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Mare Inquinato, Freebacoli Consegna “A Mano” un Documento al Ministro Clini: “Salviamo il Litorale Flegreo”

Freebacoli: Mare Inquinato, Freebacoli Consegna “A Mano” un Documento al Ministro Clini: “Salviamo il Litorale Flegreo”

lunedì 5 marzo 2012

Mare Inquinato, Freebacoli Consegna “A Mano” un Documento al Ministro Clini: “Salviamo il Litorale Flegreo”

image Un convegno pubblico per riportare a galla, a pochi mesi dall’inizio della stagione balneare 2012, le difficoltà vissute dai litorali e dal mare del golfo di Napoli: consegnato “a mano” in mattinata un documento ufficiale al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, all’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, al sindaco di Napoli Luigi De Magistriis ed al vicesindaco partenopeo Tommaso Sodano.

Le associazioni “Freebacoli”, “Poggio Pulito”, “Comitato per la Tutela della Salute Pubblica” ed “Amici di Miseno” hanno partecipato al convegno pubblico indetto dall’associazione “Mare Vivo”, tenutosi stamane all’interno del Castel dell’Ovo di Napoli, incentrato sul futuro prossimo del mare nostrano, cogliendo l’occasione per consegnare “di persona” un articolato documento incentrato sulle drammaticità vissute dalla fascia litoranea flegrea, attanagliata da scarichi illeciti, laghi inquinanti, depuratori assolutamente inefficienti e reti fognarie inadeguate o assenti.

All’atto scritto sono state allegate una lunga serie di foto relative alle principali condizioni di degrado presenti sulle spiagge locali e sulle foci dei laghi.

All’incontro, ricco di spunti e di interventi interessanti i cui video saranno riproposti in prossimi articoli, hanno partecipato come relatori, tra gli altri, i massimi esponenti istituzionali interessati ed impegnati nella “Tutela della Ambiente” che, facendo un’analisi dello stato dei luoghi, hanno poi annunciato interventi futuri per la messa a norma di impianti di depurazione che, come quello di Cuma, immettono nel nostro mare tonnellate e tonnellate di acqua putrida e non depurata.

- Documento Ufficiale -

Alla cortese attenzione del Ministro dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare
Dott. Corrado Clini

Alla cortese attenzione del Presidente della
Commissione Ambiente del Senato
On. Antonio D’Alì

E,pc: all’Assessore all’Ambiente Regione Campania Giovanni Romano;

al Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro;

all’Assessore all’Ambiente del Comune di Napoli Tommaso Sodano,

al Presidente dell’Associazione Marevivo Rosalba Giugni


Oggetto: Situazione attuale e richiesta di bonifica del mare e delle coste dei litorali Flegreo e Domitio-Flegreo.

image Le firmatarie Associazioni, operanti da tempo nel settore Ambientale e in particolar modo attive per la tutela del Mare, delle Coste e dei Laghi, plaudendo all’iniziativa messa in atto dall’Associazione Marevivo, ritengono indispensabile che le autorità regionali e nazionali prendano a cuore le problematiche che da decenni attanagliano le coste dei litorali Flegreo e Domitio-Flegreo, giungendo finalmente ad una rapida risoluzione.

Come a tutti ben noto, quelle che maggiormente incidono negativamente sulla situazione del nostro mare sono:

- Pessimo, se non talvolta nullo, funzionamento del Depuratore di Cuma.

- Sversamento diretto di scarichi fognari non trattati nel golfo di Pozzuoli

- Forte presenza di materie plastiche di varia origine

- Desertificazione dei fondali

Facciamo altresì presente che è altrettanto grave la situazione dei laghi Flegrei che, essendo lagune salmastre, definite tecnicamente acque di transizione, sono influenzati ed a loro volta influenzano il mare circostante.

Infatti, come si può facilmente immaginare e constatare, quantomeno nei laghi Fusaro e Miseno, oltre all’inquinamento che origina dai collettori che sversano, in emergenza o per malfunzionamenti vari, liquami dal sistema fognario o, molto più frequentemente, acque spesso soltanto definite “Chiare”, si aggiunge l’inquinamento che proviene dalle foci e quindi dal mare. Infine problematica peculiare dei laghi è la presenza di fanghi tossici per la presenza di inquinanti di origine industriale, specialmente nel lago Fusaro.

imageNegli scorsi mesi si è molto parlato dello sblocco dei fondi per la bonifica dei laghi flegrei, cosa di cui ci compiacciamo, ma riteniamo che un tale intervento di bonifica, per essere realmente risolutivo, per le ragioni sopra esaminate, debba avvenire in concomitanza con quello del mare circostante.

La situazione di degrado, come sopra descritta, è stata da noi più volte documentata e filmata, come dimostrano le foto in allegato.

A suffragare le nostre denunce, portate più volte a conoscenza delle autorità competenti,locali e regionali, vi sono indagini e sentenze della magistratura, dichiarazioni di dirigenti e amministratori di ogni livello, nonché analisi effettuate dall’Arpac.

Di particolare rilievo riteniamo siano state le analisi effettuate nel 2009 (a cura del Professor De Vivo dell’Università Federico II di Napoli, e finanziate con una raccolta di fondi tra cittadini), sul tratto di costa Cuma – Torregaveta, sia sulle acque che sui sedimenti, che hanno evidenziato la presenza di “metalloidi” e metalli, quasi sicuramente di origine antropica.

Ulteriore testimonianza dell’abbandono della parte del Golfo di Napoli, nota come Golfo di Pozzuoli, è il fatto che non è stato possibile effettuare in tale specchio d’acqua la tappa di avvicinamento all’America’s Cup del 2012; ci auguriamo invece che la tappa prevista per il 2013 non ci colga impreparati.

Per i motivi sopra elencati, le firmatarie associazioni ritengono indispensabile che si proceda ad una seria opera di bonifica del territorio e del mare Flegreo.

imageCiò non soltanto per l’indispensabile tutela dell’ambiente e della salute, ma anche come presupposto fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio, ricco di enormi potenzialità naturali e storico-archeologiche, rimaste fino ad oggi non ben sfruttate anche, e forse soprattutto, a causa del degrado ambientale.

Per Cuma riteniamo che siano necessarie le condotte sottomarine, NON in alternativa ad un’efficace depurazione, che deve essere garantita e costantemente controllata, ma in aggiunta ad essa, perché è incredibile constatare come un collettore possa impunemente sversare, con una portata di reflui tra i 3 e i 12 metri cubi al secondo, sulla spiaggia romana di Cuma, Sito di Interesse Comunitario (SIC), con alle spalle una splendida foresta e la famosa Acropoli, culla della nostra civiltà.

Riteniamo altresì indispensabile che nel 2012 non sia più accettabile avere scarichi diretti non trattati in mare e pertanto è assolutamente prioritario intervenire in merito.

Facciamo poi presente che, in aggiunta a quanto detto, sotto i campi di coltivazione delle cozze il fondale è ormai desertificato dalla plastica (abbiamo filmati da cui chiaramente evince la drammaticità della situazione) e che l’uso di galleggianti in polistirolo, che si sbriciolano, inquina pesantemente mare e coste, rendendo inoltre di estrema difficoltà la pulizia delle spiagge che vengono inondate e ricoperte da miliardi e miliardi di microgranuli, difficilissimi da asportare.

Richiediamo quindi che, senza assolutamente voler accusare una categoria professionale, come quella dei mitilicoltori, ma anzi ritenendo che sia un comune interesse quello della difesa del mare, che si forniscano chiare regole e prescrizioni per l’uso del materiale plastico a mare e che il polistirolo, imageche a mare ha un tempo di biodegradabilità di circa mille anni e di cui si può fare facilmente a meno con un piccolo sacrificio economico, (sacrificio peraltro di vari ordini di grandezza inferiore al costo di una qualsiasi se pur sommaria bonifica), sia del tutto bandito come galleggiante mediante apposita legge. Un’operazione del genere quindi, non sarebbe soltanto un’operazione a costo zero, bensì un’operazione con cui addirittura si bonifica e si risparmiano fondi contemporaneamente.

Rivolgiamo infine un sentito appello al Ministro Clini e al Presidente della Commissione Ambiente del Senato D’Alì, di farsi promotori delle suddette iniziative nelle opportune sedi governative e parlamentari, sia monitorando gli auspicati interventi regionali, sia facendosene carico direttamente.

Noi, da parte nostra siamo e saremo sempre pronti ad apportare il nostro contributo concreto e fattivo, in completa sinergia con chi si ponga come serio obbiettivo il risanamento ambientale.

Sicuri del vostro pronto interessamento, cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri migliori saluti.

- Freebacoli

- Comitato Poggio

- Comitato per la Tutela della Salute Pubblica

- Amici di Miseno

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 5 marzo 2012 alle ore 16:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Salvatore Scotto Di Rinaldi dal gruppo SALVIAMO ACQUAMORTA

Questo, finalmente, è un post veramente attinente!!
Forse questa è l'iniziativa più importante che si sia fatta da quando è nato il gruppo (secondo la mia opinione).
Come già detto in passato, il tema è talmente vasto da necessitare una soluzione politica a tutti i livelli (comunale, regionale, e visto che non è stato sufficiente, anche nazionale)
Grazie a Freebacoli e tutte le altre associazioni che hanno presentato il documento...Peccato non si sia diffusa la notizia dell'incontro: sarebbe stato importante partecipare in massa.

 
Alle 5 marzo 2012 alle ore 21:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

interessante l'iniziativa, ma devo fare due osservazioni:
1) la forma non è curata e poco funzionale allo scopo;
2) non ci sono basi tecniche su cui potete fondare i vs discorsi e con un governo tecnico bisogna sollevare problemi di sottodimensionamento, invecchiamento e mancata manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di dep.. Inoltre, l'illecito persevera grazie a chi sulle amministraziooni comunali concede concessioni ed autorizzazioni senza capire nemmeno cosa sta facendo: si veda l'operato del buon giggino della ragione, cosa ne può sapere di ingegneria sanitaria ambientale!

 

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