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Selex, Quaranta Lavoratori Ad un Passo dal Licenziamento: Adesso Trema lo Stabilimento del Fusaro

Freebacoli: Selex, Quaranta Lavoratori Ad un Passo dal Licenziamento: Adesso Trema lo Stabilimento del Fusaro

mercoledì 11 aprile 2012

Selex, Quaranta Lavoratori Ad un Passo dal Licenziamento: Adesso Trema lo Stabilimento del Fusaro

In ogni dove sentiamo richiami alla crisi che sta straziando l’economia mondiale: sui giornali, in televisione, nei discorsi al bar. Tuttavia a chi non ha ancora sperimentato gli effetti di questa crisi sulla propria pelle, i più fortunati o probabilmente i meno consapevoli, hanno difficoltà a capire quanto la situazione sia realmente tragica.

Ci sono delle storie infatti che passano sotto gli occhi di tutti in silenzio, senza fare rumore, ma sono proprio quelle storie che ci toccano più da vicino e ci fanno capire che ciò che intendiamo per “sentito dire” da alcuni è invece sentito e basta, e sulla propria pelle.

Sono le storie di quaranta famiglie – e ci riferiamo solo a quelle del nostro territorio ovviamente- che vedono quotidianamente la storia, la loro storia, divorata dalle prime pagine dei giornali. Protagonisti senza nome, ogni giorno si vedono inseriti in impersonali statistiche e percentuali, consapevoli che lì, sotto gli occhi di tutti, si sta raccontando un pezzo di loro e consapevoli che il mondo li guarda sospirando un “speriamo non tocchi mai a me..”.

Sono quaranta famiglie che già da tempo hanno imparato a guardare al domani con l’occhio diffidente di chi sa che basta una firma per mandare all’aria progetti, università per i propri figli e, non ci spaventiamo a dirlo, anche il semplice piatto di pasta che è un diritto ma che vogliono farci credere sia un privilegio.

I Fatti
Sono le quaranta famiglie dei dipendenti SIMAV, Società di Finmeccanica nata dall’esternalizzazione di lavoratori della Selenia/Alenia che da quasi vent’anni si occupa della manutenzione degli impianti.

La legge che domina il ragionamento è una e una sola: quella del mercato.

Ma questa logica porta spesso a fare scelte che viste con gli occhiali dell’etica e della solidarietà, che non necessariamente devono essere svincolate dalla logica del profitto, appaiono insensate e, passatemi il termine, disumane. Il servizio affidato sino ad ora a SIMAV è passato infatti nelle mani di una Società di Genova attraverso l’ormai noto gioco della “gara d’appalto”, gioco scellerato in cui vince chi offre di più senza verificare a quante persone venga invece offerto di meno.

La continuità occupazionale di chi da 18 anni si occupa del servizio (che tradotto in soldoni vuol dire: “il posto di lavoro”!) non è stata garantita e quaranta famiglie ora si trovano con in mano il più  tragico dei punti di interpunzione che la nostra grammatica mette a disposizione: un grande e sonoro punto interrogativo.

Non si sa se queste persone manterranno il loro posto, non si sa perché per la nuova Società genovese non c’è alcun obbligo contrattuale o legale di assumere gli stessi elementi, non si sa perché sono proprio le modalità del bando organizzato da Selex a lasciare interdetti, vero punto di partenza di questa tragica situazione.

Dramma Sociale

Quando si parla di lavoro bisogna stare attenti perché la regola del profitto va inevitabilmente ad intrecciarsi con la vita di esseri umani, di padri, di mariti, di figli. Ecco, questo principio sembra non essere chiaro agli occhi di chi è messo in condizioni e nella posizioni di fare scelte.

Non un riferimento, non una preoccupazione per coloro che per anni hanno svolto in maniera ligia e solerte il loro compito e che adesso si ritrovano a mani vuote.

Unica arma a disposizione dei lavoratori? Lo sciopero, già organizzato e verificatosi in data 30 marzo, non ha ancora sortito gli effetti sperati se non quello di attirare un minimo l’attenzione su chi subisce scelte di mercato scellerate, volte a risollevarsi e non a risollevare.

In Difesa del Lavoro

Tutte le manovre per cercare di rialzarsi dal pantano della crisi sono state iniziate a vari livelli. Ora bisogna però mettere in risalto le conseguenze, le scelte di chi evidentemente ha male amministrato e continua a mal amministrare.

Bisogna far conoscere le storie di queste persone che si ritrovano con un pugno di mosche in mano dopo tanti anni di lavoro.

E le prime pagine dei giornali che parlano di crisi, che danno numeri e statistiche che parlano di queste persone, dovrebbero smettere di parlare di loro senza di loro e iniziare a parlare PER loro..

Domenico Mazzella
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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6 Commenti:

Alle 12 aprile 2012 alle ore 08:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

non c'è pobblema : rivolgetevi al pittoresco consigliere comunale macillo, quello che si esibì in una goffa, misera, ridicola, servile ed oscena difesa d'ufficio dei vertici alenia/finmeccanica corrotti e delinquenti, e vi risolverà la situazione...

 
Alle 12 aprile 2012 alle ore 09:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

l'italiano è un popolo che pensa solo ai fatti propri...c'è la crisi...non per tutti e allora chiss'e ne frega....sarebbe giunto il momento di creare una grande rivolta a livello nazionale...tanto peggio di cosi non si può stare...aspettiamo il tonfo finale?? quello sta per arrivare..ma per mano dei nostri sporchi politici..senza che noi tutti abbiamo fatto sentire la nostra voce...siamo pecore...anzi le pecore sono meglio di noi...loro hanno una loro gerarchia..noi stiamo meritando tutto questo...guardiamo in silenzio, vedo ancora troppi locali affollati, la gente non è ancora arrivata sull'orlo..ma vediamo chi si suicida perche non ce la fa piu..vediamo chi non arriva a fine mese, vediamo le tasse che ci stanno strozzando..vediamo la benzina che è ai livelli storici...vediamo chi viene licenziato e mandato a casa, vediamo i nostri giovani disoccupati...vediamo la politica sporca che mangiano i nostri soldi e poi parlano di crisi nazionale...vediamo tutto questo...apriamo gli occhi una volta per tutte e scendiamo tutti in piazza ...ma tutti..tutta l'italia in sommossa e allora vediamo se questi ladroni vanno via...cosa potrebbe succedere dopo??? mai peggio di cosi

 
Alle 12 aprile 2012 alle ore 12:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

sottoscrivo in pieno
domenico mazzella

 
Alle 12 aprile 2012 alle ore 18:30 , Anonymous Massimo ha detto...

Sono d'accordo con te... l'egoismo fa parte del dna degli italiani, a parte qualche sporadica sceneggiata "pseudo-solidale" in situazioni particolari, recitata solo per poter dire "C'ERO ANCHE IO".
Tra l'altro basta vedere il numero di commenti postati, che in altre occasioni sono molto numerosi...

 
Alle 12 aprile 2012 alle ore 21:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ringrazio la redazione per l'articolo, faccio parte dei 40 interessati sono un lavoratore Simav.Il periodo che stiamo attraversando è orribile lo spettro di una probabile mobilità (dissocupati) ha tolto a noi e alle Ns. famiglie la serenità.
Oramai vige la logica del massimo risparmio, i lavoratoti con la propria dignità di uomoni e padri di famiglia SONO DIVENTATI UN PROBLEMA PER LE AZIENDE!!!
Non molleremo difenderemo il Ns. lavoro con tutti i mezzi civili in Ns.possesso.
Grazie

 
Alle 24 novembre 2012 alle ore 11:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

23-11-2012
Altre 54 famiglie di dipendenti SIMAV in mobilita.
I dipendenti sono gli esternalizzadi da Finmeccanica dall anno 2004 in poi i lavoratori lavorano presso SELEXGALILEO ecc
Esternalizzare è stata una soluzione vincente questi sono i risultati FALLIMENTARI
SALUTI

 

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