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Boom Assemblea, 250 Firmano la Petizione In Difesa delle Scuole di Bacoli: Stasera mercoledi 9 alle ore 18.30 Tutti al Consiglio

Freebacoli: Boom Assemblea, 250 Firmano la Petizione In Difesa delle Scuole di Bacoli: Stasera mercoledi 9 alle ore 18.30 Tutti al Consiglio

martedì 8 novembre 2011

Boom Assemblea, 250 Firmano la Petizione In Difesa delle Scuole di Bacoli: Stasera mercoledi 9 alle ore 18.30 Tutti al Consiglio

La Redazione di Freebacoli pubblica di seguito la mozione che sarà discussa domani sera all'interno del Consiglio Comunle del Comune di Bacoli, che ha ad oggetto: "Piano di Dimensionamento Scolastico".

Il documento, presentato stasera nel corso della partecipata assise tenutasi alla Gramsci con genitori, professori, cittadini ed alunni, è stato sottoscritto in serata da più di 250 persone.

PETIZIONE

Il giorno 8 novembre 2011 si sono riuniti i docenti, il personale scolastico ed i genitori degli alunni degli Istituti Antonio Gramsci, Plinio il Vecchio, Paolo di Tarso, I^ e II^ circolo didattico dell’infanzia e primaria, al fine di discutere circa il Piano di dimensionamento della rete scolastica del Comune di Bacoli per l’anno 2012/2013, come deliberato dalla Giunta Comunale con delibera n. 303 del 21.10.2011.

PREMESSO CHE

La Giunta della regione Campania con delibera n. 435 del 9/08/2011 ha dettato le linee guida di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2012/2013; in tale delibera si dettano i criteri, i parametri e le procedure di dimensionamento della rete scolastica; nel particolare si specifica che:

“Province e Comuni procedono al dimensionamento delle istituzioni scolastiche secondo i criteri di seguito riportati, previa acquisizione del parere obbligatorio ma non vincolante, delle istituzioni scolastiche interessate, espresso dagli organi competenti.

Le operazioni di dimensionamento sono predisposte da Province e Comuni attraverso un ampio, trasparente ed efficace sistema di consultazione con le istituzioni scolastiche, Ufficio scolastico regionale, organizzazioni sindacali e ogni altro soggetto interessato, al fine di favorire la massima partecipazione nelle conferenze d’ambito a tal fine convocate.

La riorganizzazione della rete scolastica, che investe sia il versante delle variazioni dimensionali delle istituzioni scolastiche sia quello della loro distribuzione sul territorio regionale, non può prescindere da:

• Un piano di allineamento degli istituti sottodimensionati rispetto al parametro minimo previsto dal d.P.R. n. 233/98 (500 alunni) a meno che non si evidenzino situazioni 7 indispensabili e indilazionabili di opportunità (inversione di tendenza nelle iscrizioni, scuole presidio di formazione e legalità in aree difficili, scuole ricadenti nelle piccole isole, nei comuni montani, nonché nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche);

• Un piano di allineamento degli istituti sovradimensionati rispetto al parametro massimo (900 alunni) attraverso processi graduali di sdoppiamento o diversa articolazione degli istituti;

• La razionalizzazione dei punti di erogazione del servizio (plessi, sezioni staccate, scuole coordinate, succursali), a partire da quelli maggiormente sottodimensionati o che, comunque, non comportino particolari disagi in ordine alla fruizione del fondamentale diritto all’istruzione; le pluriclassi vanno attivate solo in caso di assoluta necessità, in zone particolarmente disagiate, considerando l’opportunità che le stesse, per quanto possibile, non comprendano tutte e cinque le classi di corso, per evitare oggettive difficoltà negli apprendimenti;

• L’ottimizzazione dell'offerta formativa su tutto il territorio regionale, con particolare riguardo sia ai bisogni formativi espressi dall’utenza, sia alla coerenza con il modello di sviluppo dell’area su cui insistono le scuole.

I Comuni, competenti per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dovranno tenere conto dei seguenti criteri:

• consistenza della popolazione scolastica nell'ambito territoriale di riferimento, rapportata alla disponibilità edilizia esistente;

• caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di utenza;

• efficacia della configurazione assunta dal servizio scolastico e dei servizi connessi (trasporti, mense, etc.)

Le Province, competenti per la scuola secondaria di secondo grado, dovranno, a loro volta, attenersi ai seguenti criteri:

• consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento;

• adeguatezza della rete dei trasporti;

• sostenibilità economica delle scelte programmate;

• efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell’offerta;

• raccordo della programmazione territoriale con le dotazioni di edilizia scolastica, previa verifica della consistenza del patrimonio edilizio e dei laboratori;

• compatibilità con le risorse strutturali e strumentali disponibili.

Nel dimensionamento della rete scolastica inerente alle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado è auspicabile adottare, ove possibile, il criterio di verticalità, prevedendo l’istituzione di istituti comprensivi, nel rispetto dei limiti previsti dal D.P.R. n. 233/98; nelle località che si trovino in condizioni di particolare isolamento possono essere costituiti istituti comprensivi di scuole di ogni ordine e grado (omnicomprensivi)”.

La Regione Campania attua il dimensionamento della rete scolastica basandosi sul D.P.R. n.233 del 18 giugno 1998 ed in particolare all’art. 2 dispone:

“• comma 1: l'autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa, è riconosciuta alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ivi comprese quelle già dotate di personalità giuridica, che raggiungono dimensioni idonee a garantire l'equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e organizzazione dell'offerta formativa. A tal fine sono definiti, a norma dell'articolo 3, gli ambiti territoriali, di ampiezza differenziata a seconda del grado di istruzione, nei quali va assicurata la permanenza e la stabilità delle suddette istituzioni, con particolare riguardo alle caratteristiche demografiche, geografiche, economiche, socio-culturali del territorio, nonché alla sua organizzazione politico amministrativa.

• comma 2: per acquisire o mantenere la personalità giuridica gli istituti di istruzione devono avere, di norma, una popolazione, consolidata e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio, compresa tra 500 e 900 alunni; tali indici sono assunti come termini di riferimento per assicurare l'ottimale impiego delle risorse professionali e strumentali.
• comma 3: nelle piccole isole, nei comuni montani, nonché nelle aree geografiche

contraddistinte da specificità etniche o linguistiche, gli indici di riferimento possono essere ridotti fino a 300 alunni […]. L'indice massimo di cui al comma 2 può essere superato nelle aree ad alta densità demografica, con particolare riguardo agli istituti di istruzione secondaria con finalità formative che richiedono beni strutturali, laboratori ed officine di alto valore artistico o tecnologico.

• comma 4: nell'ambito degli indici, minimo e massimo, stabiliti dal comma 2, la dimensione ottimale di ciascuna istituzione scolastica è definita in relazione agli elementi di seguito indicati:
a) consistenza della popolazione scolastica residente nell'area territoriale di pertinenza, con riferimento a ciascun grado, ordine e tipo di scuola contemplato dall'ordinamento scolastico vigente;

b) caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di utenza;

c) estensione dei fenomeni di devianza giovanile e criminalità minorile;

d) complessità di direzione, gestione e organizzazione didattica, con riguardo alla pluralità di gradi di scuole o indirizzi di studio coesistenti nella stessa istituzione, ivi comprese le attività di educazione permanente, di istruzione degli adulti e di perfezionamento o specializzazione, nonché alla conduzione di aziende agrarie, convitti annessi, officine e laboratori ad alta specializzazione o con rilevante specificità”.
CONSIDERATO CHE
La Giunta del Comune di Bacoli con delibera n. 303 del 21.10.2011 ha predisposto il piano di dimensionamento della rete scolastica adottando criteri sui generis che non rispondono ai dettami della delibera di giunta regionale, pur richiamata, né all’interesse della comunità scolastica, ma tali criteri assecondano e soddisfano esclusivamente logiche ed interessi politici, ossia:

1) non si è preventivamente provveduto ad una consultazione con l’organo del Consiglio comunale e quindi si è deliberatamente evitata un’ampia, trasparente ed efficace partecipazione al confronto;

2) si è inopinatamente proceduto all’accorpamento dell’istituto del I circolo didattico (412 alunni) all’istituto Paolo di Tarso (591 alunni + 412 alunni = 1003 alunni) e del II circolo didattico (655 alunni) all’istituto Plinio il Vecchio ( 355 alunni + 655 alunni = 1010 alunni), non rispettando i parametri enunciati nelle linee guida di dimensionamento dettate dalla delibera di giunta regionale su riportata (minimo 500 alunni ad un massimo di 900 alunni);

3) con tale piano il Comune realizza il suo unico intento di conseguire la piena ed immediata disponibilità di ben 3 edifici scolastici, al fine di venderli nel prossimo futuro, cioè dell’edificio sito in via Domiziano (Cappella) ex Plesso Cappella A dell’I.C.S. A. Gramsci, dell’edficio sito in Via Guardascione (Bacoli centro), dell’edificio sito in via Virgilio (Cuma Fusaro), arrecando notevoli disagi alla collettività:

a) innanzitutto all’utenza/alunni che nel prossimo anno si troverà di fronte ad un offerta formativa scadente per via del sovraffollamento delle classi, oppure a causa di un ipotetico doppio turno;

b) indirettamente, l’approvazione definitiva di un tale piano di dimensionamento porterà medio tempore ad una perdita delle cattedre/docenti e del personale scolastico tra bidelli ed addetti alle pulizie;

c) implicherà, senz’altro, pure disagi dal punto di vista della mobilità, giacchè, eliminando tali plessi, si creeranno ulteriori ingorghi nei pressi degli istituti accorpati;

d) infine, si paleserà la certezza della perdita di fondi europei per la valorizzazione dell’offerta formativa, richiesti da alcuni Istituti per la realizzazione di progetti che sono già stati approvati e finanziati dalla Comunità Europea;

e) favorirà la dispersione della popolazione scolastica verso istituti dei comuni limitrofi, quali ad esempio Monte di Procida, o ancor peggio verso istituti paritari privati.
Per tutto quanto su esposto, i presenti, i quali sottoscrivono in calce il presente atto ad ogni effetto di legge,

CHIEDONO
di ritirare la Delibera di Giunta comunale n. 303 in epigrafe emarginata ed approvare ad horas un piano che rispetti i parametri indicati dalla delibera della Giunta della Regione Campania n. 435;

che detto piano contenga l’accorpamento degli istituti rispettando criteri di omogeneità e parità di trattamento per la suddivisione degli alunni tra i vari Istituti scolastici, soprattutto accantonando in via definitiva l’ipotesi di sottrarre edifici all’utenza scolastica e prevedendo, di converso, quale priorità quella di migliorarne la qualità, investendo sugli stessi.
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO

NOME/COGNOME       LUOGO/ DATA DI NASCITA        DOCUMENTO         FIRMA

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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5 Commenti:

Alle 10 novembre 2011 alle ore 10:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Pablo Shop
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Alle 10 novembre 2011 alle ore 10:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Asnoss Flegreo
mal comune...mezzo gaudio !...DIRITTI NEGATI

 
Alle 10 novembre 2011 alle ore 10:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Asnoss Flegreo
NEI CAMPI FLEGREI !....a volte succede....

 
Alle 10 novembre 2011 alle ore 11:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

scusate, non c'entra niente con l'argomento difesa delle scuole, ma con il tema generale delle petizioni, sì, ed è troppo divertente per non ricordarlo : qualche tempo fa, un solerte arrufapopolo consigliere comunale bacoloide, faceva fuoco e fiamme per ottenere l'appoggio della intera città contro l'ignobile (a suo dire) persecuzione nei confronti del boss di selex (ex-alenia, ex-selenia) guarguaglini...ecco scoprto l'altarino che evidenzia come il santarello in realtà fosse un criminale :

http://www.repubblica.it/politica/2011/11/10/news/verbali_finmeccanica-24758409/?ref=HREC1-5

...ovviamente, il consigliere era (ed è!) dipendente selex...speriamo che la slinguata con risucchio gli abbia fatto almeno meritare una mancia, una vuccunata, una carezza, uno scatto in carriera, una mazzetta, sennò overamente sarebbe fessacchiotto !

 
Alle 10 novembre 2011 alle ore 19:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mariarosaria Luongo
Mi chiedo da cittadina come qualcuno può avocarsi la facoltà di scegliere di accorpare plessi scolastici a discapito dell'offerta formativa, dell'occupazione, della viabilità, tutto questo solo per liberare edifici da svendere o su cui lucrare per ripianare debiti di bilancio accumulati da incompetenti e da una casta che brucia denaro e non ha alcuna consapevolezza di quanto accade.

 

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