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Freebacoli

Freebacoli: febbraio 2011

lunedì 28 febbraio 2011

La Provincia di Cesaro ed Ermanno Schiano Chiede la Licenza per Inquinare il Territorio Napoletano

Nella Provincia di Napoli non ci sono
le condizioni geologiche per fare altre discariche
così il presidente Cesaro chiede la licenza
di inquinare e devastare ulteriormente il territorio.

image Con una nota indirizzata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, al ministro per l`Ambiente Stefania Prestigiacomo, al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, al prefetto di Napoli Andrea De Martino, al presidente della Regione Stefano Caldoro e all’assessore regionale Giovanni Romano il Presidente della Provincia di Napoli chiede una licenza speciale: per smaltire nel territorio provinciale i rifiuti non selezionati e differenziati costituiti da una miscela di rifiuti solidi urbani, rifiuti industriali e altro accumulati lungo le strade deve essere consentito di non rispettare i vincoli che tutelano aree protette e le risorse idriche sotterranee.

Per fare questo, tra varie leggi nazionali e regionali da non rispettare, c’è un piccolo problema: i responsabili delle istituzioni regionali sono tenuti ad obbedire allo Statuto della Regione Campania che all’Articolo 8, Obiettivi, dice che la Regione promuove ogni utile iniziativa per favorire:

q) l’adozione di sistemi di garanzia della sicurezza alimentare e degli interessi dei consumatori;

r) la valorizzazione delle risorse economiche, turistiche e produttive di ogni area del territorio regionale ed il superamento delle disuguaglianze sociali derivanti da squilibri territoriali e settoriali della Regione in modo da garantire la piena occupazione;

s) la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio, delle risorse naturali e del patrimonio rurale; la tutela degli ecosistemi e della biodiversità; la difesa della vita delle piante e il rispetto e il riconoscimento dei diritti degli animali come previsti dalle Convenzioni internazionali e dalla normativa comunitaria.

Gli Amministratori sono i primi difensori del territorio e dei beni comuni autoctoni di importanza strategica per la salute dei cittadini e l’assetto e lo sviluppo socio-economico (di oggi e di domani).

Sono più di quattro anni che mettiamo in evidenza che nella provincia di Napoli e in gran parte di quella di Caserta e Salerno non vi sono aree che possano tollerare la dispersione di inquinanti senza causare rapide ripercussioni negative sulla salute dei cittadini e senza determinare l’inquinamento dei suoli e delle acque che scarseggeranno sempre di più nel prossimo futuro in relazione all’accentuazione del cambiamento climatico e della conseguente diminuzione delle precipitazioni.

Gli amministratori eletti dai cittadini campani devono conoscere le prerogative geo-ambientali del loro territorio e fare quadrato per la tutela delle risorse autoctone quali suoli e acqua. Conseguentemente devono fare in modo che il ciclo dei rifiuti da adottare sia compatibile con la difesa della salute e delle risorse geo-ambientali facendo in modo da ridurre drasticamente i rifiuti da smaltire in discarica e da bruciare grazie ad una spinta differenziazione e riciclaggio.

imageDa 17 anni, invece, si sono appiattiti, per convenienze di vario tipo, nella filiera industriale parassitaria alimentata dai poteri speciali che sono serviti e serviranno a fare guadagnare i costruttori di discariche non sicure e di impianti inadeguati e i “piromani” dell’immondizia. In pratica, si può dire spietatamente che i cittadini campani hanno pagato per la loro progressiva autodistruzione e per fare ingrassare parassitariamente un sistema ibrido e deviato con la copertura legislativa dello Stato Italiano che ha garantito una blindatura sempre più efficace a scapito della partecipazione democratica. In effetti è come se da vari governi bipartisan fosse stata attuata una campagna di predazione coloniale in Campania grazie a varie teste di ponte locali e bipartisan: le risorse da predare sono state e sono i denari provenienti dalle tasse. Ovviamente i predatori alieni non si sono curati e non si curano dei danni arrecati ai cittadini e alle risorse ambientali di importanza strategica.

Da cinque anni, ripetitivamente con l’immondizia accumulata pericolosamente nelle strade i mass media che contano, in gran parte, si sono fatti carico servilmente di convincere i cittadini che l’unica soluzione era tamponare l’emergenza con qualche nuova discarica e che la colpa era solo dei cittadini campani sporchi e comandati dalla malavita organizzata.

E’ strano, ma sembra ancora difficile per molti comprendere che le leggi emanate negli ultimi anni in relazione ai rifiuti campani sono leggi ben studiate ed elaborate solo per non risolvere il problema.  

E’ difficile chiedere autonomia di pensiero e di azione a chi non ne ha?

Almeno gli amministratori delle Istituzioni Campane inizino a dimostrare di volere difendere il territorio e la salute e di volere intraprendere un nuovo modo di amministrare nel rispetto dello statuto regionale.

Siano pragmatici nel difendere i loro amministrati, mettano all’angolo i predatori e i parassiti e avranno il consenso e l’appoggio di tutti i campani nel risolvere definitivamente il problema del ciclo dei rifiuti nel rispetto delle leggi nazionali ed europee, anche se transitoriamente si deve fare qualche altro sacrificio. 

Franco Ortolani
Ordinario di Geologia
Università di Napoli Federico II

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SPESE FOLLI – Monte di Procida paga 3,5 Milioni di Euro per la Sala di Rappresentanza del Sindaco: 270 Euro a Cittadino

image Quando Monte di Procida, da riserva di caccia reale, divenne ritrovo elettivo della buona borghesia napoletana , a “Casevecchie” scelse di vivere la sua seconda giovinezza Ludovico Quandel. Poco lontano l’avvocato Agostino Matarese pose una dimora gentilizia che è l’ultima testimonianza di quel tempo: “Villa Matarese.”

Probabilmente, se l’abusivismo non avesse usurpato il territorio, potrebbero essercene delle altre di testimonianze dei tempi che furono e sicuramente meno costose.

L’attuale amministrazione ha inaugurato nella giornata di ieri “l’inizio dei lavori” per un progetto ben definito sull’ immobile in questione.

Infatti con delibera della giunta comunale datata 23/12/08 si rende nota la volontà di approvare il progetto per il recupero e l’adeguamento funzionale di “Villa Matarese” con una spesa complessiva di 3.500.000,00 euro. Si tratta di un vero e proprio mutuo da estinguere nei prossimi venti anni con un impegno economico di circa 200.000,00 euro annui che graverà sui bilanci comunali delle future amministrazioni e quindi sulle spalle dei cittadini.

Un milione per i lavori di “ristrutturazione e funzionalizzazione” del sito, e poco meno di tre milioni per l’acquisto della villa.

270 euro per ognuno dei 13 mila cittadini montesi (compresi anziani e bambini )

In tutto, si giunge quindi ad una spesa pari a 7 miliardi del vecchio conio.

Ma procediamo con ordine.

image Con quali pretesti il sindaco e la sua giunta cercano di attuare quest’opera di convincimento nei confronti dei cittadini?

Rileggendo le dichiarazioni rilasciate a tal proposito dal primo cittadino montese Francesco Paolo Iannuzzi, sembra che questi 3,5 milioni di euro  debbano fronteggiare l’esigenza indispensabile di avere una sala da destinare alla celebrazione dei matrimoni civili (circa 3 o 4 negli ultimi 15 anni!) , la realizzazione di una biblioteca comunale (già esistente, realizzata dalla passata amministrazione ed attualmente abbandonata nel più assoluto degrado) ed anche per avere una location finalizzata all’organizzazione di eventi di spettacolo e culturali (basterebbe collaborare di più con i poli scolastici dotati di aree apposite, nonché mettere a disposizione l’area teatro esistente nella palestra di corso Garibaldi!).

In più tale struttura servirà come “sala di rappresentanza dell’amministrazione e del sindaco”.

Una sala di 3,5 milioni di euro per una cittadina di 13mila abitanti.

A questo punto non può mancare un ovvia osservazione:

Come sarà possibile gestire una struttura che si eleva su due livelli più un terzo centrale, che occupa una superficie di circa 564 mq divisa per 14 vani, due cucine e due servizi circondata da un ampio giardino di circa 3800 mq con alberi ad alto fusto e da frutta se, nel giro di pochi mesi, quella che in via Principe di Piemonte doveva essere l’orto didattico, ovvero una chicca culturale per il paese è diventata un alcova maleodorante e fatiscente non gestibile per mancanza di personale addetto?

imageTutte queste perplessità hanno spinto Antonio Scotto d’Antuono a coordinare un comitato che ha promosso un referendum sulla questione per capire il reale pensiero dei cittadini, ovvero se sono disposti o meno ad accollarsi questo mutuo.

In prima battuta la cosa non turbò l’amministrazione proponente, anzi il sindaco in primis sosteneva di essere convinto di vincere pienamente anche il referendum, ma, cosa assai curiosa accadde poco dopo.

Il referendum fu bocciato da tre esperti in materia che cominciarono a cavillare con le leggi e sentenziarono l’improcedibilità tecnica dello stesso, ed anche se il consiglio comunale può revocare la sua decisione e dare il via al referendum non lo ha fatto.

Perché? Se si è sicuri di vincere e di fare ciò che il popolo chiede, perché non promuovere questo referendum come segno di grande civiltà e nuova cultura politica?

Intanto la pomposa inaugurazione dei lavori è già stata celebrata.

Ai lettori il compito di darsi una risposta.

Aldo Festevole
Svolta Popolare

Polemiche Infinite su "Villa Matarese": Il Comune stanzia un Milione di euro per il Recupero

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domenica 27 febbraio 2011

Soltanto 250 Spettatori per una Bacoli in Lotta per la Serie C2: la Sibilla Impatta contro il Budoni

image Poco pubblico, poco gioco e tanta confusione sotto porta: la Sibilla Bacoli impatta contro il Budoni, in un “Tony Chiovato” semivuoto, e non approfitta dei passi falsi di Aprilia e Monterotondo.

Non va oltre l’1 ad 1 casalingo il team guidato da mister Carannante che, nonostante una gara fatta di molte palle lunghe, tanto agonismo, ma poco fraseggio veloce a centrocampo, era riuscita a passare in vantaggio con un calcio di rigore realizzato da Manzo.

La sfida, che vedeva i flegrei in maglietta verde, faceva da subito intendere le difficoltà garantite da un Budoni in ottima forma fisica e velocissimo a ripartire in contropiede. Sulla fascia di sinistra, per quasi un’ora di gioco, il duo Ndao e Meloni ha letteralmente fatto impazzire lo scacchiere di casa che, proprio sulle corsie laterali, continua a soffrire la mancanza di Rainone. Al 16’ Mendil si divora un goal già fatto, che fa da sigillo ad una prestazione non all’altezza delle aspettative. Al 20’ però il match cambia. Un fenomenale Martone supera di tacco il diretto avversario e serve Manzo in area che va giù. La terna arbitrale guidata da Maggioni di Lecco, in chiara giornata “no”, decreta un calcio di rigore che manda su tutte le furie mister Cerbone. image Dal dischetto Tommy spiazza Capello e porta in vantaggio i flegrei. Ma il Budoni, ben messo in campo, non si scuote e continua a sciorinare gioco in velocità, senza però riuscire a rendersi pericoloso. E perciò al minuto 27, a seguito di un calcio di punizione battuto da Gavioli, gli ospiti pareggiano. Imperioso lo stacco del centrale Seye che beffa in pallonetto l’intera retroguardia bacolese.

Nel secondo tempo Carannante le prova tutte: un buon Andreozzi sostituisce l’evanescente Mendil, mentre Poziello si sposta al fianco della coppia Martone -Manzo. La Sibilla non ha attaccanti in panca ed il tecnico flegreo è in evidente difficoltà. Manzo cerca più volte il tiro da fuori ma, tra tante e furiose mischie in area e l’espulsione, senza giusta causa, di mister Cerbone, la sfida termina in parità con il Budoni che, nel finale, rischia anche di compiere il colpaccio.

Da segnalare, infine, le sole 250 persone presenti al “Chiovato”. Uno smacco per un territorio di 30mila residenti, posto a soli quattro punti dalla Seconda Divisione.

INTERVISTE

“Abbiamo sprecato un occasione importante per raggiungere la vetta. Per ottenere la promozione dobbiamo quantomeno vincere queste partite in casa”. Mister Carannante non nasconde il rammarico proprio di chi, dopo esser passato in vantaggio, non è riuscito a gestire un risultato di grossa importanza in vista della rincorsa alla promozione. “Le abbiamo provate tutte e soprattutto nel secondo tempo abbiamo chiuso il Budoni nella propria area di rigore. Purtroppo c’è mancato il goal ma sapevo benissimo che sarebbe stata una sfida difficile. Abbiamo pochi ricambi in attacco e troppo spesso dobbiamo fare i conti con le assenze di giocatori importanti. Mendil non è al top ma stiamo cercando di recuperarlo. L’arbitro? Molto scarso”.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Monte di Procida, La Campagna Elettorale si Apre con una “Svolta Popolare”: Ecco Programma e Candidati – VIDEO -

La Redazione di Freebacoli pubblica il resoconto, diffuso via on-line, con cui lo staff dell’associazione politica “Svolta Popolare” ha raccontato l’evento tenutosi nella serata di sabato 26 febbraio e attraverso il quale si è praticamente aperta la campagna elettorale che, di qui al prossimo 15 maggio, porterà alle elezioni amministrative del Comune di Monte di Procida.

image L’apertura della nostra campagna elettorale è stata straordinaria per partecipazione ed entusiasmo.

Stasera, 26 Febbraio 2011, il Laboratorio delle Arti era completamente gremito da cittadini entusiasti che hanno apprezzato tutte le fasi della festa.

La serata ha visto il coinvolgimento, nello stile di Svolta Popolare, di tutte le età con animazione per i bambini, spettacolo teatrale (associazione Rione San Giuseppe) e musicale(Emidio Coppola e Fabio Iannuzzi) per giovani e adulti.

La serata , moderata da Antonio Mancino, è stata arricchita da una grande novità culturale proposta per la prima volta a Monte di Procida e probabilmente nei Campi Flegrei:  i monologhi vado/resto recitati da 2 giovani membri di Svolta Popolare (Aldo Festevole e Chiara Lamberti)  che partendo dalla celebre trasmissione e recitazione di Fazio e Saviano hanno spiegato ai presenti i motivi per i quali bisognerebbe partire e lasciare il paese ( per demeriti dell’amministrazione Iannuzzi e di altri) e quelli più importanti per i quali bisogna restare a Monte di Procida ( l’azione politica e le proposte amministrative concrete di Svolta Popolare).

Gli interventi politici hanno visto come protagonisti i consiglieri comunali di Svolta Popolare (Vincenzo Scotto di Santolo, Giuseppe Pugliese e Antonio Carannante) che hanno rappresentato l’attività consiliare del gruppo e i motivi per i quali credono fortemente nel progetto di Svolta che hanno contribuito in maniera fondamentale a costruire e far crescere.

Ha chiuso la manifestazione l’intervento del candidato a Sindaco, il dott. Leonardo Coppola, che come sempre è stato molto chiaro.

Leonardo Coppola ha iniziato il suo intervento ringraziando e apprezzando molto sia l’attività che l’esibizione dell’associazione Rione San Giuseppe e degli amici Emidio Coppola e Fabio Iannuzzi e ringraziando tutti i numerosi cittadini presenti.

Leonardo Coppola ha evidenziato  con chiarezza e fierezza 3 aspetti fondamentali:

    1) i grandi demeriti dell’amministrazione Iannuzzi( piano sensi unici fallimentare, l’acquisto insensato e costoso di Villa Matarese con una programmazione di utilizzo dichiarato ancora più folle, loculi cimiteriali  pagati come l’oro, mancata progettazione seria e trasparente di Acquamorta, lapidi-targhe autocelebrative di Franco Iannuzzi nell’inaugurazione di strade e strutture,abbandono della Passeggiata della marina di Torre Fumo, disprezzo dei quartieri di Cappella-Miliscola-Torregaveta per i quali si sta facendo qualcosa solo ora nei mesi pre-elettorali ,semi-chiusura della biblioteca comunale con soprattutto depotenziamento del progetto di centro culturale etc etc);

    2) l’atteggiamento e la linea politica di PIPPO COPPOLA .

Il candidato a Sindaco Leonardo Coppola ha messo in evidenza alcune cose e rivolgendosi direttamente a Pippo Coppola ha detto:

    “Caro Pippo la maggior parte di noi( Leonardo Coppola, Peppe Pugliese, Antonio Carannante, Filiberto Mazzella, Luigi Costagliola, Antonino Gnolfo, Antonio Schiano di Cola) è entrata in consiglio comunale e ha iniziato a fare politica grazie a te condividendo e apprezzando la tua serietà e il tuo amore per Monte di Procida e il tuo fare la politica solo con passione e per passione.

    Premesso che

    Pippo sei  una persona seria e che hai detto a tutti noi e a moltissimi cittadini che non ti saresti più candidato e che  Leonardo sarebbe stato il tuo naturale successore,

    allora Leonardo Coppola e  tutta Svolta Popolare e tantissimi cittadini che ti hanno sostenuto nelle precedenti esperienze elettorali

    ti CHIEDONO di guidare, ascoltando il tuo cuore,

    questo processo con la tua esperienza ,la tua passione e le tue capacità aiutando e affiancando Leonardo  in modo tale da completare quel progetto di libertà, partecipazione e trasparenza iniziato con Agorà nel 2001.

    Noi vogliamo continuare e completare quel progetto e siamo sicuri che tu ,da persona seria, non potrai mai chiedere di fare un passo indietro a  Leonardo e alle tantissime persone che hanno lavorato con passione e onestà in questi anni in tutti i quartieri di Monte di Procida.

    Tu Pippo saprai trovare la soluzione giusta che vedrà  Leonardo candidato Sindaco e poi speriamo Sindaco con te al suo  fianco a garanzia del tuo gruppo e partito con qualsiasi ruolo tu voglia svolgere e con definitiva esplosione del progetto di Svolta che grazie a te si completerà del tutto.

    Siamo sicuri che non vorrai ,nemmeno indirettamente, favorire  Iannuzzi che ci hai insegnato e spronato a combattere in questi anni.

    Aspettiamo fiduciosi la tua soluzione e risposta a questa nostra onesta e sincera proposta”.

3) Leonardo  Coppola ha poi concluso il suo intervento presentando ,anche con supporto fotografico, il programma amministrativo attuale di Svolta Popolare.

Ecco i punti salienti:

1) CONSULTE dei Quartieri (per rendere i cittadini certi dei propri diritti senza elemosinarli ai politici di turno e ciò servirà soprattutto ai cittadini di Cappella,Miliscola e Torregaveta);

2) connettività wi-fi e trasparenza degli atti amministrativi con coinvolgimento costante della   popolazione mettendo in tutte le principali piazze supporti con evidenza delle delibere di Giunta e Consiglio Comunale;

3) Biblioteca COMUNALE come centro culturale(convenzione con cinema e teatro, cineforum permanenti monotematici per categorie( giovani, adulti, anziani)con giorni cadenzati  in settimana e connessione con altre biblioteche di altri comuni;

4) abolizione completa dei sensi unici e nuovo piano viabilità adatto al nostro paese con piano entrata/uscita dei mezzi pesanti dal paese, circolazione attraverso scuolabus elettrici ;

5) nuove tecnologie per un controllo completo e immediato del territorio( rischio idrogeologico-rete idrica-fogne-sicurezza ed entrata uscita porto e paese etc)

6) AMBIENTE (risparmio energetico con illuminazione LED degli impianti sportivi, edifici scolastici ed edifici pubblici e pubblica illuminazione), spazi verdi  vicino piscina comunale e sovrastanti nuovi parcheggi(saranno costruiti 2 nuovi e strategici parcheggi); ISOLE PEDONALI a rotazione e in futuro magari permanenti

7) ACQUAMORTA (azionarato popolare, collegamenti con le isole viciniore,apertura lungo la passeggiata della Marina di Torre Fumo e nel restante porto di attività ricettive e commerciali con nuovi posti di lavoro; autostrade del mare)

8)  PISCINA COMUNALE (ecosostenibile)  con possibilità di corsi sportivi per i giovani e di fitness e riabilitativi per adulti e anziani con possibili convenzioni con il CONI per sviluppo delle attività agonistiche.È stata individuata la zona e l’iter economico e burocratico per la piscina comunale che rientrerà in un progetto segreto che sarà presentato in campagna elettorale e che cambierà per sempre Monte di Procida.

Svolta Popolare è aperta a quanti condividano gli uomini attuali (candidato Sindaco e candidati consiglieri già annunciati) e il programma amministrativo già presentato con lo spirito di condividere per migliorare il progetto suggerendo e apportando nuovi condivisi punti programmatici tesi solo al miglioramento di Monte di Procida tutta.

Il candidato Sindaco di Svolta Popolare,Leonardo Coppola, ha poi concluso presentando gli attuali candidati al Consiglio Comunale:

Peppe Pugliese, Vincenzo Scotto di Santolo, Antonio Carannante, Antonio  Mancino, Ciro Schiano di Cola specificando che 2 donne e altri uomini sicuri non sono stati presentati  per prudenza e per lasciare ancora aperte le porte per altri amici.

Leonardo Coppola ha poi invitato sul palco tutti i membri di Svolta Popolare in un abbraccio ideale e un saluto e ringraziamento ai cittadini presenti.


Ufficio stampa di Svolta Popolare

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Sequestrati Documenti al Comune di Bacoli: FATE CHIAREZZA SULLE INDAGINI DELLA PROCURA

Dopo il sequestro di documenti avvenuto in settimana presso il municipio di Bacoli e la sede centrale del Centro Ittico Campano, nella giornata di venerdì 25 febbraio sono state protocollate una serie di richieste ufficiali con le quali si punta ad avere maggiori ed esaustive informazioni circa le ultime indagini della Procura relative sia all’arrivo della DIA al Comune di Bacoli (Clicca Qui), che all’inquinamento dei laghi cittadini. Procedimento, quest’ultimo, che ha interessato diversi responsabili della macchina municipale, tra cui anche il coordinatore degli Uffici Tecnici, Michele Balsamo (Clicca Qui).

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Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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sabato 26 febbraio 2011

Castelletto di Baia Affidato alla Società “Vicina” al Fratello del Vicesindaco di Bacoli: Il Comune Sprofonda “Sotto Zero”

image Il Castelletto di Baia va alla Cooperativa CRASC: il Comune di Bacoli vince il ricorso al Consiglio di Stato contro Di Meo Salvatore e, con determina n.247 adottata il 15.02.2011, consegna la gestione dei locali baiani alla società “vicina” al fratello del vicesindaco Michele Massa.

Sì, vicina. Anzi, molto legata.

Era ancora il 2010 quando, nel corso dell’espletamento del bando di gara atto a dare in gestione gli spazi posti difronte il Museo Archeologico di Baia e ristrutturati attraverso un lauto finanziamento della Comunità Europea, “voci di corridoio” (la celeberrima “vox populi” o “radio piazza”) rinvenivano una possibile correlazione tra la Cooperativa Crasc, partecipante con altre tre società al bando, ed il fratello del vicesindaco di Bacoli, Emilio Massa.

Ma dal municipio non si batteva ciglio rigettando al mittente quelle che venivano intese come “accuse politiche infondate ed assolutamente false”.

Poi la gara, per la quale era stato individuato come responsabile del procedimento il caposettore Umberto Pini, continuava e, così come esplicitato dalla determina sottostante, dopo aver escluso l’offerta avanzata da Di Meo Salvatore (per via di un presunto vizio di forma), si affidava il Castelletto alla Crasc. (Clicca Qui)

A questo punto Di Meo fa ricorso al Tar, che da ragione alle sue forti perplessità e rimette tutto in gioco annullando gli atti impugnati.

La Cooperativa Crasc non muove un dito ed accetta silente la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, sin quando non accade un qualcosa di strano: a muoversi è il Comune di Bacoli.

La Giunta Comunale, con delibera del 25.10.2010 (Clicca Qui), decide di ricorrere essa stessa contro la sentenza del Tar Campania accollandosi le spese per avvocati e, come asserirebbe qualche nota carica politica paesana dal profondo e fazioso senso istituzionale, “quant’altro”.

imageInutile ribadire che il contro-ricorso municipale crea un implicito ( e neanche troppo) vantaggio per la discussa Cooperativa aggiudicataria.

Alla seduta di giunta partecipa, manifestando il suo voto favorevole, anche Michele Massa, vicesindaco della città.

Il popolo insorge, ribadendo svariati sospetti circa un possibile legame tra la Crasc ed il fratello del Massa. Dall’esecutivo, però, s’alzano scudi impuri che sottolineano il concetto espresso in precedenza. “Popolo chiacchierone e cattivo”, e forse, a questo punto e per non sconfessare il papi trasgressivo di Arcore, anche “comunista”.

Al Consiglio di Stato poi, così come sventolato ai quattro venti con pubblici manifesti, il Comune di Bacoli batte Di Meo Salvatore e, con la determina sottostante, può finalmente provvedere “all’aggiudicazione definitiva della Concessione servizi al turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna in favore della Coop.CRASC”.

Un abbraccio fraterno che però, a seguito di una breve analisi di documenti, alimenta ancor di più i focolai di dissenso (quello tipico bacolese dell’ “annarmamc e jat”, “armiamoci tutti, ma andate solo voi”) cittadini.

Difatti quella stessa amministrazione che rigettava con sdegno le accuse di “fratellanza politico-gestionale”, ritenendo infondato alcun tipo di legame tra la Crasc ed Emilio Massa, nel settembre 2010 ( e quindi nel corso del bando di gara), con fondi prima del tutto provinciali e poi parzialmente comunali, non poteva non notare una bizzarra casualità.

Durante una festicciola estiva tenutasi a Baia, il Comune di Bacoli decideva di “garantirsi” per una serata (con soldi pubblici) la messa in scena dello spettacolo “Sotto Zero” di e con Emilio Massa. Spesa dell’ evento teatrale: 1000 euro (500 pagati dalla Provincia e 500 dal Comune).

Ma la questione, nello specifico dell’argomento in esame, non è questa.

Sapete a chi è stata intestata la fattura pari a 1000 euro con cui si è pagato, già a fine 2010, lo spettacolo “Sotto Zero” di e con Emilio Massa (fratello del vicesindaco Michele Massa)?

image Ebbene sì. Proprio alla Società Cooperativa Crasc. (Clicca Qui)

L’art. 78 del TUEL prevede che gli amministratori di cui all'art. 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L'obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado”. La ratio dell’obbligo di astensione dell’amministratore locale va ricondotta come noto al principio costituzionale dell’imparzialità amministrativa. (Clicca Qui)

Sospetti fondati? Nefasto atteggiamento politico? Possibili ripercussioni investigative? Ai posteri l’ardua sentenza.

Ciò che è certo è che il battello della politica nostrana sprofonda sempre più verso il baratro dell’ indecenza. Anzi, parafrasando celeberrime rappresentazioni baiane, ben oltre il sopportabile. Di sicuro “Sotto Zero”.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

OGGETTO : Concessione servizi al Turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna- AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA

L’anno 2011 il giorno 15 , del mese di febbraio, il Responsabile di Settore, vista la deliberazione di G.C. n.130 del 10.09.2010, con la quale sono state attribuite le risorse ai responsabili di settore;

Premesso

- che con delibera n° 358 del 05.11.2008, esecutiva ai sensi di legge, la G.C. ha fornito le direttive e gli indirizzi per dare in concessione la struttura del Castelletto ed attigua area esterna per destinarli a servizi per il turista, presidio turistico di accesso al territorio, mostra permanente di prodotti locali ed eventualmente anche bar- ristoro, previa indizione di apposita procedura aperta con aggiudicazione all’offerta economicamente piu vantaggiosa;
- che con lo stesso atto è stato individuato quale responsabile del procedimento il responsabile del VI Settore, rag. Umberto Pini;

Vista

la determinazione n° 185 del 07.04.2008, con la quale il Resp. del VI settore ha approvato il bando per l’affidamento in concessione di che trattasi, ed ha indetto apposita procedura aperta con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa;

Visti

i verbali della Commissione giudicatrice n°1 in data 01.07.2009, n° 2 in data 03.07.2009, n° 3 in data 14.01.2010, n° 4 in data 28.04.2010, n° 5 in data 29.04.2010, n° 6 in data 25.05.2010, n° 7 in data 10.06.2010 e n° 8 in data 29.06.2010 dai quali si rileva che aggiudicataria provvisoria è risultata la Coop. C.R.A.S.C. con sede in …… Via……..n°….. che ha offerto un canone annuo per la concessione di € 36.000,00.

Vista

la determinazione n° 470 del 07.07.2010, con la quale sono stati approvati gli atti e le procedure su esposte, nonché disposto di affidare alla Coop.C.R.A.S.C. con sede in ………………. via ………………n°…… che ha offerto un canone annuo per la concessione di € 36.000,00, atteso che tale risultato e quello che si rileva dal verbale di gara n° 8 e fatte salve le ulteriori procedure prescritte dalle norme vigenti;

Considerato
- che con nota prot. 17296 del 07.07.2010 è stato richiesto all’aggiudicatario provvisorio Coop. CRASC di produrre le certificazioni richieste dal bando, in luogo delle dichiarazioni prodotte in sede di gara;
- che con nota acquisita al prot.generale n° 18869 in data 23.07.2010, integrata dalla nota acquisita al prot.gen. n° 19149 del 29.07.2010, la Coop. CRASC ha riscontrato la nota suddescritta, producendo:

Certificato C.C.I.A..A con nulla osta anti-mafia,
Casellario giudiziale e carichi pendenti del legale rappresentante,
D.u.r.c.
Certificato iscrizione registro esercenti per il commercio per la somministrazione di alimenti e bevande intestato a un socio della società

- che in data 28.07.2010, è stato pubblicato all’Albo Pretorio e sul sito Web del Comune l’avviso di esito della gara, che è stato, altresì, inoltrato alle ditte partecipanti;
- che, in data 09.09.2010, prot. 21830,è stata inoltrata all’U.T.G. Prefettura di Napoli la richiesta di acquisire le informazioni del Prefetto previste dall’art. 10 del D.P.R. 252/98;
- che con ricorso notificato a questo Comune il 27.07.2010 ed assunto in data 29.07.2010 al prot. gen. n. 19155 il sig. Di Meo Salvatore, rappresentato e difeso dall’Avv. Gabriele Gava, ricorre per l’annullamento previa sospensione:
- della determinazione del Comune di Bacoli n° 470 del 07.07.2010 con cui è stata aggiudicata alla CRASC. Soc. Coop. la concessione per i servizi al turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna;
- del provvedimento verbale n° 8 del 29.06.2010 della Commissione giudicatrice (Citta di Bacoli Staff. Gare e Contratti) per la concessione servizi al turista nei locali del castelletto ed attigua area, con cui è stata esclusa dalla gara per la concessione la ditta Di Meo Salvatore ed è stata aggiudicata la concessione alla CRASC. Soc. Coop.;
- di tutti i presupposti, connessi e consequenziali, ivi compreso il parere reso dall’Avv. Valerio Barone e la comunicazione di esclusione del 07.07.2010;
- che con Deliberazione di G.C. n° 122 del 11.08.2010 questa Amministrazione si è costituita innanzi al TAR per la Campania nominando quale proprio difensore di fiducia l’avv. Valerio Barone;
- che in data 15.10.2010 al prot. gen. n.25345 è pervenuta la sentenza n. 18018/2010 resa dal TAR per la Campania nel giudizio Di Meo Salvatore contro Comune di Bacoli +2, avente R.G. n° 4686/2010 con la quale il Tribunale Amministrativo” accoglie il ricorso e per l’effetto, annulla gli atti impugnati”
-che con deliberazione n° 175 del 15.10.2010, la G.C. ha disposto di: Appellare la sentenza n°18018/2010 resa dal TAR per la Campania nel giudizio Di Meo Salvatore contro Comune di Bacoli nonché Commissione giudicatrice per la concessione servizi al turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna più C.R.A.S.C soc. Coop., avente R.G. 4686/2010;

Vista

la sentenza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale(sezione quinta) n° 528/11 Reg.prov.coll. n.09562/2010 Reg. Ric, depositata in segreteria in data 25.01.2011, acquisita al prot. gen. del Comune in data 02.02.2011 al n. 3044, con la quale, definitivamente pronunciandosi sul ricorso, lo ha accolto, e per l’effetto, in integrale riforma della sentenza di primo grado,ha respinto l’originario ricorso;

Ritenuto

pertanto,doversi procedere all’aggiudicazione definitiva della Concessione servizi al turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna in favore della Coop.CRASC

DETERMINA

Prendere atto degli atti descritti in narrativa e per l’effetto:
1) Procedere all’aggiudicazione definitiva della concessione servizi al turista nei locali del Castelletto ed attigua area esterna in favore della Coop. CRASC con sede in XXXXXXXX alla Via XXXXXXXXXX XXIl

Resp. del Procedimento                                                                                                                                                              Il R.U.P.
f.to Tobia Massa                                                                                                                                                                 f.to Rag. Pini Umberto

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venerdì 25 febbraio 2011

40.000 Contatti nel Mese di Febbraio: Ecco i Numeri di Freebacoli

La Redazione ritiene opportuno pubblicare le statistiche relative alle visite uniche e alle pagine viste realizzate da Freebacoli nell’ultimo mese, durante il quale il blog ha registrato mediamente 679 visite uniche e 1295 pagine viste al giorno, per un totale, nel solo mese di febbraio, di 21.054 lettori e 40.134 contatti.

 

Tra gli articoli più letti troviamo:

Tra i video:

Grazie a quanti continuano a supportarci, alle continue e preziosissime mail, alle critiche, ai consigli, alle segnalazioni e ai commenti.
Grazie per il continuo e quotidiano contribuito per una corretta e dettagliata informazione delle problematiche del territorio.

Per unirti a noi scrivici a: freebacoli@live.it

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Poste Italiane, I Ritardi li Pagano i Cittadini: A Bacoli Centinaia di More su Bollette Enel e Telecom Italia

image Cara Freebacoli,

In via Lungolago, ma forse anche in altre zone del comune, c'è un notevole ritardo nella consegna della posta.

Da tempo le poste centrali hanno deciso che tutta la posta dei bacolesi deve essere depositata nella sede centrale di Pozzuoli, da dove ogni mattina deve essere prelevata per essere portata a Bacoli e distribuita ai cittadini.

Ma tantissimo materiale viene consegnato con molto ritardo.

In molti riferiscono che la causa è dovuta al fatto che non ci sono postini stabili ma trimestrali che, cambiati ogni volta, hanno difficoltà a conoscere la zona affidata.

Qualcuno mi riferisce che quando piove i postini non possono andare a prendere la posta a Pozzuoli perché dovrebbero andarci con il motorino.

Altri dicono che c'è proprio un problema di gestione e che vogliono abolire la sede postale di Bacoli, lasciando quelle di Baia e Cappella.

imageGià in passato ci sono stati questi problemi.

Addirittura qualche postino trimestrale buttava via la posta senza consegnarla.

Ma il servizio non è affatto migliorato nonostante le lamentele dei cittadini.

Lo stesso ho sollecitato le poste , i vigili ed il Comune.

Ma non si riesce a capire la reale disfunzione del servizio postale presente sul nostro territorio.

C'è di fatto che i bollettini Enel,Telecom ed anche i tributi comunali arrivano troppe volte in ritardo ed il cittadino deve pagare la mora.

Cerchiamo di evidenziare il problema, troviamo le cause e lavoriamo per una soluzione. Per questo e per tutto quello che non funziona.


Antonio Costigliola

giovedì 24 febbraio 2011

Discariche di Bacoli, Ripulite alcune Spiagge. Le Associazioni: “Si Vieti l’Uso di Polistirolo in Mare”

IMG_0368Prendiamo atto con viva soddisfazione dell’intervento di pulizia effettuato lo scorso sabato 19 febbraio sulla spiaggia del Poggio ad opera del X settore e, sicuri che non si tratti di un intervento sporadico, bensì inserito in un più ampio piano di pulizia delle spiagge pubbliche di Bacoli, vi chiediamo quale calendario sia stato da voi approntato a riguardo (come ad esempio fatto per le analisi dell’acqua potabile).

Abbiamo controllato stamani, mercoledì 23 febbraio 2011, anche la spiaggia di Marina Grande dove si nota un primo intervento nella parte iniziale, ma i cumuli di rifiuti, come da foto allegate, non sono stati ancora rimossi. Nulla al momento invece ancora è stato fatto sulla parte finale, sotto punta di Cento Camerelle, meglio nota col nome “Giù Bacoli”, ma ci auguriamo che la pulizia venga effettuata nei prossimi giorni  [per inciso da a Marina Grande va abolito lo scivolo provvisorio per i lavori, perché il primo tratto della spiaggia è divenuto parcheggio - foto 367- e va rimossa la barca sfasciata di cui a foto 363 ].

IMG_0367Ribadiamo inoltre le seguenti richieste:

- Che venga emessa ordinanza sindacale che VIETI l’uso a mare e sulle spiagge del polistirolo che, frantumandosi in piccolissimi granuli, rende impossibile le operazioni di pulizia, come dimostra la foto 371 scattata oggi sulla spiaggia del Poggio;

- Che vengano distinti con colori differenti, ciascuno per ogni concessione, i retini adoperati per le cozze, di cui se ne rinvengono a migliaia sulle nostre spiagge, in modo che sia facile identificare e sanzionare gli eventuali colpevoli di abbandono in mare. Si fa inoltre presente che, come richiesto dal consigliere di maggioranza Luigi Carannante nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 14/7/2010, (vedi deliberazione n. 18/2010) a tali aree, circa 900.000 metri d'acqua , che peraltro contribuiscono in maniera non indifferente all’inquinamento, deve essere applicata la Tarsu.

IMG_0365 - Provenendo tali rifiuti dal mare (e si può notare che purtroppo, malgrado il suddetto intervento sulla spiaggia del Poggio, come da foto odierne n. 369 e 370, l’arrivo di liquame e di rifiuti continua, la soluzione del problema va affrontata anche a livello Provinciale e Regionale.
Questo è il fulcro del problema: la spazzatura ed il liquame non devono essere sversati a mare e non devono arrivare sulle nostre spiagge.

Di seguito riportiamo un’intervista al “Corriere del Mezzogiorno” rilasciata dall’ex assessore regionale Walter Ganapini meno di un anno fa, in cui si ribadisce che a Pozzuoli ci sono ben 18 scarichi fognari che sversano direttamente, senza alcun preventivo trattamento, a mare.

Non ritenendo assolutamente che Ganapini possa aver fatto false affermazioni, bisogna che le autorità competenti, e quindi Comune di Pozzuoli, Comune di Bacoli, che ne subisce gli effetti, Provincia e Regione non ignorino il problema, ma che si attivino concretamente per la sua soluzione.

Attendiamo pertanto urgenti comunicazioni in tal senso da parte dell’amministrazione del Comune di Bacoli

Distinti saluti

Annamaria Varriale - Comitato per la Tutela della Salute Pubblica
Domenico Grande;  Alessandro Parisi - Comitato Poggio

 

Ganapini, ultimo allarme: «A Pozzuoli 18 fogne scaricano direttamente a mare»

CUMA— «A Pozzuoli ci sono 18 scarichi fognari che finiscono direttamente a mare. Lo certifica un rapporto della Asl Napoli 2. Uno scandalo da risolvere. I depuratori di Angri, Scafati, Nocera, nuovi, funzionano al 10%, perché non sono collegati alle fogne. Il depuratore di Ponticelli va potenziato. Allo stato, le acque nere di San Giovanni finiscono nel porto».

Walter Ganapini, assessore uscente all’Ambiente della Regione, indica alcuni dei nodi da affrontare, nei prossimi anni, per restituire alla Campania un mare davvero pulito. Lascia l’incarico dopo avere impostato la soluzione del bubbone dei 5 grandi depuratori affidati alla Hydrogest, che in base ad una convenzione del 2003 avrebbe dovuto effettuare la manutenzione, la rifunzionalizzazione e il potenziamento.

Il che, fino all’altro ieri, non è accaduto, complici i mancati pagamenti del Commissariato alle acque, l’ex proprietario degli impianti, alla società partecipata da Termomeccanica e da Giustino. Dopo mesi di confronti anche duri, finalmente qualcosa si muove. A Cuma sono iniziati i lavori per realizzare sette nuove vasche di ossidazione. Si prevede un nuovo sistema di insufflamento, di trasferimento dell’aria indispensabile ai batteri aerobici, deputati alla digestione dei liquami. «Queste vasche miglioreranno il trattamento dei reflui già da questa estate», garantisce Gaetano De Bari, direttore generale di Hydrogest. Dovrebbe migliorare la qualità delle acque del litorale flegreo, nonostante i troppi scarichi abusivi.

Ad Acerra, inoltre, sono state realizzate le pompe di sollevamento che portano i liquidi da trattare nell’impianto. Fino ad ora, mancando le pompe, la cittadina ha scaricato i reflui prodotti direttamente nei Regi Lagni. Lavori in corso anche nel depuratore di Foce Regi Lagni: sono state finalmente montate le 4 coclee indispensabili a portare le acque nere al giusto livello. Per la realizzazione degli interventi imposti dalla normativa europea Hydrogest e Regione prevedono 4 anni.

Fabrizio Geremicca
09 aprile 2010

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Arriva la Direzione Investigativa Antimafia: Presi Documenti dal Municipio di Bacoli e dal Centro Ittico Campano

image La Direzione Investigativa Antimafia bussa alle porte del Comune di Bacoli e prende possesso di documenti utili per portare avanti indagini di diversa natura: la DIA fa visita al municipio di via Lungolago ed alla sede centrale del Centro Ittico Campano. 

Sembrerebbe essere stata una due giorni particolarmente intensa quella che, nella prima fase della settimana in corso, ha caratterizzato la vita amministrativa della città flegrea la quale, in poche ore, ha dovuto accontentare le richieste avanzate dagli uomini della Procura, giunti da Napoli, circa l'acquisizione di documenti emessi dal Comune di Bacoli e dal Centro Ittico.

Una serie di incontri ravvicinati con il corpo d’interforze del capoluogo napoletano che ha lasciato più di qualche perplessità negli occhi di chi, posto d’impatto dinanzi allo sguardo dell’Antimafia, avrebbe mostrato segni d’inquietudine e reverenziale malessere.

D’altronde la DIA, così come riscontrabile dal sito del Ministero dell’Interno, “è un organismo investigativo, composto da personale specializzato, con il compito esclusivo di assicurare lo svolgimento, in forma coordinata, delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, nonché di effettuare indagini di polizia giudiziaria relative esclusivamente a delitti di associazione mafiosa o comunque ricollegabili all’associazione medesima. In particolare, le attività di investigazione preventiva sono finalizzate a definire le connotazioni strutturali, le articolazioni e i collegamenti interni ed internazionali, gli obiettivi e le modalità operative delle organizzazioni criminali.  imageTra gli obiettivi strategici perseguiti, assume particolare rilievo per la sua attualità quello del contrasto alla forza economico-finanziaria della criminalità organizzata, che viene sviluppato con più strumenti ed in diverse fasi.  In tal senso notevole rilevanza è attribuita all’aggressione agli ingenti patrimoni illecitamente accumulati, che, attraverso uno specifico percorso normativo, sono restituiti all’utilità collettiva, ed al contrasto della penetrazione nel tessuto economico ed imprenditoriale con effetti distorsivi della libera concorrenza: in quest’ultimo settore particolare attenzione è rivolta, d’intesa con le Prefetture – Uffici Territoriali del Governo, ad evitare l’infiltrazione negli investimenti pubblici”.

Da comprendere con esattezza resta però sia il motivo per cui tale organo si sia spinto sin verso il litorale bacolese, che la natura dei contenuti dei documenti acquisiti.

Al momento, secondo “voci di corridoio” ancora  da confermare, i temi scottanti sarebbero più di uno e riguarderebbero almeno quattro aspetti dell’attività governativa.

Per tale motivo, nell’elencare i punti sopra accennati, si affiancherà ad ognuno di esso un link attraverso cui sarà possibile visionare una parte di articoli attinenti, pubblicati in passato dalla Redazione  di Freebacoli, utili per addentrarsi, seppur in modo generale ed aspecifico, nella materia.

  • Tabelle dei canoni di fitto dei terreni del Centro Ittico Campano. Motivazioni reali dei prossimi abbassamenti delle tariffe. (Clicca Qui)
  • Ultimo bando di gara, espletato nell’estate 2010, relativo alla concessione del parcheggio di Villa Ferretti in Baia, bene, quest’ultimo, confiscato alla malavita organizzata. (Clicca Qui)
  • Assunzione vigili urbani attraverso concorso pubblico. (Clicca Qui)
  • Assunzione vigili urbani mediante “Mobilità”. (Clicca Qui)

Questione delicata, ed a dir poco scottante, su cui la Redazione continuerà ad essere vigile e, per la quale, sembrerebbe già essere pronta una richiesta ufficiale, indirizzata all’amministrazione, di delucidazioni pubbliche sull’argomento.

Chiarimenti da esternare in modo trasparente, anziché che con una risposta per iscritto, direttamente in Consiglio Comunale.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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mercoledì 23 febbraio 2011

Schiuma Party al Lago Miseno: Presentato l’Evento della Primavera – FOTO -

foto 031 Schiuma alta più di trenta centimetri e macchie dai diversi colori sparse lungo il perimetro del bacino lacustre: nuovo fenomeno d’inquinamento al lago Miseno.

Dopo i pesci morti (Clicca Qui), le alghe putrefatte (Clicca Qui), ed il catrame (Clicca Qui) gettato in acqua non più di qualche mese fa, tornano nuovamente alla ribalta spesse patine di schiuma giallastra ad interessare lo specchio acqueo posto nel cuore della città di Bacoli e da troppo tempo interessato da fenomeni d’inquinamento dilagante.

Eventi, dalla cadenza periodica, per cui si profilano scarsi interventi di manutenzione ordinaria e di bonifica.

Uno scenario sempre più sconcertante che lascia allibiti anche i numerosi cittadini che quotidianamente percorrono l’incompleta e fatiscente pista ciclabile posta intorno il “Maremorto”.

Residenti e non, consci delle gravi criticità vissute dall’ambiente lacustre che, tra le altre cose, si presenta con fondali saturi di materiali di varia natura e di rifiuti ingombranti di diverso genere.

foto 036 Una mole di spazzatura che si addensa, maggiormente, al centro del lago e che è spesso visibile anche dalle sponde.

Tra i cittadini allarmati vi è anche Filippo Illiano che, spesso, passeggia attorno al “Maremorto” individuando di giorno in giorno più di qualche criticità.

Difatti, così come si evince anche dalle numerose foto scattate e gentilmente inviateci, per esempio, proprio stamane, la superficie del lago flegreo è stata caratterizzata dall’ingente presenza di schiuma.

Sostanza, probabilmente formatasi per via di idrocarburi presenti in acqua, a cui si affiancava anche una grossa macchia nera poggiata sull’estremità del lago.

Mentre, soltanto poco più in là, continuava la pesca selvaggia (Clicca Qui) di chi, incontrollato, fa un po' quel che vuole.

Non meno inquietante era però lo stato in cui, praticamente da sempre, versa il tratto di pista ciclabile limitrofo ai capannoni delle Cinque Lenze e ad una serie di uffici comunali.

foto 032Uno spazio vissuto dalla cittadinanza oramai divenuto un vero e proprio immondezzaio non controllato da alcuna autorità presente in città.

A nulla sembrano essere serviti, in tal senso, le denunce fatte anche in consiglio comunale, alla presenza di carabinieri, assessori al ramo e vigili urbani.

Tratto di pista in cui, inoltre, continuano ad essere trafugati i pali della recinzione che divide lo spazio di calpestio al lago.

Così come presso la pista ciclabile del lago Fusaro continuano ad essere rubati i cavi elettrici utili per l’accensione dei faretti ivi presenti.

Oggetti acquistati soltanto pochi anni fa con fondi della comunità europea.

Anche in questo caso le denunce non hanno scosso chi, tra i banchi dei potentati di turno, è ancora una volta poco sensibile alla problematica.

“Io al massimo posso fare una segnalazione, rivolgiti ai carabinieri”, asseriva, in sede di consiglio, il vice-potestà della terra dai due laghi inquinati.

L’unica cosa certa è che, in questo stato di assoluto degrado, continuano a dilagare ruberie ed inquinamento.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Il Paese dei Burattini e del (Dis)Onore: Soppressa la Commissione “Mare e Laghi”

image La realtà si evolve.

Anche l’ambiente si trasforma in merce di scambio da sottrarre a chi, supportato dalla sconcertante evidenza dei fatti, segnala le problematiche con il sostegno di documenti protocollati e dichiarazioni ufficiali: soppressa la Commissione “Mare e Laghi” del Comune di Bacoli.

E’ arrivata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale d’inizio febbraio la decisione dell’amministrazione Schiano di sciogliere definitivamente la “commissione temporanea” dedita, secondo quanto previsto dall’apposito Regolamento municipale, ad assolvere “compiti e attribuzioni consultive, propositive o referenti connesse a questioni di carattere particolare o speciale”.

Detto organo, durante l’assise consiliare dell’ agosto 2010, fu costituito a seguito di una mozione da me presentata, e votata all’unanimità, con la quale richiesi “di provvedere all’istituzione di una commissione consiliare dedita all’analisi, ispezione e risoluzione delle numerose problematiche e criticità di carattere ambientale presenti sul territorio della città di Bacoli”.

Un’esigenza improcrastinabile, resasi necessaria anche a causa dell’inconcepibile assenza, tra le commissioni permanenti, di una specifica sull’ “Ambiente”.

In città, d’altronde, si fa a gara per far parte delle Commissioni Edilizie ma, sino allo scorso agosto, non si faceva quasi caso alle criticità ambientali.

Pertanto, giusto per chiarire il concetto, la commissione temporanea doveva rappresentare soltanto il viatico per la costituzione di una specifica Commissione Ambientale Permanente.

La mozione, come già specificato, fu votata all’unanimità e la stessa maggioranza, per volontà del sindaco Schiano, decise, a mia insaputa, di affidarmene la presidenza per via (cito il verbale della delibera) “dell’impegno manifestato per i problemi dell'ambiente”.

All’assise furono poi aggiunti altri quattro componenti: Esposito Giuseppe (Mpa); Luigi Carannante (Pdl); Maria Rodriguez (Fdl) e Carlo Giampaolo (Pd). Tre della maggioranza e due delle minoranze.

A fine agosto la commissione si riuniva per la prima volta e, dando seguito alle modalità con cui già in passato mi ero prodigato “per i problemi dell'ambiente”, cercavo da subito di garantire il principio cardine su cui dovrebbe fondarsi l’intera attività governativa: la trasparenza.

Proponevo ai membri di pubblicizzare le successive sedute della commissione facendo partecipare, come spettatori, anche i cittadini.

Ma i contrasti, come potrà assicurare anche il segretario dell’assise Pietro Carannante, erano da subito evidenti.

“Se viene il pubblico allora è ovvio che poi, più che alla concretezza, si debba badare anche a fare un po’ di teatro”, asseriva un consigliere. “La gente non farebbe altro che rallentare i lavori dell’organo consiliare”, affermava stizzito un altro.

E così, preso atto del parere negativo della commissione, decidevo comunque di attivare i procedimenti atti a pubblicizzare le sedute di assise. D’altronde, come sembra ovvio, l’opinione di consiglieri non può mai contrapporsi all’esplicita volontà del Regolamento delle Commissioni consiliari che, lo si sottolinea per chi fa ancora finta di non sapere, asserisce che le commissioni sono pubbliche. Chiunque può parteciparvi.

Mi premuravo perciò di sollecitare gli organi preposti, tra cui il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale, ad individuare una sala più grande dove riunirsi (tale da ospitare anche i cittadini), di pubblicare sul sito internet del Comune di Bacoli i verbali delle sedute, e di pubblicizzare, almeno online, le date delle riunioni.

imageTre proposte a cui seguivano, e nonostante tutto continuano a seguire, tre silenziosi divieti.

Dalla sala giunta, la commissione veniva spostata in una stanza ancor più piccola e, nonostante il regolamento parli chiaro, si continuava a chiudere gli occhi sul sacrosanto diritto dei cittadini a partecipare alle commissioni.

Nonostante ciò continuavo a proporre il mio “impegno per i problemi dell'ambiente”. Per questo mi avevano nominato.

Portavo all’attenzione dell’assise i risultati delle analisi popolari effettuate nell’estate 2009 dal prof. Benedetto De Vivo presso il litorale che da Cuma giunge sino a Miliscola ed in cui si evinse che i valori dei metalli/metalloidi superano i valori tabellari di Legge.

In tale senso De Vivo asserì che per “definire, in modo scientificamente corretto, l’origine antropica (depuratore) oppure naturale (sorgenti termali) delle “contaminazioni” metalliche riscontrate sarebbero state necessarie indagini ben più complete ed esaustive”.

Perciò, all’unanimità, la commissione decideva di spronare l’assessore all’Ambiente per individuare fondi (dai comunali agli europei) atti a realizzare ulteriori analisi conoscitive.

Risposte concrete e messe per iscritto? Nessuna.

Anzi, il metodo adottato dalla commissione cominciava sin da subito a non piacere all’esecutivo.

“Voi dovete risolvere i problemi e non sollevarne altri”, mi si diceva.

Peccato che le commissioni, sempre secondo regolamento, non hanno potere decisionale o deliberativo.

Ma, anche quando propongono, vengono ascoltate con estremo disinteresse.

Inutile, ad esempio, proporre di organizzare una giornata di pulizia delle sponde e dei fondali del lago Miseno, coinvolgendo le associazioni.

Risultato? tante promesse, nessun atto concreto. Forse ci sarebbe stata poca visibilità e non ne valeva la pena.

Come ovviamente erano pari a zero le risposte alle numerose sollecitazioni d’intervento circa lo stato di estremo degrado in cui versavano, ed ancora versano, i laghi Miseno e Fusaro.

Allora, con il supporto della scuola media Paolo di Tarso, del Coordinamento Civico Flegreo e di Legambiente Bacoli proponevo di organizzare “Puliamo il Mondo”. Ma il giorno prima dell’evento, patrocinato anche dal Comune di Bacoli, con cento ragazzi pronti a ripulire i giardini di villa Cerillo, il primo cittadino di Bacoli asseriva che non aveva a disposizione 300 euro per acquistare i kit utili per l’evento e per pagare l’assicurazione in caso di infortuni.

D’altronde, come si è scoperto dopo, in quel periodo le casse comunali servivano per sovvenzionare il buffet per la “Festa della Polizia” tenutasi al Fusaro: 2500 euro.

Altri 2500 ne assicurava, per la felicità dei propri cittadini, il Comune di Monte di Procida.

Dai laghi e dal mare si passava poi, dietro condivisa richiesta amministrativa, a discutere di rifiuti prevedendo due sopralluoghi (e due specifiche riunioni) presso l’ex Macello dei Fondi di Baia ed all’interno della Cooperativa Avino.

L’idea, avanzata dal consigliere Giampaolo e poi condivisa dall’intera commissione, era di prevedere la costituzione di un’isola ecologica all’interno del capannone Avino, abrogando l’opportunità di allestirla in un’area vincolata.

Ma la maggioranza consiliare, nonostante per la componente di centrodestra della commissione era inammissibile prevedere un’isola ecologica nel cuore dei Fondi di Baia, non accettava consigli e attendeva il parere della Soprintendenza per cominciare i lavori all’ex Macello. In più, al secondo sopralluogo, si scopriva che la Cooperativa Avino era stata trasformata in una vera e propria discarica satura di rifiuti speciali, percolato e manchevole di ogni servizio utile per la tutela della salute dei lavoratori. Una realtà terrificante che indusse i consiglieri della commissione “Mare e Laghi” a richiedere l’immediata pulizia dello stabile. Ma dopo 15 giorni, lo stato di cose era addirittura peggiorato.

Conclusioni? La Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etno - antropologici di Napoli e Provincia bacchettava l’amministrazione bacolese e bocciava il progetto dell’isola ecologica ai Fondi di Baia. In più in una successiva seduta di Consiglio Comunale, il Pdl, attraverso le parole di Antonio Carannante (detto Caraone), proponeva di “dare mandato al sindaco di acquistare la struttura Avino e di prevedere al suo interno la creazione di un’isola ecologica”.

Idea originale ed innovativa.

E la Cooperativa Avino? veniva marginalmente ripulita il giorno prima di detto Consiglio Comunale ed un responsabile Asl, entrato nella struttura e chiudendo ben tre occhi su due disponibili, asseriva che “andava tutto bene”.

imageMa vi starete chiedendo: Come sarà stato possibile far collimare il pensiero unanime della commissione (e quindi anche dei tre membri della maggioranza) con quanto poi fatto dall’amministrazione? Semplicissimo. I verbali dei due sopralluoghi sopracitati, non sono mai stati approvati. Mai. Perché? Ancor più semplice. I tre consiglieri di maggioranza (Mpa, Pdl e Fdl) hanno disertato le sedute di commissione (ben due consecutive) in cui si prevedeva di approvare i verbali, non permettendo al presidente della stessa (in questo caso io) di aprire la seduta.

Scorrettezza Istituzionale? No, semplicemente sudditanza politica totale a colui per cui si alza la mano in Consiglio.

Ovviamente tali atteggiamenti irrispettosi (e sia chiaro non verso di me, ma verso 55 lavoratori della Flegrea Lavoro e nei confronti della città di Bacoli) venivano segnalati, più volte e sempre per iscritto, al Sindaco ed al Presidente del Consiglio.

Risposte? Nessuna.

Provvedimenti presi? Zero assoluto.

D’altronde sarebbe alquanto difficile redarguire chi è stato prima indotto a disertare le riunioni di commissione. “Rispetto e (dis)Onore” potremmo dire parafrasando illustri autoritarismi passati.

Poi però, dopo il caso Avino, scoppiava quello dell’inquinamento del lago Fusaro, causato dal versamento di acque nere, provenienti dalla rete fognaria di Bacoli, all’interno del bacino lacustre flegreo. I video dello scempio arrivavano su youtube e le denunce sul tavolo del potestà.

Per tal motivo era lo stesso sindaco a riconvocare la commissione “Mare e Laghi” e lì, magicamente, i consiglieri un tempo assenti tornavano in riunione pronti a dare “un contributo”. Tipo, tra gli altri, quello di alzare la mano.

Alla riunione c’era anche Michele Balsamo, coordinatore degli Uffici Tecnici; l’assessore all’Ambiente e tanti altri ancora. Tutto lo squadrone.

Motivo? Attaccare il dissidente perché si era prodigato, presumibilmente troppo, “per i problemi dell'ambiente”, utilizzando metodi “poco istituzionali”.

Ma l’obiettivo primario adesso restava uno ed unico: sciogliere la commissione.

Arrivava così il Consiglio del 4.2.2011 e la maggioranza, terminato il tempo di vita della “Mare e Laghi”, proponeva di sopprimerla.

Adele Schiavo (Pd), allora chiedeva di prorogarla fin quando non se ne fosse creata una permanente (così come votato nell’agosto del 2010). Il centrodestra rifiuta.

Enzo Marotta (Udc), chiedeva di leggere i verbali della commissione. Io d’altro canto e per l’ennesima volta nel corso di un Consiglio Comunale, ricordavo che l’atteggiamento poco istituzionale della maggioranza non aveva permesso di approvarli. Il centrodestra e l’esecutivo tacciono.

Alcuni consiglieri invece, direttamente interessati da tali asserzioni, non conoscendo l’arte della parola, immaginavano di alzare ripetutamente le mani (non potevano farlo concretamente perché nessuno li aveva “attivati”).

Scenario deprimente? Beh, portando avanti un ragionamento d’ampio respiro che coinvolge lo scenario planetario, ricordo che per Aristotele i servi erano degli “istrumenta vocalia” (strumenti che parlano). Oggi, purtroppo, hanno perso la “sonorità”.

Passano pochi minuti e Simone Scotto di Carlo, capogruppo del Pdl Bacoli, decideva di rispondere: “Informo Josi della Ragione che i consiglieri di maggioranza hanno volontariamente disertato le commissioni perché proprio il presidente si ostinava a parlare di temi che attenevano i rifiuti. I temi da trattare erano solo mare e laghi. I rifiuti non c’entrano”.

Peccato però che, ad esempio, proprio le ultime indagini giudiziarie (quelle del percolato nei depuratori) dicano ben altro.

Ah si ho capito. Vi chiedete forse del perché tali consiglieri non abbiano palesato queste difficoltà quattro mesi prima. Non riuscite a comprendere il motivo per cui si attendano quattro mesi per manifestare un malumore e, soprattutto, perché ad esternarlo debba essere una terza persona.

  Semplicissimo. Perché le idiozie è bene farle dire ad altri. Così c’è sempre l’attenuante del “ma io non sapevo”.

Scotto di Carlo, almeno così pare, dimenticava dei particolari.

imageA proporre alla Commissione “Mare e Laghi” di discutere del tema “rifiuti” era stato Renzo Geronazzo (presidente della Flegrea Lavoro nominato dal Pdl). Un’idea interessante che, una volta portata in assise, veniva accettata con giubilo anche da quegli stessi consiglieri che ora, per vie terze, si lamentavano. La proposta, ed è a verbale, veniva approvata all’unanimità. Pensate che alcuni consiglieri, anche col placet del primo cittadino, proponevano addirittura progetti per sensibilizzare la cittadinanza sulla raccolta differenziata.

Perciò si abbia perlomeno la dignità di essere chiari.

Non è che non si doveva parlare di “rifiuti”. Forse non si doveva aprire gli occhi sulla Cooperativa Avino e sul disastro igienico-sanitario ivi presente. Forse bisognava non ricordare ai lavoratori che è a rischio la loro stessa salute.

E ciò, palesemente, è cosa ben diversa.

Ma la storia non ha ancora conosciuto il proprio finale. Difatti la maggioranza, messa alle strette dalle criticità ambientali che esistono sul territorio, votava poi una mozione con cui si proponeva di creare una nuova commissione Ambiente, questa volta permanente, con nuovi membri (carichi di senso istituzionale).

Ma tutto ciò, prima di essere realizzata, deve passare prima per la I Commissione consiliare.

Si deve cambiare ed integrare il Regolamento.

“Che ci vuole! – tuonavano dalla maggioranza – bastano due secondi per integrare o approvare regolamenti. Basta la volontà di farlo”.

Verissimo.

Difatti il regolamento per la pubblicazione delle riprese video del Consiglio Comunale e quello per la regolarizzazione (secondo principi proporzionali previsti dal Tuel) della composizione delle Commissioni, sono fermi nella stessa I Commissione da più di sei mesi.

Ma d’altronde di che ci lamentiamo. Le mini-assise consiliari, carissimi cittadini, sono praticamente ancora “non pubbliche”.

Ultimo quesito: La nuova commissione Ambiente potrà parlare anche dei “rifiuti”?

Dipende. Bisognerà comprendere se qualcuno, in questo mondo di burattini a comando, avrà voglia di parlare finalmente di se stesso.


Josi Gerardo Della Ragione
Consigliere Comunale

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martedì 22 febbraio 2011

SCONTRO “MARIUOLO” - La Politica Secondo le Istituzioni di Bacoli: “E’ giusto per i Giovani Avere Velleità di Fare Carriera”

image Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di venerdì 4 febbraio 2011, il Sindaco si è sentito in dovere, dall’alto della sua età e del suo ruolo istituzionale, di fare la paternale al giovane Consigliere Josi Gerardo Della Ragione per una frase da lui pronunciata nel corso di un convegno.

Come faceva presente il giovane Consigliere, le sue parole erano, sono e saranno sempre dirette a stigmatizzare i comportamenti politici di chi, pur avendo il compito istituzionale di tutelare la salute pubblica dei cittadini, l’ambiente ed il decoro del Paese, non lo fa. Non sono parole mai indirizzate alle persone in quanto tali.

Ma quello che è più paradossale è il confronto tra le parole usate dal Sindaco nei confronti di Josi Della Ragione e di quanto invece non detto al “non più giovane consigliere” di maggioranza, Geppino Laringe.

Come ben noto, il Consigliere Laringe aveva infatti apostrofato i suoi stessi compagni di partito con la parola “mariuoli”, e con altri epiteti esornativi, non nel corso di un convegno, bensì in una seduta pubblica ed ufficiale del Consiglio Comunale, per l’esattezza quella del 9 agosto 2011, a proposito dell’eventuale diminuzione delle tariffe agli affittuari del Centro Ittico Campano (diminuzione che poi, come anche riportato dalla stampa, è in corso).

Strano che lo stesso Sindaco che dichiara, accusando il “Consigliere giovane” Josi Della Ragione, che nella sua funzione istituzionale sente la necessità di difendere il Consiglio Comunale a 360 gradi, non pronunci poi una parola, neanche di semplice commento nei confronti di chi, nel recente passato li ha chiamati “Mariuoli” .

Evidentemente essere definiti “mariuoli”, non è grave!

Eppure la parola “Mariuolo” non è una parola che possa dare adito ad alcuna diversa interpretazione, ad alcun equivoco, non ci può essere alcun fraintendimento o circostanza politica che ne attenui la portata, che possa cambiare minimamente il suo significato. “Il mariuolo è mariuolo, solamente”, diceva il grande Eduardo in Napoli Milionaria.

imageQueste parole erano state pronunciate dal “Consigliere Anziano”, quello che in assenza del Presidente del Consiglio Comunale ne prende il posto, come garante di imparzialità, colui che , dall’alto della sue età e della sua saggezza dovrebbe dare l’esempio a tutti.

Parole che però non appaiono nel verbale della deliberazione n. 35 del 9/8/2010, verbale che peraltro, proprio a causa di queste discordanze, dopo oltre sei mesi non è ancora stato approvato ma che, malgrado ciò, continua ed essere pubblicato sul sito del Comune di Bacoli.

Abbiamo perciò molte difficoltà, malgrado tutta la nostra buona volontà, a vedere le frasi pronunciate dal Sindaco come una difesa a 360 gradi del Consiglio Comunale.

Se si difende a 360 gradi si difende da tutto e da tutti, non si fa la selezione a proprio piacimento.

Le sue parole ci appaiono perciò, piuttosto che una difesa a 360 gradi, come una difesa ad angolo molto più acuto, molto più stretto , quasi, e forse lo è, una difesa molto mirata. Una difesa che diventa quasi accusa ed intimidazione nei confronti di chi non la pensa come te e di chi ha il coraggio di non chiudere gli occhi e turarsi le orecchie.

Ma il “ Consigliere Giovane” Josi Della Ragione, a differenza del “Consigliere Anziano”Geppino Laringe, aveva il coraggio delle sue azioni e delle sue parole e cercava di far comprendere come i giovani di questa città possano sentirsi, purtroppo a ragione, depredati del loro futuro, senza speranza, perché la classe politica di questo paese è riuscita nell’ardua impresa di dissipare un patrimonio archeologico e naturale di immenso valore, e questo fallimento totale è colpa di chi ha già amministrato questa città”. “Sono sempre di più coloro che vanno via e coloro che restano sono dei piccoli eroi perché decidono di mettersi in gioco per risolvere le problematiche che ha creato una classe dirigente incapace ed inefficiente “.

Ci auguriamo che tutti i consiglieri più anziani, Sindaco incluso, comprendano bene il senso di queste parole del “Consigliere Giovane Josi” ed agiscano per il bene dei nostri giovani, che sono la nostra speranza ed il nostro futuro.

E ribatteva alle parole del Sindaco : “siamo stati tutti giovani, più o meno giovani, abbiamo velleità di crescere, di proporci, velleità di fare anche carriera”, che questo modo di vedere appartiene ad una politica vecchia [ed è proprio i caso di dire, con il Metastasio:”Perché l'altrui misura ciascun dal proprio core”].

image E il giovane Josi continuava: Noi siamo al servizio della città di Bacoli, le istituzioni sono al servizio dei cittadini, non per fare carriera. Il servizio che i cittadini mi hanno chiesto è di rappresentare chi mi ha votato per un certo programma. Ora queste idee sono minoranza . Ogni qualvolta queste idee vengono calpestate dalla maggioranza, che non riesce a metterle in pratica, io lo denuncerò sempre, con tutti i mezzi che avrò a disposizione”.

Quale è l’insegnamento che il “Consigliere Giovane” Josi Della Ragione dovrebbe trarre, dal pistolotto del Sindaco e dalle parole e dal comportamento del “Consigliere Anziano” ?

Quello che, come fatto dal “Consigliere Anziano” si può dire tutto ed accusare tutti con parole umilianti ed inequivocabili? Tanto basta che poi, con camaleontica disinvoltura, si cambi idea e si dia, a chi si è pesantemente offeso, il proprio voto. Questi, in cambio, farà finta di niente e dimenticherà persino di difendere l’Istituzione Consiglio Comunale.

Un voto ed un’abiura riescono a cancellare tutto!

Ma si sa, parafrasando la famosa frase di Vespasiano: “Suffragium non olet”, il voto non puzza.

Mi auguro che il Consigliere Giovane Josi Della Ragione non impari mai questa lezione.

Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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