° 859/2011, il Comune di Bacoli, previa supervisione dei geometri Carmine Monaco (Direttore dei Lavori), Ciro Castaldo ( Direttore Tecnico di Cantiere )e Alfonso Capuano ( Responsabile della Sicurezza ) comunicava alla ditta privata SubItalia S.r.l. con sede in via Salita 1° Marchese de Turris 5, Castellammare di Stabia (NA) di essersi aggiudicata la gara d' Appalto per l'esecuzione dei lavori di rimozione della Sabbia e dei Detriti che ostruivano il regolare flusso ed interscambio d'acqua marina con quella lagunare all' interno del sopracitato Lago nostrano.E badate bene che nonostante gli interventi che si dovrebbero effettuare sullo specchio acqueo e sulla relativa pista ciclabile sarebbero di ben altra natura, con questa determina lo staff amministrativo parla solo ed esclusivamente della bonifica delle Foci...niente di più, niente di meno. Ma andiamo per Gradi


Un Lago sempre più "Morto"
Come ben ricorderete la nostra Redazione ha trattato varie volte l'argomento, documentando dettagliatamente ( con foto e video ) lo stato di assoluto degrado e fatiscenza dell' area interessata ove sino a pochi mesi fà sfoggiava in bellavista una "montagna" di sabbia inquinata mista a detriti e rifiuti indifferenziati, sversati illegalmente dai soliti incivili e con il tacito consenso degli organi di governo locali che, proprio in quel periodo ( parliamo dei mesi di Ottobre/Novembre 2011 ), recintarono "maldestramente" l'area con qualche rete di plastica, senza dotarla di alcun servizio di video-sorveglianza o di vigilanza in loco. Il cumulo maleodorante che giaceva sul fondale del bacino lacustre, più volte "era solito" emanare esalazioni putride e nauseabonde seguite da schiuma e mucillagine di arcana natura. Bene! Nel passato mese di Aprile proprio quella montagna di sabbia venne semplicemente spostata dalla sua precedente ubicazione per essere disposta " a schiera " sulla vicina pista ciclabile costituendo una vera e propria parete che pedoni e corridori si ritrovarono improvvisamente davanti senza alcuna valida motivazione ( se quella sabbia andava rimossa, perchè depositarla nuovamente a 5 mt. di distanza piuttosto che smaltirla definitivamente?!? Ce lo stiamo chiedendo ancora!

Lavori Pubblici a Mò di Lumaca
Ed è proprio nello scorso mese di Maggio che la sopracitata ditta ha provveduto a completare finalmente i lavori ( che dovevano essere ultimati per il 20 Febbraio 2012 ) rimuovendo la parete sabbiosa e lasciando al suo posto un ampio spazio aperto nel quale è possibile svolgere esercizi ginnici sulla riva del Lago. Le foto testimoniano lo stato attuale del luogo in esame, tuttavia ci restano alcune perplessità che gradiremmo il Sindaco Ermanno Schiano ci chiarisse con un bel Comunicato Stampa o magari una parentesi verbale in sede di Consiglio Comunale 

Primo: come mai la sopra citata determina n° 859/2011 presenta una cifra iniziale per l'esecuzione dei lavori di ben 140.000 € ? E soprattutto come mai c'è stato un ribasso d' offerta di ben 75.000 € rispetto al prezzo definitivo indicato anche sulla cartellonistica di cantiere? Non sarà forse questo l'ennesimo caso di "rattoppo veloce" che nasconde, come ipotizzato all' inizio di quest' Articolo, la necessità di interventi di ben altra natura ed entità, scartati repentinamente per "buttare fumo negli occhi" ai cittadini bacolesi?!? Come per dire, facciamo vedere di aver concretizzato qualcosa...facciamolo in fretta e furia, senza badare al risultato finale. Tanto male che vada i soldi sono pubblici...e in effetti le foci si ritrovano nuovamente otturate


Secondo: Quanto ancora dovranno aspettare i Cittadini di Bacoli e dintorni per vedersi consegnata la Pista Ciclabile com'è stata progettata in origine? Vale a dire con recinzioni a norma che la rendano sicura ed agibile, con pavimentazione idonea o quantomeno livellazione della superficie terrestre che al momento si presenta ricca di dossi, buche e rialzamenti in pietra che mettono seriamente a rischio l'incolumità di anziani, bambini e diversamente abili. Un ottimo punto di partenza è stato quello di far potare le sterpaglie spinate al lato della carreggiata pedonale, che ultimamente non facevano altro che restringere ancora di più il percorso ciclabile, ma ci ( e vi ) chiediamo quanto tempo dobbiamo ancora aspettare affinchè questa venga completata?



Terzo: Invece di dotare l'intero territorio comunale di un sistema di videosorveglianza preventivato per il 2013 per la modica somma di circa 216.700,00 € di fondi europei, ( come affermato dal primo cittadino con un'intervista sul web visualizzabile presso questo LINK ) non sarebbe meglio concentrare queste energie economiche sui punti più nevralgici del nostro paese come Beni Archeologici e Luoghi di Aggregazione sociale ( giardini comunali, spiagge... ) che nelle ore notturne vengono prese di mira da vandali ed incivili i quali vengono ulteriormente incoraggiati dalla quasi totale mancanza di vigilanza sul territorio?!?

Tanto oramai si sà che con il Comando di Polizia Municipale che chiude alle 20,30 e quelle poche pattuglie di Carabinieri che svolgono la consueta ronda notturna, sarebbe molto difficile metter qualcuno a visionare le riprese e a far scattare i relativi allarmi in caso di bisogno. Quindi ci farebbe piacere che l' Amministrazione rendesse i cittadini partecipi di quest' iniziativa e li informasse sul "modus operandi" specifico e dettagliato che si ha intenzione di applicare

Conclusioni
Nell' attesa di ricevere delucidazioni a riguardo speriamo che le risposte cercate non vengano rilasciate con la stessa tempistica con la quale sono stati effettuati i lavori alle foci del Lago Miseno.E sottolineiamo ancora una volta che si parla solo ed esclusivamente di foci e pista ciclabile...forse per la bonifica vera e propria del bacino lacustre dovremo aspettare di camminare col bastone, rannicchiti sulle nostre future esili e deboli membra...oppure semplicemente dovremo impugnare il medesimo e cacciare questi vecchi VOLPONI a bastonate senza alcuna pietà


M.Rosaria Schiano
Redazione Freebacolif
reebacoli@live.it

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giovedì 28 giugno 2012

Ermanno Schiano è il "Sindaco di Baia": Difende Solo la Spiaggia dei Suoi Elettori - VIDEO

Salvare Baia per accontentare associazioni, consiglieri di maggioranza ed amici, dimenticando per otto mesi una petizione popolare sottoscritta da ben due mila cittadini: sindaco sbugiardato in consiglio comunale.

E' stata avvilente la mozione unilaterale avanzata dal primo cittadino di Bacoli (o, forse, semplicemente degli amici di Baia) nel corso dell'assise civica tenutasi nel tardo pomeriggio del 25 giugno scorso, alla presenza di una folta platea di cittadini giunta presso la sala consiliare del Fusaro per ascoltare, innanzitutto, come le forze politiche si sarebbero poste dinanzi ad una questione delicatissima quale quella della situazione economica e finanziaria dell'ente.

Proposta di deliberazione riguardante la spiaggia pubblica della "Beata Venere" in Baia, attraverso la quale Ermanno Schiano ha rivalutato i concetti di "spiaggia come bene comune", "difesa del paesaggio e dell'ambiente", "diritti dei cittadini".

 Una Legge per Baia, un'altra per il Resto di Bacoli

Tutto ciò con l'unico e lampante scopo di difendere i diritti di associazioni del posto rappresentate in maggioranza, assicurando la difesa degli equilibri e delle elargizioni all'interno dello pseudo-centrodestra locale, attraverso la copertura di facciata dell' "interesse collettivo".

Una "vera verità" consolidata dai fatti.

Discussione in Consiglio
Intervento Josi Gerardo Della Ragione min 17:50
Intervento Adele Schiavo min 37:20



Da un lato, a Baia, si difende la spiaggia pubblica da affidare a gruppi "no-profit" del luogo; dall'altra, a Miseno, si aumentano concessioni di arenili colletivi verso privati.

Da una parte, sempre a Baia, si contrastano cementificazioni selvagge; in altri luoghi, a Cuma-Torregaveta, si da ampio spazio alla presenza di strutture in cemento, abusi edilizi di stampo speculativo, violazioni perpetue della legge e del buon senso.

E si è in ogni caso di fronte a frazioni di una stessa città; ad aree in cui è ugualmente presente la giurisdizione del primo cittadino baiese.

Al Grido dei Consiglieri, "Mo Vengo" Risponde: "Presente"

Per un verso, quando a tirare la giacca sono amici e "amici degli amici", si sottoscrivono mozioni richiamando persino versi poetici; dall'altra parte, per coloro che non hanno votato Sua Maestà "Mo Vengo", la legge del contropasso prevede oscuramento, ostruzionismo e menefreghismo.

Anche se hanno prodotto, come il Comitato Spiagge Beni Comuni, una mozione ricca di ben duemila sottoscrizioni.

Una città, un sindaco, una maggioranza, e due regole da applicare a seconda della convenienza.

Ecco l'unica legge, utile per sfamare consiglieri "alzamano e padroni" affossando i diritti della collettività, applicata da un'amministrazione che utilizza il concetto di "bene comune" per trasformarlo rapidamente in "bene proprio".

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

VIDEO: Comune di Bacoli

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Sepsa, Operai Assediano la Regione: "Non Siamo Noi i Colpevoli dei Disagi" - VIDEO

Manifestazione molto sentita, quella che ha visto coinvolti più di 150 dipendenti SEPSA ed EAV presenti Martedì scorso 26 Giugno 2012 nei pressi della Sede della Regione Campania a Santa Lucia ( NA ).

I lavoratori hanno lì costituito un presidio temporaneo di protesta all' esterno del sopracitato edificio, insieme a numerosi esponenti dei Sindacati i quali, a parte la CGIL, si sono rifiutati di rilasciarci le proprie dichiarazioni.

Presenti in zona anche diverse camionette dei carabinieri, giunte sul posto per assicurare e garantire l'ordine pubblico nel caso in cui la protesta fosse sfociata in qualcosa di peggiore.

Esasperati e disillusi dall' atteggiamento indifferente e menefreghista dei vertici aziendali, i lavoratori hanno poi protocollato una richiesta di incontro tra una delegazione di rappresentanti sindacali ed i politici regionali del palazzo di Santa Lucia.

"Una drammatica situazione che si protrae da fin troppo tempo
- ci spiega il sindacalista CGIL Ciro Lionello - ad essere in ballo non sono solo ed esclusivamente i nostri stipendi, ma anche e soprattutto l'intero futuro di quest'azienda che nonostante i vari Comunicati Stampa, Lettere, Manifesti e Volantini dell' Ass. Regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, ad oggi si ritrova in uno stato sempre peggiore". 

Ed intanto aumenta la tensione anche tra i pendolari, che quotidianamente subiscono disagi sempre maggiori e che incrementano quindi uno stato di agitazione generale, che sfocia ( ultimamente troppo spesso ) in pregiudizievoli e deleteri attacchi verbali ( e fisici ) contro i lavoratori stessi, i quali in un contesto così arduo e complicato forse sono soltanto le ultime ruote del carrozzone pubblico alla deriva.


Solidarietà sì...ma solo a parole
Ed è proprio questo forse, l'ennesimo caso di Solidarietà " a chiacchiere " dei sindaci flegrei, tra cui quello nostrano Ermanno Schiano i quali si sono detti estremamente sensibili alla problematica, ma che ad oggi non hanno concluso alcun atto concreto di intermediazione politica con l' Ente Ferroviario affinchè si raggiungesse la risoluzione del Problema.

Situazione che và avanti da diversi mesi e che vede i lavoratori SEPSA assumersi piena responsabilità nel condurre elettrotreni fatiscenti ed obsoleti ( non ci stancheremo mai di dirlo ) nelle ore di punta e di sovraffollamento dei vagoni ferroviari, onde innanzitutto garantire un servizio (seppur minimo ) estremamente importante ed utile a quanti, studenti e lavoratori, lo utilizzano quotidianamente per raggiungere i quartieri ed i comuni limitrofi ed in secondo luogo, cercare di salvare il posto di lavoro di una società che altrimenti si vedrebbe costretta a mandare in strada numerosissime famiglie con figli a seguito.

"I lavoratori si assumono la responsabilità di disagi ed eventuali disservizi - continua Ciro Lionello - e si fanno portavoce anche dell' esasperazione verbale e fisica degli utenti. Ma questi ultimi difficilmente comprendono che le responsabilità vere e proprie sono ben altre e che le cause scatenanti di tale incresciosa situazione non derivano certo da noi dipendenti SEPSA. La mattina anche noi, come tutti i pendolari, ci alziamo per andare a lavoro e non avremmo alcun interesse nel creare disagi e problemi agli stessi utenti che tra l'altro, ci permettono di fare questo lavoro".


VIDEO delle Interviste ai Rappresentanti Sindacali CGIL
Ciro Lionello - Salvatore Illiano - Ciro Bernardini

 

Ed anche se siamo soliti guardare "in avanti" per cercare di scorgere qualche piccola ed esile speranza, non è sicuramente questo il caso in cui possiamo dire lo stesso.

Infatti nonostante il Governo Centrale abbia accolto la proposta della Regione Campania e le pressioni del governatore Caldoro di includere la Società Holding EAV ( con i relativi sottogruppi Aziendali Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania Nordest e Eavbus ) nel piano di rientro del debito - stimabile a circa 500 milioni di € - che prevede il mantenimento dei servizi su ferro, previa utilizzazione di fondi Regionali i quali senza una normativa nazionale che li regolamentasse non sarebbero potuti essere impiegati per tale scopo, non si esclude il rischio dello Sforamento del Patto di Stabilità Societario.

Entrando più nel dettaglio, il piano di Vetrella sarebbe quello di impiegare, nel 2012, le somme provenienti dal fondo di Sviluppo e Coesione, assegnate alla Campania con decreto CIPE ( Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ) del Marzo 2009, mentre invece per il 2013 saranno individuate altre fonti. Ciononostante non è sicuro che tali intenzioni vadano a "buon fine" e non si allontana quindi, l'incupo di nuovi tagli sia occupazionali che dei servizi su ferro.


"Anche se nobili, le intenzioni "cartacee" dei politici regionali non ci garantiscono la risoluzione del problema - afferma Lionello - un aiuto concreto potrebbe esserci apportato solo dall' arrivo di nuovi elettrotreni, che sono stati commissionati da più di 3 anni, ma che per via del fallimento della FIREMA S.p.a. ( società di produzione di componenti rotabili alla quale erano stati commissionati gli elettrotreni in questione ) dovranno attendere altri 2 anni per essere aggiudicati da un altra società tramite una nuova gara d'appalto".


In Attesa di Risposte
E nell' incontro che è seguito tra la delegazione dei rappresentanti sindacali e quelli politici della Regione Campania, i lavoratori si sono dimostrati estremamente favorevoli all' ennesimo "sacrificio" di attesa nel pagamento degli stipendi  purchè si garantiscano il mantenimento dei ruoli occupazionali e la volontà aziendale di migliorare le condizioni di lavoro con le quali tutti i dipendenti SEPSA sono costretti a rapportarsi quotidianamente nel svolgere le proprie mansioni.

"Di questo passo c'è il rischio di arrivare, tra un paio d'anni alla privatizzazione della società ed alla fusione dei sottogruppi EAV che grazie alla Riforma sulle Liberalizzazioni del governo Monti riuscirebbe a salvare leggermente la situazione. Tuttavia sarebbe un vero e proprio peccato se una società pubblica e centennale come la SEPSA che è stata la prima ad effettuare il trasporto su ferro in Campania, cadesse nelle mani di un privato".

A rappresentare un altro tasto dolente, c'è poi la svalutazione dei contributi economici previsti dalla Regione Campania ossia le quote che vengono accreditate ai dipendenti SEPSA in relazione ai chilometri percorsi, la cui somma risulta essere molto inferiore rispetto a quella erogata da altri enti quali MetròCampania e Circumvesuviana. E tale problema non fa altro che aggravare ulteriormente la situazione lavorativa dei dipendenti i quali pur svolgendo il proprio dovere, i propri turni di lavoro, in condizioni decadenti, senza essere puntualmente retribuiti etc...si vedono anche pagare corrispettivi al di sotto della norma.

In Conclusione

Possiamo affermare che la manifestazione a Santa Lucia, oltre che per la sua utilità nel rivendicare i sacrosanti diritti dei lavoratori SEPSA, sia servita anche e soprattutto per sensibilizzare la Cittadinanza Flegrea che quotidianamente usufruisce del servizio di trasporto pubblico su ferro e identifica nella figura di questi operai, la matrice scatenante di tutti i disagi e disservizi causati ai pendolari. Ed è per questo che la nostra Redazione ha effettuato anche un Video con le interviste dei Rappresentanti sindacali Intervistati, tra cui anche Salvatore Illiano con la cui citazione vogliamo concludere questo Articolo

"La Campania ha speso 20 anni per educare la sua popolazione all' utilizzo dei mezzi pubblici...20 anni di energie fisiche, mentali ed economiche per investire in questo settore che mentre negli altri paesi europei è in continua evoluzione, in Campania è rimasto quasi identico a 100 anni fà...Dove sono finiti tutti i fondi erogati? Che considerazione e che rispetto apportiamo al lavoro svolto sin'ora? Da parte di noi dipendenti c'è tutta la buona volontà di continuare a servire la cittadinanza, svolgendo le nostre mansioni lavorative finanche in condizioni precarie...ma se questa "tragedia annunciata" terminerà come tale, di sicuro la colpa non sarà imputabile alla nostra categori".


M.Rosaria Schiano
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Parte il Tour del Degrado: Prima Tappa, Parco della Quarantena - FOTO

Ogni anno, di questi tempi, cominciano le solite discussioni familiari per stabilire la tanto sospirata meta delle consuete vacanze estive. Ed ogni volta, salvo eccezioni, si tende a scegliere località mai visitate prima che, vuoi per valore ambientale, patrimonio artistico-culturale ed altre millemila valide motivazioni, si distinguono nell' immaginario collettivo e primeggiano in quelle famose riviste che ci vengono regalate nelle Agenzie di Viaggio.

Eppure quest'anno, sull' onda di questa crisi economica nazionale che sembra esserci particolarmente affezionata, molti di noi cambieranno gli itinerari stabiliti, trasformando quella facoltosa e privilegiata villeggiatura annuale in una scampagnata leggermente più umile e "contenuta".

Ci sarà chi passerà da 14 a 7 giorni...chi partirà in auto invece che in aereo...chi trascorrerà le ferie in campeggio piuttosto che in un albergo a 4 stelle...e chi, sfortunatamente, non potrà fare altro che accontentarsi della terra nostrana, a ridosso tra un mare sporco ed inquinato, ed una terra sempre più martoriata da degrado, inquinamento ed il caos più totale.

Ebbene, è proprio per quest'ultima categoria di persone, ossia i "fedelissimi" dei bagni di sudore locali, che oggi vogliamo proporre qualcosa da visitare. Eh già, perché nelle folte boschie delle campagne bacolesi si nasconde molto più di quanto immaginate...e siamo sicuri che anche voi resterete un pò meravigliati nel comprendere che in fondo, il nostro Comune è simile ad un ovetto Kinder: c'è sempre una sorpresa da scoprire!

Passando per via Spiagge Romane 

Fatta questa piccola premessa, sentitevi liberi di considerarvi "privilegiati dal destino" nel non aver la possibilità economica di andare in vacanza, perchè potrete ammirare contesti " arcani e misteriosi " resi ancor più speciali dal menefreghismo e dall'indifferenza più totale di uno Staff Amministrativo che sembra miracolosamente svegliarsi solo ed esclusivamente al suono della parola FONDI EUROPEI.

Ed è così che d'ora in avanti vi guideremo in questi siti archeologici e naturalistici abbandonati a se stessi ed all' inciviltà di chi li umilia costantemente utilizzandoli come rifugio per atti vandalici, consumo di sostanze stupefacenti, riti inquietanti ed attività viscide e riprovevoli della peggior specie. Prima tappa di questa "visita guidata" sarà il Parco della Quarantena.

Per chi non conoscesse il posto specifichiamo che si tratta di una vasta area composta da spazi verdi e strutture edilizie, ubicata in via Spiagge Romane. Non è possibile fornirvi un numero civico, poiché la zona è talmente estesa da occupare la maggior parte dello spazio che c'è tra il Lago Fusaro ed il Litorale di Cuma-Licola. Quando passate per la famosa "Pineta" vi siete mai chiesti cosa ci possa essere aldilà di quegli interminabili e sconfinati mucchi di canneti e rovi spinati ?

Bene...è proprio lì che si trova il Parco della Quarantena, e per darvi un' idea più precisa del posto di cui parliamo, vi mostriamo un immagine scattata da Google Earth, che vi illustra chiaramente la grandezza di questo spazio verde abbandonato ( ovviamente sembra molto più piccolo di quello che è realmente )



Inizia il Tour del Degrado

Ma cos'era realmente il Parco della Quarantena? Tra le informazioni prese su internet e qualche storiella raccontata dai nonni, sembra essere un area risalente agli anni 60 - 70, utilizzata come habitat di passaggio per i numerosi animali esotici che venivano importati nel nostro paese da ogni parte del pianeta, in modo che si abituassero alle nostre condizioni climatiche ed atmosferiche prima di essere trasferiti ad altri enti privati ( zoo, riserve naturali etc... ).

Non a caso all' interno dell' area vi sono presenti diversi beni immobili che in quel periodo venivano utilizzati come osservatori e cliniche veterinarie, ove i professionisti di allora potevano seguire al meglio la fauna di transito. Forse vi starete chiedendo come ci si arriva, ma soprattutto da dove è possibile entrare?

Video Riprese Effettuate all' Interno del Parco della Quarantena



Innanzitutto bisogna ricordare che tutta la tratta stradale è "arricchita" da cumuli di amianto e mini-discariche a celo aperto ove è possibile trovare qualsiasi tipo di rifiuti indifferenziati nocivi e pericolosi, sversati illegalmente e con il tacito consenso dello Staff Comunale, il quale pur conoscendo bene le abitudini dei soliti incivili, non fà nulla per predisporre delle pattuglie di vigilanza o di un sistema di video-sorveglianza quantomeno per disciplinare coloro che vi lasciano i propri "scarti".

E come giustamente si farebbe per nascondere una figuraccia plateale, "Mò Veng & Company" hanno ben pensato di non dotare l'intera strada comunale nè di illuminazione nè di cartellonistica, mettendo pericolosamente a repentaglio l'incolumità sia degli automobilisti che di ciclisti e corridori. Non solo...

L' Ennesima Selva Oscura...

Altra nota dolente è rappresentata dalla totale mancanza di interventi di manutenzione della Vegetazione che si presenta infestata da specie di flora invasive che quindi vengono lasciate libere di crescere spontaneamente.

Ma da un lato forse è meglio così, una volta arrivati ( semmai ci riuscirete ) resterete sicuramente meravigliati di come si possa sprecare un bene comune così imponente, e di come rappresenti una vera e propria occasione mancata per apportare lustro e prestigio alla nostra città.

Entrati nel Parco della Quarantena ( e vi consigliamo, se ne avete il coraggio, di farlo alla luce del sole ) l'ideale sarebbe quello di portarsi un navigatore o una bussola in tasca, così almeno sarete sicuri di poter ritrovare l'uscita. Una serie di corridoi e percorsi di campagna si aggrovigliano in un complicato labirinto naturale, ove le pareti sono rappresentate da erbacce e sterpaglie spinate.

Sarsi un pò ovunque vi sono poi queste costruzioni edilizie decadenti letteralmente affondate in cumuli di rifiuti speciali ( frigoriferi, barche, mobili... ) che potrebbero essere benissimamente ristrutturate ed affidate ad associazioni sportive, teatrali e culturali le quali finalmente potrebbero ricevere uno spazio per condurre le attività più disparate. Potrebbe, potrebbe, potrebbe...infinite sarebbero le soluzioni applicabili a quest' area per renderla effettivamente produttiva, ma se di base manca la volontà politica di migliorarla, non è difficile comprendere come mai sia possibile un tale scempio.

Un Ente Carente e Scaricabarile 

Altro aspetto importante e da non dimenticare è che l'intera area rientra tra le proprietà del Centro Ittico Campano il quale nel mese di Marzo 2006 istituì un bando pubblico per la presentazione di progetti propositivi da parte di enti privati per la gestione e la valorizzazione del sito ( visibile a questo
 LINK con relativo modulo di partecipazione LINK ).

Altri 4 anni di totale immobilismo e si arriva al Marzo 2010, quando l' allora direttore del CIC Raffaele Aragona firmò un protocollo d'intesa in un Convegno pubblico a Villa Cerillo, nel quale sottoscrisse il documento insieme ad altre figure istituzionali quali i rappresentanti politici della Regione Campania ( Assessore all' Agricoltura Gianfranco Nappi ) del Comune di Bacoli ( Commissario Umberto Cimmino ) e Parco Regionale del Campi Flegrei ( Presidente Francesco Escalona ). Riportiamo di seguito le promittenti dichiarazioni degli intervistati 

In base all’intesa il Parco di Quarantena sarà finalizzato alla realizzazione di un Osservatorio Ambientale sulla Pesca e sul Mare, che svolgerà attività di informazione e studio sugli ambienti marini e lagunari e sul loro ecosistema...L’intesa di oggi punta a condividere con diverse Istituzioni un grande progetto di valorizzazione della cultura, della storia e dell’enogastronomia dei Campi Flegrei. Un progetto che, attraverso il completo risanamento e il rilancio di un’area di straordinarie potenzialità come il Fusaro, darà vita a due importanti centri di eccellenza, uno dedicato al vino e l’altro alla ricerca sul mare. Parliamo di straordinarie risorse della Campania di qualità

La nostra Proposta

In definitiva, è evidente una certa urgenza nel chiarire le vicissitudini che si sono susseguite intorno al Parco della Quarantena e soprattutto le destinazioni finali per i quali quei FONDI EUROPEI sono stati spesi ( poichè ricordiamo che oggi, almeno su carta, risultano utilizzati ed esauriti...anche se non si sà precisamente come )

Pertanto i Cittadini hanno il diritto di visionare la relativa documentazione e soprattutto di conoscere lo stato attuale dei progetti iniziati con i soldi dei contribuenti ( anche bacolesi ) con una risposta pubblica da parte del Sindaco Ermanno Schiano, dal Presidente del CIC Domenico Oriani, dell' Assessore all' Ambiente Ettore d' Elia, dal Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Michele Massa e, visto che si tratta di area demaniale anche dal relativo Assessore Giuseppe Carannante.

Con la speranza che i sopracitati signori nel risponderci, non facciano la medesima fine della bambola posta al ramo dell' omonimo angolo del Parco della Quarantena



M.Rosaria Schiano
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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mercoledì 27 giugno 2012

Incendiata Auto di Alessandro Parisi: Fiamme e Paura alle 3 di Notte - FOTO

Incendiata nella notte l'autovettura di Alessandro Parisi, tra i principali esponenti della cittadinanza attiva locale e punta di diamante del gruppo di Freebacoli: sul posto pompieri, caranieri e polizia municipale.

Questa notte, tra le 2:30 e le 3:00, in via Poggio a Bacoli, all’interno del parcheggio pubblico posto in prossimità del mare, è stata data alle fiamme l’automobile di Alessandro Parisi, da tempo conosciuto in città come uno dei principali esponenti dell’associazionismo militante sul territorio.

Dalle prime luci dell'alba procedono spedite le indagini dei carabinieri guidati dal maresciallo carmine Napolitano, anch'egli giunto sul posto.

Rischiata la Tragedia

Ad accorgersi per primo dell’incendio è stato un residente del posto, svegliato nel sonno poco prima delle 3 dall’antifurto della macchina ed a seguito delle prime esplosioni causate proprio dalle fiamme.

Lo stesso contattava poi pompieri e carabinieri.

Repentino è stato poi il passaparola tra i cittadini, capace di salvare le autovetture parcheggiate alla destra ed alle spalle di quella di Parisi, evitando così un effetto domino dalle conseguenze devastanti.

Molti sono stati poi i residenti scesi in strada per via del fumo acre proveniente dal luogo dell’incendio e che si è sparso per un raggio di oltre un centinaio di metri.


Solo a pochi centimetri dal veicolo in combustione, era difatti presente una macchina a gas, mentre numerose (in un’area di sosta particolarmente affollata) erano quelle a benzina.
 
Esplosioni scampate per un nulla, che avrebbero certamente arrecato irreparabili danni ai residenti ed alle abitazioni della zona.

Pompieri Impossibilitati a Raggiungere l'Incendio

Quadro inquietante a cui vanno ad aggiungersi le grosse difficoltà trovate dai mezzi dei vigili del fuoco, impossibilitati ad accedere in via Poggio a causa di macchine parcheggiate in divieto di sosta già in via Carannante, e costretti a fermarsi a diversi chilometri di distanza dall’incendio ancora in atto e difficilmente domabile senza strumenti adeguati.

Per questo motivo gli stessi sono stati costretti a parcheggiare in via Gaetano de Rosa e risalire a piedi verso il parcheggio pubblico dove, per sedare le fiamme, hanno dovuto utilizzare una pompa di fortuna di un’abitazione privata.


Inimmaginabili, anche in tal senso, sarebbero stati i danni nel caso in cui fosse stato coinvolto dall’incendio un numero maggiore di autovetture o anche le case lì vicine.

Sul posto, in contemporanea, accorrevano anche i carabinieri della stazione di Bacoli ed una pattuglia della Polizia Municipale, prendendo atto dell’accaduto.

Alessandro Parisi, Punta di Diamante della Cittadinanza Attiva


Alessandro Parisi, oltre ad essere uno dei principali esponenti di Freebacoli, ha contribuito e continua a sostenere con azioni concrete ed un attivismo costante, altre associazioni come il “Comitato per la Tutela della Salute Pubblica”, “L’Università della Terza Età”, prendendo parte ad ogni iniziativa svolta in paese per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e, più in generale, di qual sano senso di giustizia resa possibile attraverso un sano ed equo rispetto della legalità.

In più, investendo quotidianamente le proprie competenze per il miglioramento del contesto civile cittadino, è tra i fondatori del noto comitato di quartiere che da anni lotta e si riunisce: “Il Comitato del Poggio”.

Gruppo di cittadini in grado di salvaguardare da sé, per quanto possibile, i propri beni comuni. Dalla pulizia della spiaggia alla razionalizzazione degli ormeggi in mare, garantendo la cura delle bellezze archeologiche presenti sui fondali marini.



Redazione Freebacoli

freebacoli@live.it
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martedì 26 giugno 2012

Lancio di Pietre in Stazione, Teppisti Vogliono Viaggiare Gratis: Minacciato Dipendente Sepsa

Minacce, botte e lancio di pietre al capolinea di Torregaveta: giovanissimi bagnanti si compattano in branco e scatenano il panico dinanzi ai tornelli della stazione Sepsa.

Litigano tra loro, vengono alle mani con commercianti della zona, intimidiscono capotreni e cercano di colpire cose e persone con sassi raccolti dai binari della ferrovia pubblica. Ennesimo episodio di violenza gratuita scatena le proteste dei cittadini e degli operatori commerciali di Torregaveta.

Teppisti allo sbaraglio, provenienti dal centro di Napoli, dopo aver trascorso una giornata sul litorale locale, hanno scatenato una vera e propria baraonda per evitare di pagare il biglietto, usufruendo in tal modo gratuitamente del servizio Cumana.

Bagnanti-Vandali: Il Biglietto è un Optional

Una volontà ben precisa, che oramai nell'area di periferia rappresenta una vera e propria costante visto che sono centinaia i ragazzi che, in particolar modo nel fine settimana, utilizzano qualsiasi mezzo utile per non pagare il biglietto da viaggio.

E quando non è possibile scavalcare le ringhiere o passare in quattro agli sportelli d'ingresso installati da qualche tempo anche al capolinea di Torregaveta, allora si da il via all'esplicita minaccia verso bigliettai e capotreni, per esigere l'apertura gratuita dei tornelli.

Proprio quello che è successo nel tardo pomeriggio di oggi, dinanzi agli occhi increduli di decine di pendolari in attesa di treni e pullman.

La Cronaca della Giornata

Intorno alle 18:30 un gruppo di giovanissimi, tra cui numerosi minorenni, allontanandosi in branco dal molo di frazione, in un primo momento ha litigato con un commerciante del posto e successivamente si è diretto verso gli sportelli d'accesso della stazione, forzandoli senza voler obliterare il biglietto.

Alle precisazioni dei dipendenti Sepsa, i teppisti rispondevano con offese ed ingiurie, minacciando più e più volte il bigliettaio ad aprire quantoprima gli sportelli. Pretesa che ha scatenato momenti di caos da cui sono usciti vincitori i ragazzi del branco che, tra urla e spintoni, si sono fatti largo accedendo all'interno della Cumana.

Il Lancio delle Pietre

Ma l'azione dei teppisti di giornata non si concludeva con il mancato pagamento del biglietto. Saliti in treno ed aperti i finestrini, al momento della partenza hanno lanciato verso i tornelli e l'area in cui prestava servizio il bigliettaio, delle grosse pietre precedentemente raccolte dai binari.

Fortunatamente, al momento del lancio, non era di passaggio alcun cittadino ed i vetri di "pre-filtraggio", poichè particolarmente spessi, hanno attenuito l'impatto senza riportare particolari lesioni.

Lavoratori Sepsa: "Noi, Sempre in Pericolo"

"E' impossibile lavorare in questo modo - commentano un gruppo di lavoratori Sepsa accorsi sul posto per dar man forte ai colleghi - siamo continuamente minacciati ed oramai esigere il pagamento del biglietto è quasi un'impresa. Quotidianamente siamo esposti ad azioni di questo tipo che possono determinare anche disagi ben più gravi sia per altri pendolari, che per i macchinari, che per noi stessi. Ci sentiamo assolutamente privi di sicurezza".

Polemica verbale, a cui seguirà una dettagliata relazione da parte del capostazione utile a mostrare alla dirigenza Sepsa lo stato in cui sono costretti a lavorare i propri operai, soprattuto in estate.

I Commercianti: "Torregaveta è un Inferno"

Non troppo differente è il commento dei commercianti che, convenendo con gli uomini in camicia azzurra, ribadiscono quanto già esposto attraverso una denuncia ben sei anni fa.

"Non ci stancheremo mai di ripeterlo: Torregaveta si è trasformata nel Bronx. Dalle nostre parti non arrivano turisti, ma bande di teppisti che devastano il territorio. Siamo esasperati e chiediamo l'intervento delle autorità di controllo affinché possano presidiare questo che un tempo era un angolo di paradiso. Chi ha ancora il coraggio di dire che quest'orda di teppisti allo sbaraglio abbia qualcosa a che vedere con il tanto decantanto "turismo"?", continuano delusi gli operatori commerciali che hanno assistito alla scena.

"Invitiamo tutti i politici di questo paese a frequentare Torregaveta anche nel fine settimana. La nostra terra viene presa d' assalto e gli episodi di vandalismo e di teppismo sono all'ordine del giorno. Da parte nostra - concludono indignati - non sappiamo più a chi rivolgerci. A tutto ciò si aggiunge il degrado in cui è lasciata questa frazione, per via del lassismo amministrativo. Quello che è successo oggi è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lavorare in civiltà si è trasformato in una chimera".
Le Colpe della Dirigenza Sepsa

Episodi inaccettabili da superare, oltre che con la presenza degli organi di sicurezza, anche e soprattuto attraverso la predisposizione di un servizio di trasporti adeguato che, con mezzi manutenuti, permetta un flusso regolare di percorrenza sia dei treni che dei pullman, dilazionando così nel tempo la mole di bagnanti-cittadini da trasportare.

Ma azioni concrete dovranno essere intraprese anche dall'amministrazione territoriale che lascio il proprio paese senza argini dinanzi all'assalto visibile durante la "bella stagione".

Solo così sarà possibile far diminuire i momenti di tensione, avendo l'opportunità di poter isolare gruppi di teppisti che, approfattando della folla in attesa, ha molte più possibilità di farla franca.

Triste è invece il destino a cui è stata destinata Torregaveta: da porta d'accesso del comprensorio Bacoli-Monte di Procida, a botola oscura, tra urla e fiamme, dell'Inferno danteso.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Salvati 13.400 € di Soldi Pubblici: Decisiva la Diffida di Freebacoli

In data 18 Giugno 2012, sull' Albo Pretorio del Comune di Bacoli viene pubblicata la determina n° 408 con oggetto "...Revoca determina n.73 del 31.01.2012 alla ditta G.F. Service per la rimozione/trasporto/conferimento rifiuti pericolosi (Onduline amianto) rinvenuti presso il capannone ex Avino sede della Flegrea Lavoro SpA. Affidamento incarico alla dittaICOL Srl – Impegno spesa..."

Per coloro i quali non conoscessero l' episodio al quale fà riferimento il documento, facciamo un piccolo salto indietro e ricordiamo che si tratta di un cumulo di rifiuti tossici uniti a materiale di risulta e presenti in un capannone dell' Ex-Cooperativa Avino del Fusaro.

Tale "montagna" di spazzatura è stata riportata più volte al centro dell' attenzione dei lettori, da numerosi articoli della nostra Redazione ( vedi Articolo 14 Aprile QUI e Articolo 23 Aprile QUI). A far scattare i nostri dubbi e quelli del Nucleo Operativo Ecologico dell' Arma dei Carabinieri (che ricordiamo hanno più volte effettuato un sopralluogo di constatazione), sono state diverse ambigue incongruenze

La "Montagna" che non c'è

Con determina n° 73 (sottoscritta dal noto sindacalista e responsabile del X Settore Giovanni Capuano) il Comune rendeva noto del fatto che all'interno della struttura interessata era presente un agglomerato di rifiuti tossici di ben 30 tonnellate (nella fattispecie frammenti di onduline e amianto) raccolti dagli operatori della Flegrea Lavoro in giro per il paese durante le ore di servizio.

Alquanto strano se considerate che con gli attuali mezzi da carico ed operai disponibili si riesce a malapena a mantenere le strade comunali in uno stato agibile e decente. Senza contare che se fosse realmente così facile raccogliere un simile quantitativo di rifiuti pericolosi, perchè non mandare la Flegrea Lavoro a farsi una bella "scampagnata" per via Spiagge Romane e dintorni?!? Sicuramente lì avrebbero di che raccogliere! Piuttosto si sospetta che proprio quel cumulo era già presente nell' Ottobre 2010, insieme ad altro tipo di rifiuti in stato di decomposizione avanzata ( la cui notizia fu persino oggetto di un servizio televisivo andato in onda sul TG3 Campania ) - Fermi tutti...ma allora vuoi vedere che questa mini discarica spacciata dalla determina di Settore, come "appena raccolta e depositata" in realtà si nasconde un vero e proprio sversatoio abusivo di rifiuti indifferenziati?!?

No Money No Papping !

Dopo aver svolto un' indagine di mercato tra varie ditte specializzate nel trattamento, rimozione e trasporto di rifiuti di questo tipo, il 19 marzo 2012 il RUP e il dirigente del X settore con determina n.73 aveva affidato l'incarico ( indovinate un pò ?!? ) alla G.F. Service S.r.l. con un impegno di spesa di quasi 19.800 € + IVA ( Clicca QUI per visualizzare la Determina).

Passano i mesi, si accumulano i solleciti da parte del Comune (che aveva una certa fretta nel far sparire i rifiuti), ma l'azienda vincitrice della gara di appalto non adempie ai suoi doveri (evidentemente negli ultimi anni aveva pappato abbastanza soldi dei bacolesi, visto che più volte le sono stati affidati diversi lavori pubblici nel nostro Comune) spingendo un Gruppo cittadini della zona insieme al giovane consigliere indipendente Josi G. Della Ragione a recarsi di persona nel capannone "incriminato" per constatare lo stato delle cose.

E la scoperta che si sono trovati davanti è che la "montagnella" di rifiuti ( accuratamente recintata e rivestita da teloni di plastica ) e non era di certo così abnorme da raggiungere le 30 tonnellate.

Salvati 13.400 € dalle Casse Pubbliche grazie alla Diffida di Freebacoli

Altra nota dolente per questa Amministrazione sta nel ritardo tempistico tra la presentazione della nota da parte del direttore tecnico della Flegrea Lavoro Beatrice Fabbricatore (4 aprile 2012) contestando il quantitativo e l'effettivo ritiro della determina n° 73, solo il 17 aprile.

Ben 13 giorni sono passati senza che nè il Responsabile del X Settore Giovanni Capuano, nè il Sindaco e il Segretario Generale Schiano e nè tantomeno alcun componenete della Giunta Comuale abbia fatto qualcosa di concreto a riguardo.

Solo ed esclusivamente dopo una denuncia scritta del consigliere Josi G. Della Ragione (presentata proprio il 16 Aprile scorso ovvero un giorno prima del Blitz nel capannone dell' Ex Cooperativa Avino), dopo che diversi agenti dei NOE irrompono nella struttura interessata per verificare il peso effettivo dei rifiuti, il Team "Mò Veng & Company" ha annullato la determina di giunta con la quale si impegnavano più di 20.000 € a favore della sopracitata azienda.

E tale iniziativa viene avvalorata ancor di più da una nuova determina pubblicata proprio ieri sull' Albo Pretorio del Comune di Bacoli, con la quale si "toglie la gustosa polpetta" dal piatto della G.F.Service S.r.l. per affidarla ad una nuova azienda ovvero la ICOL S.r.l. con sede legale in via Messina - Viggiano ( PZ ) per una cifra notevolmente inferiore (e a nostro avviso anche più equa) di 6.400 € + IVA.. ben 13.400 € (IVA esclusa) in meno rispetto a quanto voleva spillarci la ditta bacolese. 



Un vero e proprio schiaffo morale alla correttezza economica per la quale basterebbe svolgere le ricerche di mercato in maniera più onesta e trasparente senza pilotare queste "somme urgenze" sempre e solo sulle solite imprese favorite a discapito di chi potrebbe offrire un servizio più efficente ed allo stesso tempo economico.

Non è ancora chiaro il legame che vincola quest' azienda di Viggiano con la scelta di preferenza fatta da quest' Amministrazione, tuttavia ciò non esclude la possibilità che possano esserci nuovi risvolti. Di sicuro resteremo vigili fin quando il cumulo di rifiuti non verrà definitivamente rimosso dalla sua attuale collocazione.

L'Incongruenza dell'Amministrazione Bacolese

Scaricando tale documento, dall' Albo Pretorio del Comune di Bacoli e confrontandolo con le determine passate potrete facilmente notare una incongruenza politica volontaria di questa Amministrazione tra ciò che sostiene verbalmente in Consiglio Comunale e ciò che effettivamente svolge nella realtà, in quanto specialmente in questo difficile periodo di crisi economica comunale, durante la quale non si fà altro che parlare di Sforamento del Patto di Stabilità, Bilancio e Dissesto Finanziario si dovrebbe porre una maggiore attenzione nelle modalità con le quali si impegnano i soldi pubblici e si mettono le mani in tasca ai cittadini.

Sollecitiamo quindi questi ultimi a controllare periodicamente suddetta sezione del sito istituzionale ( cliccando su questo LINK) onde supervisionare l'operato di quanti, previo utilizzo di paroloni altisonanti e documenti chilometrici credono di poter nascondere "magagne e misfatti" ed eludere l'occhio vigile della popolazione

M.Rosaria Schiano
 Redazione Freebacoli
 freebacoli@live.it

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