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Freebacoli

Freebacoli: novembre 2010

martedì 30 novembre 2010

Bacoli, Irregolarità Bando di Assunzione per i Vigili Urbani: L’Amministrazione Risponde alle Perplessità

image Si pubblica di seguito la Risposta Dell’Amministrazione Comunale di Bacoli alle richieste avanzate dal consigliere Schiavo Adele la quale, a conclusione dell'ultima seduta del consiglio comunale del 27/10/2010, ha letto un comunicato, redatto dai consiglieri del PD, in riferimento alla procedura selettiva indetta per l'assunzione di quattro agenti di PM con contratto a tempo indeterminato al 50% per anni 3.
La nota, protocollata dall’Ufficio Gabinetto del Sindaco in data 17.11.2010, è stata inviata anche al Prefetto di Napoli, alla Provincia di Napoli, alla Procura della Repubblica.

Per Convenienza e per una maggiore comprensione della materia in oggetto riporteremo in ROSSO i rilievi letti in Consiglio Comunale dal consigliere Adele Schiavo, ed in BLU le risposte dell’Amministrazione Comunale

Oggetto: Procedura concorsuale per l'assunzione di n.4 Agenti di Polizia Municipale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato part-time orizzontale al 50% per la durata minima di tre anni presso il Corpo di Polizia Municipale (Cat.e posizione economica C1), preceduta da Avviso di mobilità e disponibilità. Con esposto prot. gen. 26502 del 27/10/2010 i Consiglieri Comunali del Partito Democratico di Bacoli, con riferimento alla procedura di cui all'oggetto chiedono "l'immediata verifica delle clausole del regolamento Comunale di Bacoli per gli Uffici e i Servizi, per la Procedura di Mobilità da altri Enti e Concorsuale per le nuove Assunzioni ( e degli altri Regolamenti esistenti e/o da redigere), affinché siano ispirate e, quindi, integrate per assicurare l'osservanza e il rispetto delle vigenti disposizioni di legge che regolano la materia di accesso al Pubblico Impiego, con la
conseguente sospensione del procedimento assunzionale in atto per le necessarie modifiche e integrazioni".


A tal proposito, nello spirito di collaborazione interistituzionale si ritiene opportuno fornire precisazioni e chiarimenti a quanto rappresentato dai sopracitati Consiglieri Comunali e precisamente:

1 – POSTI A CONCORSO: 4 al 50% - La Programmazione Triennale del Fabbisogno , approvata con Delibera di G.C. n. 153 del 14.10.2010, e confluita nella Delibera di G.C. n. 155 del 14.10.2010, prevede n. 12 Agenti. Le norme per il contenimento delle Spese dell’ Ente imporrebbero l’ esperimento di un’ unica procedura concorsuale, con la formazione di un’ unica graduatoria cui attingere nel corso del triennio di validità del fabbisogno ( Unico Concorso, preceduto da un’ unica Procedura di Disponibilità e un unico Avviso di Mobilità - Economicità, efficienza e celerità dei Concorsi Pubblici ). Ciò sembrerebbe confermato anche negli indirizzi e direttive di cui al punto b) della citata Delibera G.C. n. 155.

1) con riferimento a quanto sostenuto al punto sub 1 dell'esposto, (POSTI A CONCORSO: 4 AL 50% - La Programmazione Triennale del Fabbisogno), preliminarmente si precisa che non è prescritta da nessuna parte nella vigente normativa l'esperimento di un'unica procedura concorsuale.
Tanto è vero che detto rilievo nasce da una fantasiosa interpretazione degli Esponenti, che gli Stessi utilizzano, al riguardo il modo condizionale (imporrebbero). Infatti, le norme per il contenimento della spesa degli Enti Locali hanno ben altri obiettivi ed oggetti. (misure correttive sulla finanza regionale e locale; blocco della contrattazione; previdenza; tributi e sostegno allo sviluppo). Inoltre, nel caso di specie, non è proprio possibile l'esperimento di un'unica procedura concorsuale, trattandosi di procedimento complesso, che consta di varie fasi autonome ma collegate tra loro e, poi perché la procedura è riferita solo all'anno 2010 (trattasi di un programma stralcio!). A tale riguardo proprio le richiamate, ma mal digerite norme per il contenimento delle spese, impongono che per gli anni successivi al 2010, si verifichino, caso per caso, i presupposti e le condizioni previste dalla normativa vigente in materia di esercizio delle facoltà assunzionali dell'Ente Locale, sempre ovviamente nel rispetto delle graduatorie approvate. Sotto tale profilo, l'interesse pubblico prevalente non è tanto quello di poter attingere o meno da una graduatoria con validità triennale, quanto piuttosto non esporre l'Ente a rischi erariali in costanza di mancanza di presupposti per l'indizione dei concorsi e per le conseguenti assunzioni. La procedura unica invocata avrebbe proprio questo dannoso effetto e, costringerebbe l'Ente ad annullare in autotutela gli atti posti in essere.

2 – INCONGRUENZA TRA CIFRE RIPORTATE NEL BILANCIO PLURIENNALE ( Delibera di G.C. n. 91 del 02.07.2010 – Triennio 2010-2012 ) e RELAZIONE SUL FABBISOGNO TRIENNALE DEL PERSONALE. Il Comune presenta un trend crescente nella Spesa del Personale di circa il 3% annuo.

2) Con riferimento alla eccezione al punto sub 2, (INCONGRUENZA TRA CIFRE RIPORTATE NEL BILANCIO PLURIENNALE e RELAZIONE SUL FABBISOGNO TRIENNALE DEL PERSONALE) è doveroso precisare che il quarto comma dell'art.171 del D.Lgs.267/2000 stabilisce che gli stanziamenti del bilancio pluriennale costituiscono limite agli impegni di spesa e sono aggiornati annualmente in sede di approvazione del bilancio di previsione; pertanto le annualità successive al 2010 costituiscono proiezioni, ma sono di fatto validamente determinate con l'approvazione del bilancio dell'anno di
riferimento anche perché la dinamicità della gestione determina variazioni difficilmente
prevedibili nel triennio.

3 – PROCEDURA DI DISPONIBILITA’: VERIFICA DELLA RITUALITA’. Accertamento del rispetto della Forma e dei Tempi sanciti dagli art. 34 e 34 bis del D.Lgs. 165/2001. Decorso il tempo oppure, se anteriore, ricevuta notizia dagli Enti preposti circa la disponibilità ( comunicazione prot. n… del… - vedi Bando Comune di Teano - CE ), è possibile indire l’ Avviso di Mobilità e il relativo Bando. Altrimenti scatta il comma 5..”Le assunzioni in violazione sono NULLE di DIRITTO”.

3) Con riferimento all'eccezione al punto sub 3, (PROCEDURA DI DISPONIBILITA': VERIFICA DELLA RITUALlTA'), è di palmare evidenza come gli adempimenti siano stati portati avanti con quel carattere di obbligatoria contestualità che la normativa prevede. Infatti, con nota prot. gen. n.25288 del 14/10/2010 si è provveduto alla rituale comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica - Ufficio Personale Pubbliche Amministrazioni - Servizio Mobilità, alla Regione e alla Provincia, così come prescrive la normativa al riguardo. La Commissione esaminatrice, naturalmente, così come prescrive la normativa e i termini previsti dalla procedura, provvederà, in via preliminare, all'esame delle domande di mobilità e disponibilità e, solo successivamente, si procederà al concorso pubblico, come, d'altra parte, espressamente previsto nel bando.

4 – TEMPISTICA. Dopo aver esperito il Bando di Mobilità, al fine di coprire i posti rimasti non coperti, si indice il Bando di Concorso con un congruo lasso di tempo per l’ espletamento delle prove. Qui, invece, è stata adottata una procedura non rituale per cui potrebbe verificarsi che i posti per la mobilità siano già coperti con personale in disponibilità oppure, ancora più facilmente verificabile, che i posti a concorso pubblico siano ormai esauriti dalla mobilità. La vicinanza delle scadenze ( 3 e 15 Novembre ) espone chi paga la tassa di ( 5 euro ) al concreto e non valutabile rischio di non averne rimborso non potendo neppure partecipare al Concorso. Anomalo è anche che a due giorni dalla pubblicazione non esisteva ancora Modello di Domanda per il Concorso.

4) Con riferimento all'eccezione al punto sub 4 (TEMPISTICA), è altrettanto evidente che l'eventuale non espletamento del concorso pubblico postula la necessità di disporre un rimborso della tassa di partecipazione al concorso stesso. Inoltre, l'anomalia riscontrata sulla mancata pubblicazione sul sito web del modello di domanda di concorso è stata solo apparente e riconducibile a meri problemi tecnici. In ogni caso, il modello di domanda è stato pubblicato il giorno 20 ottobre 2010, ossia un giorno dopo la pubblicazione del bando sulla G.U. A tale proposito, rilevanza giuridica assumono la Gazzetta Ufficiale e l'Albo Pretorio del Comune.

5 – PROFILO. Dall’ estratto in G.U. n. 83 del 19.10.2010 ( stessa data della Determinazione di approvazione del Bando di Concorso ) si legge che la Categoria e il Profilo da ricoprire è la C1. I vincoli di spesa e di bilancio risultano chiaramente non rispettati qualora si consenta l’ accesso a profili superiori. Banalmente, nell’ Avviso di Mobilità, si aggirano i vincoli prevedendo l’ inquadramento giuridico di base e lasciando il trattamento economico dell’ anzianità in godimento presso l’ amm.ne di provenienza. In nessun caso l’ inquadramento giuridico ed economico del personale dalla Mobilità dovrebbe dare luogo ad una posizione più elevata rispetto a quella da ricoprire. La spesa, per l’ Ente di arrivo, ne risulterebbe aggravata.

5) Con riferimento a quanto sostenuto al punto sub 5, (PROFILO), forse gli Esponenti non conoscono l'aureo principio giuridico del "divieto di reformatio in pejus", che è previsto nel nostro ordinamento giuslavoristico e che rappresenta norma ordinamentale inderogabile per qualsiasi amministrazione e ciò anche nel caso di mobilità volontaria.

6 – MOBILITA’. L’ Ente che rilascia l’ autorizzazione al trasferimento dovrebbe aver compilato un elenco di personale in Mobilità ( perché in Esubero dalla Pianta Organica ). Tale personale non dovrebbe essere stato assunto da concorso pubblico recente ( perché sarebbe stato assunto in violazione dei limiti di fabbisogno ) e la sua mobilità non dovrebbe dare luogo a nuove assunzioni nell’ Ente di appartenenza. Cioè, “Essere in regola con quanto previsto dalla normativa in materia di mobilità esterna. A tal proposito, sarà cura delle Amministrazioni di provenienza accertare ed attestare la sussistenza dei requisiti soggettivi previsti per la mobilità volontaria”, deve significare che il Comune di appartenenza pubblicamente formalizzi un' eccedenza di personale, che tale eccedenza non sia derivante da assunzioni effettuate nel corso degli ultimi anni ( 5 anni ) e non abbia in corso di svolgimento o in programma procedure concorsuali per assunzione di personale di categoria/profilo professionale uguale a quello dichiarato in esubero. Inoltre, il Comune ricevente deve esigere che il personale mobilitato debba avere un corredo documentale aggiornato ( come per Durc, Visura Camerale o Casellario Giudiziario anche il Nulla Osta deve essere non antecedente a mesi tre ) e un curriculum disciplinare in linea con il livello di moralità voluto per il proprio personale. Sarà dovere dell’ Amministrazione ricevente verificarne preventivamente i requisiti di legge.

6) Con riferimento a quanto sostenuto al punto sub 6 (MOBILITA'), risulta chiaro che gli Esponenti confondono (e ciò sicuramente in buona fede, in considerazione della complessità della normativa che non finisce mai di essere novellata) il passaggio diretto di personale tra Amministrazioni diverse, disciplinato dagli artt. 30, 31 e 32 del D.Lgs.165/2001 e s.m.i., con le eccedenze di personale e la connessa mobilità collettiva, prevista e regolamentata dall'art.33 e ss. del citato Testo Unico.

7 – REQUISITI CANDIDATI. I requisiti del personale dalla Mobilità DEVONO essere gli stessi di quelli chiesti per ricoprire gli eventuali posti messi a concorso pubblico. E’ evidente la disparità di trattamento nel possesso della Patente ( B per la Mobilità e B e A per il Concorso ) e nei requisiti fisici ( “visus”, senso cromatico e luminoso, udito ). Questo aspetto è da riscontrare anche nella preventiva comunicazione ai sensi del citato art. 34 bis.

Da tale confusione deriva l'obiezione avanzata, la cui soluzione è, ovviamente, nelle stesse disposizioni summenzionate.
7) Con riferimento a quanto rappresentato al punto sub 7 (REQUISITI CANDIDATI) è evidente che la disparità di trattamento lamentata in relazione al possesso delle patenti B e A, non si configura minimamente in quanto, nell'avviso di mobilità volontaria, il Comune, nell'esercizio della discrezionalità amministrativa riconosciuta alla Pubblica Amministrazione si rivolge a Soggetti che già sono Agenti di Polizia Municipale, mentre per il concorso pubblico si verte in una vera e propria selezione per l'avviamento al profilo professionale di Agente di P.M. e quindi ciò giustifica la richiesta anche della patente A, abilitante alla guida dei motocicli, in considerazione delle modificazioni che il codice della strada ha registrato sull'argomento, a decorrere dall'anno 1988, anche per effetto delle normative comunitarie.

8 – CONCORSO PUBBLICO. Nell’ eventuale concorso pubblico la Legge ( L. 244/2007, art. 3 co 90 e DL 78/2009 conv. L. 102/2009 ) impone che, con apposito punteggio aggiuntivo, si valorizzi l’ esperienza professionale acquisita dal personale che ha prestato servizio con contratto a tempo determinato, nella stessa categoria dei posti a concorso presso lo stesso Ente.

8) Con riferimento a quanto eccepito al punto sub 8 (CONCORSO PUBBLICO), è appena il caso di far rilevare che la procedura concorsuale pubblica è per titoli ed esami e che all'art.8 del bando è prevista la valutazione del servizio prestato nella Pubblica Amministrazione, con un punteggio massimo di ben 4 punti. In ogni caso, la previsione di tale clausola nei bandi rappresenta una mera facoltà per le Amministrazioni e non certo un obbligo cogente, stante la natura altamente discrezionale dei bandi di concorso, che - come la dottrina giuridica insegna - rappresentano uno degli aspetti più pregnanti della potestà organizzatoria riconosciuta agli enti locali, ovviamente, nel rispetto dei principi generali, della legge e dei regolamenti. Infatti, il richiamato comma 90 dell'art.3 della Legge Finanziaria 2008 (legge 244/2007), alle lettere a e b utilizza il verbo "possono",
come pure l'art.17 comma 11 della legge di conversione n.102/2009.

9 – RIFERIMENTI NORMATIVI. C’è la Programmazione Triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2010-2012 ( complessivi 12 agenti ) ma manca l’ Elenco Annuale delle Assunzioni per l’anno 2010, ( da approvare con Deliberazione di Giunta Comunale ) e, soprattutto l’indicazione della vigente Dotazione Organica dell’ Ente. Ciò anche in considerazione dei Trattenimenti in servizio già stabiliti dall’ Ente. Si ricorda che la Legge 112/2010, all’ art. 9, Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, al comma 31 prevede “Al fine di agevolare il processo di riduzione degli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni, (… ) i trattenimenti in servizio previsti dalle predette disposizioni possono essere disposti esclusivamente nell'ambito delle facoltà assunzionali consentite dalla legislazione vigente in base alle cessazioni del personale e con il rispetto delle relative procedure autorizzatorie. Sono fatti salvi i trattenimenti in servizio aventi decorrenza anteriore al 1° gennaio 2011, disposti prima dell'entrata in vigore del presente decreto. I trattenimenti in servizio aventi decorrenza successiva al 1° gennaio 2011, disposti prima dell'entrata in vigore del presente decreto, sono privi di effetti”. Evidente è la ripercussione sul numero dei posti da bandire o sulla possibilità di bandire.

9) Con riferimento a quanto sostenuto al punto sub 9 (RIFERIMENTI NORMATIVI), si tiene a ribadire semplicemente che quanto disposto per il Comando di P. M. rappresenta, dal punto di vista giuridico e dal punto di vista organizzativo una programmazione stralcio, che è stata posta in essere in assoluta conformità anche alla normativa prevista per le cessazioni del personale ed in considerazione di prioritarie esigenze dell'A.C. in tema di sicurezza, viabilità e traffico.

Manca il riferimento al D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693, Regolamento recante modificazioni al regolamento sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e sulle modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nel pubblico impiego, approvato con D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 ( per i requisiti generali, lo svolgimento delle prove con l’eventuale preselezione, la nomina e gli adempimenti della Commissione, le categorie riservatarie, ecc ), con il conseguente Regolamento delle procedure concorsuali del Comune di Bacoli ( da approvare con Deliberazione di Giunta Comunale ). Senza Regolamento non c’è selettività, trasparenza e imparzialità delle selezioni. Ciò avrebbe consentito di evitare le evidenti disparità di trattamento nella Valutazione dei candidati ( Titoli e due Esami per il Bando, Titoli, Esami e Posizione Economica nella Mobilità ) e, ancor di più, l’ assoluta impossibilità di determinare la Valutazione dei Titoli di Servizio.

Da ultimo, è doveroso precisare che, allo stato, l'Ente ha approvato un regolamento per le procedure di mobilità volontaria (delibera di G.M. n.154 del 14/10/2010), mentre per quanto riguarda i concorsi pubblici, nulla vi è di più trasparente che far riferimento alla normativa generale in materia, completamente trasfusa nei bandi che, come è noto, rappresentano la "lex specialis" della procedura.
Tutto ciò premesso e considerato, non si configurano, nella maniera più assoluta i presupposti previsti dal diritto amministrativo per una sospensione del procedimento, che, se adottata dall'Ente, realmente potrebbe ingenerare "dispendiose vertenze". La richiesta, pertanto, oltre che infondata, risulta essere temeraria in quanto sicura fonte di danno per l'Ente. A tal proposito, è solo il caso di ricordare che, in analogia a quanto avviene nel processo amministrativo, ogni provvedimento di sospensiva deve basarsi su due presupposti ineludibili:
a) "fumus boni iuris";
b) "periculum in mora".
Ciò posto, ci si chiede dove si configurerebbe il danno grave e irreparabile e a danno di chi; così come risulta "per tabulas" che la richiesta di sospensione non è assistita da vere e proprie ragioni giuridiche, semmai da motivazioni di altra natura, che l'Amministrazione Comunale si propone di approfondire, al fine di notiziare eventualmente le Istituzioni in indirizzo. In tali sensi i chiarimenti e le controdeduzioni all'esposto di cui in premessa.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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lunedì 29 novembre 2010

Freebacoli sul Tg del “Primo Kanale”: Intervista de “Il Paese” su “Crisi Rifiuti” e “Degrado Spiagge” - VIDEO

La Redazione di Freebacoli pubblica di seguito l’intervista realizzata a Josi Gerardo Della Ragione, effettuata dal progetto giornalistico-televisivo strutturato dal quotidiano “Il Paese” e diffuso attraverso la rete “Primo Kanale” (Canale 113 del Digitale Terrestre) in cui, durante il Tg delle ore 12:00 di oggi, 30.11.2010.

Nel corso del dibattito circa le problematiche ambientali il conduttore del Tg ha chiesto al rappresentante della Redazione delle delucidazioni circa la “crisi-rifiuti” e la mancata pulizia degli arenili, vissuta dall’intera cittadinanza di Bacoli.


Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Manzo Porta la Sibilla alla Vittoria: Scoppia il “Caso-Mendil” – VIDEO, CLASSIFICA, RISULTATI

image La Sibilla passa ad ora di pranzo, il Monterotondo risponde nel pomeriggio: il team bacolese batte di misura un modesto Castidas e mantiene ben salda la seconda posizione in classifica.

La sfida contro i sardi passerà alla storia, più che per la doppietta di Manzo o per la "pace fatta" tra gli Ultras del "Chiovato" ed il giovane Raffaele Poziello, per il definitivo scoppio del "caso-Mendil", centravanti dal passato glorioso e gioiello della campagna acquisti estiva, attualmente in fortissima difficoltà per la mancanza di realizzazioni sottoporta.

Un evidente disagio il quale, al termine del match, è emerso con ancor più nettezza quando il centravanti francese, dopo 90 minuti di tanta corsa e pochi tiri in porta, ha manifestato ampiamente segni di disagio e malessere.

Noiosa è stata nel complesso invece la gara tra i flegrei e gli isolani i quali, dopo un buon inizio, hanno dovuto capitolare dinanzi alle magie del imagefuoriclasse Tommaso Manzo e ad una svista dell'arbitro Mancini da Fermo che decretava un rigore su un presunto fallo in area guadagnato proprio da Mendil. Al 15' il Castidas prova con Zeigbo, autore nel 1998 di ben 5 presenze in massima serie con il Venezia, ad infastidire D'Auria con un tiro che termina al lato. Pochi minuti dopo la Sibilla risponde con Rainone che di testa colpisce la traversa, mentre alla mezz'ora Poziello reclama un rigore durante un'azione che porta al tiro l'instancabile Carannante.  Al minuto 32 il fenomeno decide di aprire le danze e, dopo aver imagesubito fallo al limite dell'area, indirizza nel set la magia domenicale festeggiata con un inchino dinanzi alla gremita tribuna del "Chiovato". I bianco-azzurri d'ora in poi, e sino al termine della prima frazione di gioco, impongono il proprio gioco approfittando anche di una svista arbitrale che al 40' permette a Manzo, tra le veementi proteste dei sardi, di realizzare una doppietta.

Nella ripresa gli uomini di Carannante calano vistosamente permettendo al Castidas di aprire, già al 4', il match a seguito di una splendida azione del tridente d'attacco finalizzata dal destro di Atzeni. La Sibilla però non si scompone e, anche grazie agli innesti di Di Luccio e Costagliola, mantiene senza troppe difficoltà le redini del gioco sfiorando più volte la terza segnatura con Manzo e Mendil il quale non sfrutta al meglio degli invitati cross giunti dalle fasce laterali.

Alla mezz'ora da segnalare l'originale auto-sostituzione del tecnico-giocatore Piccarreta che per quasi tutta la sfida ha guidato dalla mediana le manovre dei propri uomini.


- INTERVISTE -

image "Non è possibile pensare di raggiungere risultati importanti con una rosa così poco assortita. Per puntare ai play-off abbiamo bisogno di allungare il nostro organico con innesti di qualità".

Continuano ad essere sempre più insistenti, con il passare delle settimane, le richieste d'interventi fatte da mister Carannante in vista di un rafforzamento, in particolar modo, del reparto offensivo.

"Oggi abbiamo sofferto più del dovuto e nel secondo tempo siamo calati vistosamente. C'è anche da dire che, nonostante tutto, il Castidas non ci ha creato grossi problemi. D'altronde quando mi mancano giocatori importanti mi è difficile sostituirli con elementi di altrettanto valore. Questa carenza determina inevitabilmente dei problemi nella manovra di gioco che, troppo spesso, vengono risolti dalle magie di Manzo. Sono sicuro che da dicembre la società interverrà con decisione sul mercato, anche perché questa squadra non può essere Manzo-dipendente.  I problemi in trasferta - continua il tecnico bianco-azzurro - sono dettati anche da queste carenze d'organico alle quali devo supplire con delle alchimie tattiche. Mendil è un giocatore che s'impegna tantissimo. Spero che possa ritrovare presto anche la via del goal".

imageMolto più sereno invece il talento di casa che arriva ai microfoni un po' claudicante dopo una brutta botta presa sul finale di gara.

"Effettivamente nel secondo tempo non abbiamo giocato benissimo ma siamo riusciti a mantenere questo risultato che ci permette di guadagnare altri tre punti importantissimi per la classifica. I miei goal - continua Manzo - sono il frutto del lavoro di tutta la squadra".

Discorsi da leader a cui s'aggiunge un insolito e divertente particolare: "Il magazziniere della società (conosciuto da tutti con il nome di Policano ndr) è il mio portafortuna. Con lui da anni, anche nella mia passata esperienza in terra flegrea, stabilisco delle scommesse in base al numero di goal che riesco a realizzare in stagione".

 

BACOLI SIBILLA FLEGREA - CASTIADAS 2-1

BACOLI SIBILLA FLEGREA: D'Auria sv, Rainone 6,5, Risi 6,5, Carannante 6,5 (11' st Di Luccio 6), Grillo 6,5, C. Poziello 6,5, Piccolo 7, Dinolfo 6 (11'st Costagliola 6), Mendil 6, Manzo 7,5, R. Poziello 6 (46' st Di Vicino sv).

A disp. Salemme, Valentino, Andreozzi, Cafaro. All. Carannante 6,5

CASTIADAS: Puddu 6, Floris 5,5, Orrà 5 (1' st Mat. Atzeni 5,5), Brandi 5,5, Piccarreta 5 (28' st Concas 5), A. Peana 5,5, Cossu 5,5, Bruno 6, Zeigbo 5, Mir. Atzeni 6 (41' st Onano), Dessena 6. A disp. Stocchi, S. Peana,

Maccioni, Murgia. All. Piccarreta 6.

ARBITRO: Mancini di Fermo 5,5

RETI: 32' pt Manzo, 40' pt Manzo (rig.), 11' st Mirko Atzeni

NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Manzo (BSF), Brandi e Dessena (C).

Angoli: 7 a 3 per la Sibilla. Rec.: 1' pt e 5' st. Gara giocata alle 11,00.


Redazione Freebacoli
Il Romaimage

 

Clicca sull’Immagine per Visualizzare il Video realizzato da “Golden Gol”

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domenica 28 novembre 2010

Marina Grossi, La Politica Bacolese Chiede Aiuto ad un’Indagata per Corruzione e Frode Fiscale

image Marina Grossi, Comune di Bacoli, Selex e politica locale: dopo le amorevoli avances di “inizio mandato”, giungono alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali le gravissime imputazioni di reati di “corruzione” e “frode fiscale” sui quali sta intensamente indagando la magistratura.

Era dallo scorso mese di giugno che, con accostamenti sempre più intensi e ripetitivi, la politica cittadina, dall’amministrazione a parti dell’opposizione, dal Pd al Pdl, intrecciava rapporti di tipo programmatico con la ing. Marina Grossi, responsabile della Selex e moglie di Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato della Finmeccanica.

Per lei il Partito Democratico, attraverso un documento firmato dal consigliere Franco Macillo (dipendente dello stabilimento Selex del Fusaro), proponeva lo scorso mese di giugno una mozione di solidarietà istituzionale per possibili indagini che, proprio sul suo conto, la magistratura stava portando occultamente avanti.

A lei, ed al marito (presidente di Finmeccanica), il primo cittadino bacolese inviava una nota di solidarietà.

Da lei, in qualità di amministratore della Selex, il Comune di Bacoli si è fatto finanziare un libro in cui si narra, con dovizia di particolari, la storia del nostro stemma comunale e del recupero della tela su cui è raffigurata il vecchio simbolo cittadino.

Sempre lei, durante una sorta di conferenza privatistica, inserita in un meeting internazionale organizzato proprio dalla sua Selex, in cui erano presenti soltanto rappresentanti comunali e dipendenti Selex, ha ospitato il Comune di Bacoli presentando, con il sindaco Ermanno Schiano, lo stemma cittadino.

Ed a lei, infine, lo stesso primo cittadino ha proposto, durante il galà sovracitato, di far parte del nuovo consorzio pubblico-privato, atto alla promozione ed anche valorizzazione del nostro immenso patrimonio archeologico.

Consorzio, sponsorizzato in lungo ed in largo, ove, per ciò che concerne l’aspetto “privatistico-imprenditoriale”, ad ora risultano essere presenti soltanto l’MBDA (guidato in passato proprio dalla Grossi) e la Selex (di cui Marina Grossi è, come già detto, amministratore delegato).

Ma, per meglio comprendere le dinamiche delle collaborazioni sovracitate, è opportuno entrare nel particolare di ognuna di esse.

image La sera del 24 giugno 2010 Franco Macillo, primo eletto tra le fila del Partito Democratico, legge una mozione  concernente la “Selex Sistemi Integrati” informando l’assise, dopo aver elencato una lunga serie di comunicati ufficiali diffusi da organizzazioni sindacali i quali, con maggior e minor pathos, sostengono la Grossi, che “dalla fine del mese scorso vari organi di informazione hanno ampiamente riportato la notizia che l’Amm.re Delegato della SELEX è informato sui fatti dalla Magistratura in ordine ad una vicenda di presunta distrazione di fondi neri all’estero. L’auspicio è che il lavoro della Magistratura vada avanti veloce affinché questa situazione non rechi alcuna ombra all’immagine di un’Azienda che dà all’Italia lustro anche all’estero e dà tanta occupazione anche a Bacoli”.

Durante la stessa assemblea pubblica anche il sindaco Schiano, a poche settimane dalla sua elezione, dà lettura al Consiglio di una nota di solidarietà del 22 giugno 2010 indirizzata al Presidente di Finmeccanica, ing. Pierferdinando Guarguaglini e all’Amministratore Delegato di SELEX, ing. Marina Grossi.

Un manifesto sostegno, fatto quand’ancora non erano risaputi i motivi di tale inchiesta, per il quale già all’epoca ebbi, in qualità di consigliere comunale, a manifestare le prime perplessità asserendo, così come riportato da apposito verbale, “di non comprendere perché il Comune debba dare vicinanza ad un soggetto che è indagato dalla Magistratura. Al più  ritengo che si possa dare vicinanza alla Magistratura affinché possa portare avanti il suo lavoro. Condivido, invece, la parte conclusiva della mozione concernente un incremento degli attuali livelli occupazionali da attingere dalle forze lavorative locali”.

La civica assise si concludeva così con l’approvazione di una deliberazione che così recita: “Fermo restando l’assoluto rispetto e la piena fiducia per il lavoro della Magistratura:
- Esprimere vicinanza istituzionale ai Lavoratori ed al Management della SELEX – SISTEMI INTEGRATI;
- Esprimere l’auspicio, nell’interesse primario della collettività, che la realtà produttiva in parola mantenga, anzi incrementi, gli attuali livelli occupazionali e competitivi internazionali, con un ancor maggiore coinvolgimento delle forze lavorative locali”.

La sera del 10 novembre, invece, intorno alle 19:30 la stessa Marina Grossi, dopo aver finanziato con la Selex un libro di memorie storiche della nostra città e poco dopo aver illustrato i successi ottenuti dalla sua azienda (facendo riferimenti anche ai nuovi appalti, su cui attualmente sta indagando la magistratura “vinti” agli aeroporti di Napoli e Palermo), asserisce che è, sarà, ed è sempre stato, obiettivo della Selex quello di tutelare e valorizzare lo spazio e gli ambienti in cui trovano sede i propri stabilimenti.

In tal senso è impensabile, anche solo fugacemente, non far riferimento allo stato di degrado in cui versa l’area circostante la Selex del Fusaro contraddistinta alle spalle da via Torre di Cappella (l’arteria stradale più fatiscente di Bacoli), al lato dalla Cooperativa Avino (sino a poche settimane fa ricettacolo di rifiuti pericolosi atti a rendere insalubre un “capannone” frequentato da una quarantina di lavoratori), e davanti da via Giulio Cesare (perennemente allagata in tempo di pioggia) e dall’amato lago Fusaro (devastato da un grave inquinamento).

image Ma, sempre in quella serata, il sindaco votato tra le fila del Popolo della Libertà, accoglie con piacere la collaborazione con la Selex annunciando, in pompa magna, la creazione di un “Consorzio Turistico” in cui alla presenza del Comune di Bacoli (insieme, così come auspicato da Schiano, a quello di Monte di Procida), e delle silenti associazioni, si dovrà affiancare il supporto del privato. Ecco quanto si evince da un Comunicato Stampa redatto dalla sua portavoce: “L’accordo Stato Regione prevede la costituzione di un soggetto giuridico, quale il Consorzio di promozione dei beni archeologici e culturali, per poter valorizzare con le altre realtà produttive il patrimonio storico del territorio”. Il Sindaco, Ermanno Schiano, lancia - a margine del workshop di Selex Sistemi Integrati "Dominating the Cyber Warfare" nella Sala Ostrichina - la proposta di una fondazione che coinvolga Comune, aziende e associazioni nella gestione dei beni monumentali. Già stamani il primo cittadino Schiano, dopo aver ricevuto ieri un riscontro positivo dall’amministratore delegato Selex, Marina Grossi, avvia le consultazioni con Mbda. L’invito ad aderire al Consorzio sarà presentato anche ai cantieri nautici di Baia e ad altre imprese, coinvolgendo quindi le associazioni e l’amministrazione di Monte di Procida con il Sindaco Francesco Paolo Iannuzzi; il Comune di Bacoli, cabina di regia del programma, ne riveste il ruolo di capofila “Il nostro progetto è in linea con il modello di “Responsabilità sociale di impresa” adottato da Finmeccanica – continua il Sindaco Schiano - la cui pietra miliare è costituita dalla particolare attenzione verso la salvaguardia e lo sviluppo della cultura; considerando peraltro quanto è accaduto a Pompei, dove è lampante il fallimento di un modello di gestione dei siti archeologici per le esigue risorse a disposizione delle Soprintendenze, che dovranno essere sempre organismi di tutela e controllo”. E costituendo il Consorzio, il primo cittadino di Bacoli offre così una risposta concreta alla difficile gestione dei beni archeologici”.

La serata del 9 si concludeva poi, per gli appassionati di arti culinarie, con una cena a lume di candela sulle sponde del lago Fusaro (a due passi dalla casina Vanvitelliana), in cui al fianco della Grossi sedevano numerosi esponenti consiliari di Pd e Pdl.

Di seguito, senza dilungarci ulteriormente, potrete costatare in maniera diffusa quale ruolo ha avuto e continua ad avere l’ing. Marina Grossi nell’inchiesta giudiziaria che coinvolge Finmeccanica ed  Enav.

Una serie di gravi imputazioni, giunte alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali a seguito delle quali nel prossimo consiglio comunale proporrò l’approvazione di una “contro-mozione” che vada a contrapporsi a quella approvata lo scorso 24 giugno e che possa essere d’aiuto per comprendere quale sarà l’atteggiamento della politica e dell’amministrazione locale in relazione a queste scottanti e gravi novità.

Consigliere Comunale del Comune di Bacoli
Josi Gerardo Della Ragione

– REPORT -

Finmeccanica: indagata Marina Grossi (Selex S.I.) e vertici Enav

image “Roma, 26 nov - I provvedimenti riguardano, oltre alle società coinvolte, anche i loro manager e sono stati disposti dai pubblici ministeri di Roma, Paolo Ielo e Rodolfo Sabelli, coordinati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolari delle indagini sugli appalti dell'Enav. Gli inquirenti ritengono che, nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav, siano state compiute delle sovrafatturazioni finalizzate alla creazione di fondi neri. In totale le persone indagate sono una decina. Sono almeno due le inchieste aperte dalla Procura di Roma sull'Enav, l'Ente di assistenza al volo, che vedevano Pugliesi già indagato per l'ipotesi di reato di falso in bilancio. La prima, quella condotta dal pm Emanuele Di Salvo, nasce dalla denuncia di un ex dipendete, Claudio Salvati, licenziato dall'Enav, in cui si metteva in discussione la stesura dei bilanci della societa'. La seconda inchiesta, più recente, alla quale si riferiscono le perquisizioni eseguite oggi, è affidata al pm Paolo Ielo e si sta sulle ipotesi di falso in bilancio e di reati tributari a partire del 2006 in poi. Le due inchieste si sovrappongono in parte con quella condotta dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sull'ingresso dell'affarista Gennaro Mokbel in Digint, società partecipata al 49% da Finmeccanica. Anche qui si indaga infatti sui rapporti tra Pugliesi, Grossi e Lorenzo Cola, il consulente (attualmente agli arresti in carcere) che propose a Mokbel l'acquisto della Digint per riciclare il patrimonio illecito accumulato con le truffe telefoniche che avrebbero coinvolto anche, per gli anni dal 2003 al 2007, gli ex vertici di Fastweb e di Telecom Italia Sparkle.”

- PANORAMA -
Lady Finmeccanica: mi indagano ma io non lascio il timone

imageNegli archivi dei giornali su di lei non c’è quasi traccia. Le interviste si contano sulle dita di una mano. Ha 58 anni, è torinese, ingegnere elettronico, ed è la moglie di Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato della Finmeccanica, holding dell’aerospaziale e della difesa. Però dalla fine di maggio Marina Grossi, suo malgrado, è balzata agli onori delle cronache. A Roma, Napoli e Milano si indaga sulla Finmeccanica e su un’azienda del gruppo, la Selex Sistemi integrati, di cui Grossi è amministratore. Nella capitale s’ipotizzano il riciclaggio e la costituzione di fondi neri all’estero. Ma Guarguaglini e signora negano gli addebiti. E lui sporge anche denuncia per aggiotaggio sul titolo Finmeccanica. Grossi avrebbe dovuto essere ascoltata come testimone a Napoli, ma ha rinunciato per «impegni istituzionali». E ha fatto sapere ai dipendenti che non lascerà il timone. Che sia pronta a pugnare non è difficile crederlo. Dopo la laurea ha fatto il tecnico su una nave da guerra: erano tempi in cui il cinema italiano sfornava commedie sexy come La dottoressa preferisce i marinai. «L’esperienza non fu facile, ma bella» ha confessato Grossi. La disciplina ce l’ha nel sangue: figlia della Torino sabauda, aveva un nonno provveditore agli studi e un padre ingegnere. Frequentò l’università a Firenze e fra i docenti ebbe Ugo Tiberio, che nel 1940 realizzò il primo radar. Quasi una predestinazione per una manager esperta di sistemi difensivi. E offensivi. Grossi ha guidato la Mbda, il consorzio europeo dei missili, dagli Apache ai Mistral. La manager-amazzone, però, non ha mai trascurato la femminilità: tacco medio, perle, tailleur, chioma dorata sempre in ordine. Alla Selex ha voluto un asilo aziendale: testa marziale ma cuore di mamma. Ha conosciuto il marito quando fu assunta alle Officine Galileo, dove lui era il suo diretto superiore. «Con Pier Francesco fummo impressionati dalla sua efficienza» ricorda. Franco Bardelli, ex presidente della Galileo. Allora Guarguaglini e Grossi erano entrambi vedovi e innamorati del lavoro: scattò il feeling e il matrimonio. Oggi sono tra le coppie più potenti d’Italia e una delle meno paparazzate. A chi associa le sue fortune alla carriera del marito lei ribatte: «Essere sua moglie mi ha solo penalizzato». Come a dire: per lui è più difficile promuovermi. Insomma, una donna tutta casa e bottega, o forse solo bottega, visto che la residenza coincide con l’ufficio (motivi di sicurezza). Quando le strade professionali di Marina e Pier Francesco hanno rischiato di separarsi, data la delicatezza della materia maneggiata, Grossi scherzò: «Io e mio marito saremmo costretti a smettere di portare il lavoro a casa. O dovremmo comprare due casseforti per i nostri segreti». Rigorosamente militari. Oggi i magistrati sembrano più interessati, sempre che esistano, a quelli finanziari.

- IL FATTO -

Finmeccanica, indagati i vertici Enav. Berlusconi: “Suicida colpire forza del Paese”

imageUn’inchiesta su corruzione e frodi fiscali investe le aziende legate al gruppo Finmeccanica. Il presidente dell’Ente nazionale di controllo di assistenza al volo (Enav) Luigi Martini, l’amministratore delegato dell’ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati srl Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini risultano indagati dalla procura di Roma. L’identità degli indagati è emersa questa mattina, dopo le perquisizioni che i militari del Ros dei carabinieri e il Nucleo tributario della Guardia di finanza di Roma hanno eseguito nelle sedi di via Salaria dell’Enav e di numerose aziende che hanno avuto appalti con l’ente. Più precisamente, a finire nelle maglie dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo, sono otto aziende. Si tratta di imprese collegate a Finmeccanica che, però, allo stato attuale non viene chiamata in causa: Selex sistemi integrati srl; Print sistem srl; Arc Trade srl, Techno Sky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati, Renco Spa, Auxilium Trade srl. Al presidente Silvio Berlusconi che si è detto “preoccupato” dell’inchiesta, essendo “Finmeccanica un asset straordinario”, ha risposto a stretto giro il segretario dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Cascini: “E’ dovere delle istituzioni collaborare con la magistratura nella difficile azione di contrasto alla corruzione e non quello di attaccare le iniziative giudiziarie senza conoscerne motivazioni e contenuti”. ”La corruzione è uno dei mali principali del nostro paese – aggiunge Cascini – danneggia l’economia, deprime la concorrenza e allontana gli investitori stranieri”. A carico di Martini, Pugliesi e della Grossi sono ipotizzati una serie di reati fiscali. Ma c’è di più. Pugliesi e Grossi, moglie del presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Guarguaglini, sono indagati anche per corruzione. I pm della Procura di Roma ritengono che nell’ambito di una serie di appalti affidati dall’Enav siano state compiute “delle sovrafatturazioni” finalizzate alla creazioni di fondi neri. Il loro coinvolgimento è legato al ruolo esercitato in una delle società subappaltatrici di Selex Sistemi Integrati, la “Arc Trade”.  Gli investigatori attribuiscono a Cola e a Borgogni il ruolo di “motori” dell’assegnazione di lavori in subappalto da parte di Selex. Nel registro degli indagati compare Tommaso Di Lernia, responsabile della società Print Sistem. La precisazione sulla estraneità, allo stato attuale, del presidente di Finmeccanica Guarguaglini è soprattutto in riferimento al fatto che tra la decina di indagati compare innanzitutto la moglie. Le inchieste aperte sull’Enav sono almeno due. La prima nasce dalla denuncia di un ex dipendete in cui si metteva in discussione la stesura dei bilanci della società. I magistrati stanno valutando anche l’acquisizione, a dicembre del 2006, di Vitrociset (oggi Techno sky) da parte di Enav per circa 100 milioni di euro. La seconda inchiesta, più recente, alla quale si riferiscono le perquisizioni eseguite oggi, si basa sulle ipotesi di falso in bilancio e di reati tributari dal 2006 in poi. Le due inchieste si sovrappongono in parte con quella condotta sull’ingresso dell’affarista Gennaro Mokbel in Digint, società partecipata al 49% da Finmeccanica”.

- IL FATTO -

Finmeccanica, dopo Report il titolo va giù

image Giù del 2,3% in Piazza Affari in apertura. E poi giù, ancora, a metà mattinata, del 4%, segnando uno dei peggiori andamenti della giornata. Finmeccanica comincia la settimana in borsa accusando un duro colpo dopo la trasmissione di Milena Gabanelli, Report. La puntata di domenica sera era dedicata in gran parte all’inchiesta della Procura di Roma sull’azienda italiana di aeronautica e difesa e sulla Digint, la società lussemburghese utilizzata – secondo l’accusa  – per gestire i fondi neri. Ma “quanto può durare la coppia di vertice Guarguaglini-Marina Grossi?” dopo “le botte prese ieri su Raitre”, si chiede oggi Dagospia. Per Repubblica “cominciano giorni difficili”, anzi “neri”, mentre il Messagero pone una data cruciale, “il 22 novembre 2010. Cioè oggi”, perché la procura, Ros e Guardia di Finanza decideranno come agire dopo le dichiarazioni di due “collaboratori”.
Come riportano Corriere della Sera e Repubblica, venerdì sera Cola – ora detenuto per l’accusa di aver riciclato otto milioni e trecento mila euro nell’affare Digint – ha ricominciato a parlare, per la terza volta in meno di due mesi, rispondendo alle domande dei pm romani Giancarlo Capaldo, Giovanni Bombardieri e Rodolfo Sabelli. Lo ha fatto perché anche il commercialista Iannilli ha rilasciato informazioni agli inquirenti. Ha redatto un secondo memoriale, dopo il primo del 14 ottobre scorso, mentre il verbale dell’interrogatorio contiene informazioni ancora sconosciute e altre che confermano passaggi significativi dell’inchiesta. Dalle sue dichiarazioni risulta che Guarguaglini, che si è sempre detto estraneo alla vicenda, non poteva non conoscerlo bene . Già Iannilli aveva detto: “Cola era uomo di fiducia del presidente Guarguaglini per gli affari di Finmeccanica negli Usa”. Anche la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, a capo della Selex (controllata di Finmeccanica), non poteva non conoscerlo. Cola “era una sorta di amministratore di fatto”, scrive Repubblica. Per il collaboratore Iannelli, Cola “era stato affiancato, pure in mancanza di cariche formali, quale consigliere quasi ‘a tutela’ dell’ingegner Marina Grossi”. Alcune questioni su cui fare chiarezza sono i rapporti tra la Selex e l’Enav, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a cui lo Stato affida la gestione e il controllo del traffico aereo civile in Italia. Su questo punto e sulla gestione di rami dell’azienda e sul bilancio dell’ente per l’aviazione civile sta indagando il pm Paolo Ielo. L’Enav avrebbe assegnato a Selex appalti milionari, poi girati in subappalto a Technosky (a sua volta controllata da Enav) e poi a società “nate dal nulla” e in legame diretto con uomini di Enav e Finmeccanica. Risultato: i costi si alzano, aumentano le fatturazioni false per creare fondi neri e anche i guadagni illeciti per gli intermediari. Un altro esempio su come venivano creati fondi neri e guadagni illeciti è il caso dei “due anelli – come li chiama il Messaggero - della catena gerarchica di Finmeccanica e di Enav che ricondurrebbero direttamente all’ipotesi investigativa”, cioè “l’esistenza di appalti gonfiati ad hoc affidati a trattativa privata tra aziende di Stato talvolta consociate tra loro, al solo fine di creare fondi neri”. “L’ho già detto tante volte, e lo ripeto, non abbiamo alcun fondo nero”, ha detto l’ad di Finmeccanica Guarguaglini stamattina, a margine di una udienza al Quirinale per i cento anni di Assonime, l’associazione delle società per azioni, mentre le sue di azioni andavano giù. “Chissà se la procura di Roma avrà davvero voglia di affondare i colpi su Finmeccanica, – si interrogano a Dagospia – o se invece si sta solo preparando il campo a un brusco ribaltone dei vertici di piazza Montegrappa e poi tutti ‘amici’ come prima. Perché una cosa non è emersa dal Report di ieri sera: quanti parenti eccellenti ci sono in Finmeccanica e quanti giornalisti cechi-sordi-muti bazzicano in quel giro”.

- REPUBBLICA -

Enav, indagati presidente e ad. Perquisita anche Finmeccanica

image Il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'amministratore delegato dell'ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex Sistemi Integrati Marina Grossi sono tra la decina di persone iscritte sul registro degli indagati della procura di Roma. Inoltre dalle prime ore di stamani, militari del Ros dei carabinieri e del nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Roma stanno effettuando perquisizioni nelle sedi di Roma dell'Ente nazionale  di controllo di assistenza al volo e di numerose aziende che hanno avuto appalti dall'Enav. Sarebbero otto, collegate a Finmeccanica che allo stato attuale non viene chiamata in causa: Selex sistemi integrati srl; Print sistem srl; Arc Trade srl, Techno Sky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati, Renco Spa, Auxilium Trade srl. In corso anche la perquisizione dell'abitazione di Marina Grossi e del marito Guarguaglini. Con il decreto di perquisizione è stato notificato alla Grossi l'avviso per il reato di corruzione. Le contestazioni per Martini, Pugliesi e la Grossi - così come per altri - sono connesse ad una serie di reati fiscali. Gli inquirenti ritengono che nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav siano state compiute delle 'sovraffatturazioni' tese alla creazione di fondi neri. Gli inquirenti, secondo quanto si è appreso, avrebbero già trovato riscontri di denaro finiti proprio a Pugliesi. L'interessato è sicuro di dimostrare la sua estraneità. "Sono convinto  dice - che le Autorità inquirenti verificheranno la mia totale estraneità ai fatti contestati e la regolarità dell'operato mio e della Società". "A tal fine assicurerò la più ampia collaborazione alla magistratura, anche alla luce delle verifiche interne già da tempo effettuate, confidando in una rapida conclusione delle indagini che mi riguardano". La precisazione sulla estraneità, allo stato attuale, del presidente di Finmeccanica Guarguaglini è soprattutto in riferimento al fatto che tra la decina di indagati compare innanzitutto la moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, responsabile dellla Selex. E tra i manager coinvolti nell'inchiesta c'è anche Lorenzo Borgogni, capo delle relazioni esterne di Finmeccanica e braccio destro da sempre del presidente e ad Guarguaglini. Anche l'abitazione e gli uffici di Borgogni sono stati sottoposti a perquisizione della Finanza. Si dice "preoccupato" Silvio Berlusconi rispondendo a chi gli chiede delle indagini su Finmeccanica: "Sì, perché Finmeccanica è un asset straordinario ha firmato un contratto con la Russia, mi auguro queste indagini portino a nulla come sono convinto. Considero suicida che il Paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del Paese".

- CORRIERE DELLA SERA -

Finmeccanica-Enav, bufera giudiziaria. Berlusconi : colpirle è un suicidio

image Perquisizioni e una decina di indagati, tra cui presidente e amministratore delegato di Enav: si trasforma in una bufera giudiziaria il filone d'inchiesta per corruzione e frode fiscale collegato alla vicenda Digint, società partecipata da Finmeccanica. All'alba, finanzieri e carabinieri del Ros sono entrati in aziende legate al gruppo Finmeccanica e nella sede dell'Enav di via Salaria a Roma per acquisire documentazione, così come disposto dalla procura della capitale. Le indagini riguardano gli appalti, in particolare quelli tra Selex Sistemi Integrati e l'Enav, oltre al controllo dei bilanci di numerose aziende del gruppo specializzato in sistemi di difesa. Tra gli indagati, il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'ad Guido Pugliesi, il manager di Finmeccanica Lorenzo Borgogni e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini.

RISCONTRI - Gli inquirenti, secondo quanto si è appreso, avrebbero trovato riscontri di danaro finite a Pugliesi, al quale viene contestata l'ipotesi di reato di corruzione. Per Martini, Marina Grossi e i responsabili delle società subappaltatrici si procede per violazione dei reati tributari. In ambienti investigativi si sottolinea che l'indagine sugli appalti Enav e la vicenda della presunta attività di riciclaggio che sarebbe ruotata attorno all'acquisizione della società Digint, non sono collegate.

SOVRAFATTURAZIONI E FONDI NERI - L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e condotta dai sostituti Rodolfo Sabelli e Paolo Ielo. Il nodo sono i soldi per vincere appalti e quelli sottratti al fisco. I pm della capitale ritengono infatti che nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav siano state messe in atto «sovrafatturazioni». Questa operazione avrebbe permesso la creazione di fondi neri. A Marina Grossi, amministratore delegato di Selex, vengono contestate false fatture per 10 milioni di euro ed è indagata anche per l'ipotesi di corruzione.

- IL MATTINO -

Inchiesta su Finmeccanica e Enav. Berlusconi: suicida colpire forza Paese

image ROMA (26 novembre) - Appalti sospetti, affidati senza gara pubblica, e sovrafatturazioni per la creazioni di fondi neri. L'Enav è nella bufera dopo che i suoi vertici, l'ad Guido Pugliesi e il presidente Luigi Martini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Pugliesi deve rispondere di corruzione: secondo quanto si apprende si sarebbero trovati riscontri di danaro a lui diretto. Un'indagine che si intreccia saldamente con quella su Finmeccanica, ovvero su una presunta attività di riciclaggio che ruota attorno all'acquisizione della società Digint da parte dell'imprenditore Gennaro Mokbel. Infatti nel registro degli indagati per gli appalti Enav compaiono altri due indagati eccellenti dell'affare Digint, l'ex consulente esterno di Finmeccanica Lorenzo Cola e il commercialista Marco Iannilli. E compare anche Marina Grossi, moglie del patron di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, e ad di Selex Sistemi Integrati. Proprio indagando sugli affari della Selex i pm romani si sono imbattuti negli appalti sospetti di Enav, una decina in tutto, compresi i lavori per la torre di controllo dell'aeroporto di Napoli e per la sicurezza dello scalo di Palermo. Stamani raffica di perquisizioni in nove sedi di società da parte dei carabinieri del Ros e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza su ordine della Procura di Roma. Una giornata importante per l'inchiesta coordinata dal sostituto Procuratore, Giancarlo Capaldo, che punta ad accertare eventuali fatti di corruzione e frode fiscale. La lente degli investigatori si sofferma, in particolare, su una serie di appalti affidati dall'Enav su cui sarebbero state compiute delle 'sovraffatturazionì tese alla creazione di fondi neri. In totale sarebbero una decina gli indagati compresi i rappresentanti legali delle società Print Sistemi Srl, Arc Trade srl, Technosky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati spa, Renco spa e Auxilium-trade srl.
La maggior parte degli indagati sono accusati di violazione delle norme tributarie, compresa la moglie di Guarguaglini, indagata anche per corruzione. Ros e Fiamme Gialle hanno effettuato anche perquisizioni nella sede Finmeccanica.

- IL MATTINO -

Inchiesta Enav, nel mirino gli appalti per gli aeroporti di Napoli e Palermo

image ROMA (27 novembre) - Fare luce sugli appalti per i lavori sui sistemi di sicurezza nell'aeroporto Capodichino di Napoli e nello scalo Falcone-Borsellino di Palermo. Questo il cuore dell'inchiesta della Procura di Roma che vede indagati, tra gli altri, il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'ad dell'ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Nel mirino degli accertamenti dei pm romani dunque le commesse che Enav affidava, senza gara d'appalto, alla Selex Sistemi Integrati che poi subappaltava ad una serie di società per i lavori a Capodichino e allo scalo palermitano.
Per ogni intervento in questi due aeroporti si contano più appalti affidati e tra le carte sequestrate ieri, nel corso delle tante perquisizioni eseguite dagli uomini del Ros e da quelli del nucleo valutario della Guardia di Finanza, i magistrati stanno vagliando in queste ore proprio quelle relative agli appalti affidati da Enav a Selex e da Selex ad almeno sette società ieri interessate dalle perquisizioni (Print Sistemi Srl, Arc Trade srl, Technosky, Aicom srl, Simav sistemi manutenzione avanzati spa, Renco spa e Auxilium-trade srl).
Carte che i magistrati definiscono «interessanti e essenziali» non solo per ricostruire l'iter dell'affidamento dei lavori ma soprattutto per trovare riscontri alle sovrafatturazioni e alla creazioni di fondi neri.

- LA REPUBBLICA - 

L'irresistibile ascesa di Lady Guarguaglini: così è diventata la Signora degli appalti

imageROMA – 28 Novembre - Ora che la tempesta è cominciata, e i guai del Gruppo hanno la faccia di Marina Grossi e della sua "Selex Sistemi integrati", di cui è amministratore delegato, in Finmeccanica le lingue si fanno biforcute, le fronde prendono coraggio. "La Signora" - così la chiamano in piazza Monte Grappa - conosce la nemesi dell'agiografia che si fa maldicenza, del sussiego che si fa irriverenza. Forse perché, qualcuno immagina che buttare a mare lei possa significare tenere in sella lui, il Presidente e marito Pierfrancesco Guarguaglini.
La storia della torinese d'acciaio che giovanissima si imbarca come ingegnere elettronico, che scala le gerarchie aziendali prima di diventare la moglie del Capo, le sue interviste celebrative di una vita di "eccellenza professionale" prima nel "Mbda", poi alle Officine Galileo, quindi all'Alenia Marconi System (poi "Selex"), diventano improvvisamente indizi del loro contrario.
E questo con un occhio agli atti dell'inchiesta della Procura di Roma, che tratteggia la "Signora" tutt'altro che indipendente nelle sue scelte, stretta come è tra Lorenzo Cola, il "consulente" che non deve bussare alla porta di Guarguaglini e che con lui comunica con un "telefono cellulare dedicato", e Lorenzo Borgogni, il capo delle Relazioni esterne di Finmeccanica che di Guarguaglini è da sempre l'alter ego. Quasi ne fosse sotto tutela. Comunque obbediente alle loro indicazioni che fanno di "Selex" il perno del Sistema  di corruzione degli appalti Enav. E dunque: fin dove poteva arrivare davvero l'autonomia della "Signora"? E dove, al contrario, diventava cruciale il peso dei "consigliori" del marito?

Se si deve stare a ciò che Cola racconta ai pubblici ministeri nei suoi ultimi interrogatori affrontati nel carcere di Rebibbia, la Grossi e la sua "Selex" "ereditano" nel rapporto con Enav un Sistema che li precede. "Il meccanismo delle sovrafatturazioni - dice Cola - era consolidato da tempo e serviva per creare fondi neri dai quali si attingevano soldi per manager e politici". Dunque, la "Signora" non deve fare altro che rendersene garante, lasciando che Cola e Borgogni, le appendici del marito, spiccino il lavoro sporco. Forse Cola dice la verità. Forse, e più probabilmente, la aggiusta a suo uso.
È sufficiente ascoltare Linda Lanzillotta, già ministro del secondo governo Prodi, oggi senatrice dell'Api e soprattutto consigliere di amministrazione dell'Enav, "in quota opposizione", dal 2003 al 2006, primo governo Berlusconi. Di quegli anni, ha un ricordo ancora nitido. A cominciare, dice, da "ciò che rapidamente mi fu chiaro". "Finmeccanica, attraverso Alenia Spazio e Alenia Marconi aveva predisposto per Enav il software per il controllo del traffico aereo. Con una peculiarità, che già da sola mi appariva incredibile. Enav di quel software non era diventato proprietario. Pagava cifre colossali di affitto e manutenzione".
C'è di più. Ricorda ancora la Lanzillotta: "Presto mi resi conto che non solo Enav dipendeva da Finmeccanica per la tecnologia, ma che la tecnologia si portava dietro, del tutto inopinatamente, il mattone. Mi spiego. Se c'erano da assegnare appalti edili negli aeroporti, ecco che veniva regolarmente scelta una società segnalata dal gruppo Finmeccanica. Come se per quella azienda l'esclusiva su un software dovesse significare anche quella sulla ristrutturazione di qualsiasi altro manufatto aeroportuale, come i bagni della torre di controllo di Malpensa. Se poi qualcuno, come la sottoscritta, insisteva nel mettersi di traverso, il problema veniva risolto con la segretezza degli affidamenti. Insomma, Enav procedeva a un'arbitraria attrazione delle opere edili nella segretezza normalmente assicurata alla fornitura delle tecnologie".
I ricordi della Lanzillotta consentono di correggere in parte le parole di Cola e di ridare una qualche centralità alla Signora e alla sua Selex. Autorizzano a pensare che Marina Grossi non erediti il Sistema, ma contribuisca a tenerlo a battesimo. Il 2003, infatti, anno in cui la Lanzillotta mette piede per la prima volta nel cda di Enav e del Sistema avvista, solitaria e inascoltata, l'architettura, è anche l'anno in cui i protagonisti principali di questo affaire guadagnano contemporaneamente il proscenio. In quel 2003, infatti, Guarguaglini è da nemmeno un anno stato nominato al vertice di Finmeccanica, Marina Grossi, che è in Alenia, ne diventa la moglie, Guido Pugliesi è diventato amministratore delegato di Enav. Cominciano le fortune di Lorenzo Borgogni e Lorenzo Cola. Una coincidenza?

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Tanfo di Fogna e Ruderi d’Epoca Romana: Attesi Sopralluoghi Tecnici in Via Panoramica – FOTO -

image Ruderi di epoca romana, buche, e fiumi di acque nere attraversano una tra le strade più incantevoli dell’intera area flegrea: via Panoramica, tra polemiche e disagi, torna al centro del dibattito civico.

Lungo l’arteria, partendo dall’area pianeggiante in cui la stessa, di pertinenza provinciale, s’affaccia quasi sul comune di Bacoli, si presentano vere e proprie voragini che, continuamente, vengono “riparate” senza seguito rendendo necessario l’intervento di vigili urbani per l’apposizione in loco di numerose transenne.

Più in là, nei pressi di un rudere da mesi interessato da evidenti lavori di ristrutturazione, è visibile ad occhio nudo il ritrovamento di reperti di grosso valore archeologico.

Opere laterizie di epoca romana per le quali sembra esserci stato l’interessamento della Sovrintendenza dei Beni archeologici di Napoli e Pompei.

image Organismo di cura e valorizzazione che, nei prossimi giorni e secondo indiscrezioni di corridoio, potrebbe recarsi sul posto per comprendere effettivamente cosa poteva insistere nell’area e se il rinvenimento, di discrete dimensioni, possa essere soltanto una parte di una struttura imperiale di ben altre dimensioni e portata.

Tale interessamento potrebbe, qualora fosse fondato, determinare anche la temporanea interruzione dei lavori presenti in loco.

image Più su, lungo entrambi lati della strada posta su territorio montese, dei canali pluviali a cielo aperto trasportano verso la fogna di Bacoli ingenti quantità di acqua la quale sembra spesso essere commista ad acque nere provenienti da scarichi abusivi.

“Non sapevo che a Monte di Procida vi fossero anche fiumi di melma – asserisce ironicamente un cittadini infastidito dalla puzza – le griglie sono ostruite da detriti di ogni tipologia che scendono a valle. Spero che l’amministrazione Iannuzzi, rispettando quanto promesso cinque anni fa in campagna elettorale, possa provvedere alla pulizia di questi canali dai quali, la sera, fuoriesce una puzza insopportabile. Il timore che ci siano degli scarichi abusivi di acque nere è veramente forte. Spero ci siano degli interventi di controllo e dei sopralluoghi da parte degli organi competenti”.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

sabato 27 novembre 2010

Discarica di “Cava Miseno”: Monezza in Spiaggia e Promesse Non Mantenute – FOTO -

Foto2475 Non è crisi rifiuti, non è calamità naturale: la mancanza di pulizia e controlli, a capo ed a valle di quello che potremmo definire il “sistema balneare” territoriale, determina la presenza di una grossa mole di rifiuti sul litorale di Miseno e Miliscola.

La potremmo ribattezzare, in modo del tutto provocatorio, con l’appellativo di “Discarica di Cava Miseno” quella che impropriamente si è soliti definire “arenile” e che si distende dal promontorio del Miseno sin verso la frastagliata costa di Miliscola.

Foto2465 Uno scenario indegno, ove all’indubbio e tanto decantato splendore della costa bacolese, si contrappongono rifiuti di ogni tipo arenati lungo tutto il perimetro litoraneo.

Squallore per cui, ad una disamina più attenta della problematica, è impossibile non ravvisare la complice presenza di svariati responsabili i quali, da monte a valle del “sistema”, restano colpevolmente inerti anche in periodo invernale quando, con l’assenza del turismo balneare e delle possibili ripercussioni che lo stesso potrebbe ricevere da un’impostazione politica troppo risoluta, sarebbe necessario prodigarsi al meglio onde evitare la riproposizione di inevitabili clamori estivi.

Foto2455 Difatti, partendo dal presupposto che la stragrande maggioranza del materiale presente in spiaggia è trascinata in loco dal mare, è utile e produttivo asserire che questa stessa spazzatura viene gettata tra le acque proprio dall’essere umano che approfitta di scarichi abusivi e versamenti illeciti di qualsivoglia tipologia.

Basti pensare, soltanto per fare un esempio utile per comprendere la reale “sistematicità”della problematica, che l’Arpa Campania ha individuato la presenza di più di 1600 scarichi illeciti (alcuni dei quali già denunciati alle autorità competenti) lungo le sponde dei “Regi Lagni” i quali, attraverso correnti e mareggiate, trasportano in più parti del litorale domitio-flegreo tonnellate e tonnellate di spazzatura.

 Foto2451 Poi, nell’allontanarci da una delle “teste” del ripetuto disastro, si ritorna al pneumatico, alle bottiglie ed al materiale ingombrante stante stamane, 27.11.2010, alla “Discarica di Cava Miseno” e si ravvede, con estrema chiarezza, quelle che sono le gravi colpe dell’autorità locale.

Difatti, nonostante le reiterate proteste e le segnalazioni poste per iscritto sia da me, in qualità di Presidente della Commissione “Mare e Laghi”, sia da comitati cittadini, l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a trovare un metodo, se non solo vacuo ed estemporaneo, per prevedere un costante e periodico (quindi giornaliero) servizio di rimozione dell’immondizia arenatasi da Miseno a Miliscola sino a giungere a Marina Grande, Torregaveta o al Poggio.

Foto2470 “In queste ore è stato protocollato un documento in cui s’informa i lidi balneari limitrofi all’area comunale riconosciuta con il nome di “Lido Aurora” che, così come previsto da apposito regolamento, sarà loro compito quello di ripulire l’intera area”.

Con queste parole l’amministrazione di Bacoli, in piena estate, annunciava la fine di tale criticità addebitando ai lidi la responsabilità di ripulire, durante tutto l’anno, la propria spiaggia ed i risicati lembi di arenile libero.

Disposizioni non rispettate e non opportunamente fatte rispettare dallo stesso ente comunale, che permettono, in maniera pressoché consapevole e soprattutto autorizzata, la presenza di ciò che sarà opportuno, ora ed in seguito, battezzare come la “Discarica di Cava Miseno”.


Presidente Commissione “Mare e Laghi”
Cons. Josi Gerardo Della Ragione

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venerdì 26 novembre 2010

Risanamento Idrogeologico, Possibile Veto della Sovrintendenza: Mentre si Approva il Progetto, il Poggio “Muore”

image In data 5 ottobre si è tenuta la conferenza dei servizi per approvare il progetto finale, presentato lo scorso luglio, di risanamento del Costone del Poggio di Bacoli.

Sono da allora passati oltre 50 giorni ed ancora non si è avuta la necessaria approvazione.

Anzi corrono voci molto insistenti, che ci auguriamo vengano smentite dai fatti, che la Sovrintendenza, non presente peraltro in sede di Conferenza dei Servizi, sia incerta sul parere.

Infatti, mentre quella della Tutela dei Beni Archeologici sembra abbia dato parere positivo, quella dei Beni Ambientali e Paesaggistici sembra che nutra qualche dubbio. Il condizionale, trattandosi di voci e non di documenti, è ovviamente d’obbligo.

I due pareri devono poi essere unificati e ci auguriamo che quello globale definitivo sia favorevole.

Infatti è da molto tempo che si discute e si fanno progetti, ma nulla è stato realizzato dall’anno, il lontano 1997, in cui il mare erose un muro di contenimento esponendo case, scala comunale e persone (la spiaggia è frequentatissima, e non soltanto d’estate) a grave rischio.

Il 19 agosto 2008 si verificò poi un’ulteriore frana che, soltanto per un fortunato caso, non ebbe esito tragico; se si fosse infatti verificata, invece che alle prime ore del mattino, verso mezzogiorno, essendo precipitati massi anche di qualche tonnellata lì dove generalmente c’erano persone stese su sdraio e asciugamani a prendere il sole, tutti possono facilmente immaginare cosa sarebbe potuto accadere.

Come dicevamo, i primi progetti risalgono già al 2002, all’epoca della prima giunta Coppola. In particolare, un primo progetto elaborato e già finanziato dalla Provincia, avrebbe dovuto essere effettuato nel 2007. Sono passati invece quasi altri quattro anni e le opere, sebbene rifinanziate con sufficienti risorse, non sono ancora iniziate.

image A suo tempo il parere negativo dell’Autorità di Bacino Napoli Nord-Occidentale bloccò il suddetto progetto. La motivazione, peraltro molto generica, addotta fu che l’opera avrebbe dovuto essere più aderente a principi di ingegneria naturalistica. Riteniamo che invece sarebbe giusto che chi eventualmente non fosse d’accordo, non si limitasse ad apporre il veto ma, assumendosene il rischio in proprio, indicasse concretamente, non genericamente, strade alternative tecnicamente valide, specialmente da un punto di vista statico, e pertanto percorribili .

La Sovrintendenza all’epoca espresse invece parere favorevole, tutelando in questo modo anche i beni archeologici. Infatti, così come si presenta la situazione del costone del Poggio, è sicuro, anche senza poter dire con esattezza quando, che le frane continueranno, esponendo a grave rischio non soltanto le persone, ma anche gli stessi beni archeologici, già danneggiati anche dall’ultima frana.

Il costone del Poggio è infatti formato non da roccia, bensì da materiale non coeso, soggetto a continua erosione ed esposto alla traversia del mare, perché non sufficientemente riparato dalle scogliere; per giunta il costone non è un declivio ma è perfettamente verticale, e pertanto tutti i tecnici hanno sempre affermato che l’unica soluzione peraltro, ribadiamo, già approvata in passato dalla stessa Sovrintendenza, è la costruzione di un muro. Infine bisogna ricordare che la nuova normativa antisismica è molto più stringente della precedente, per cui il muro non è evitabile se si vuole realizzare un’opera che raggiunga effettivamente lo scopo.

Va precisato inoltre che il nuovo progetto visivamente sarà estremamente simile a quello precedente già approvato dalla Sovrintendenza, e che inoltre prevede un camminamento alla quota dei ritrovamenti archeologici, che così saranno più facilmente ispezionabili e quindi ulteriormente tutelati.

Negli scorsi mesi, e ne siamo stati testimoni oculari, sono stati inoltre effettuati tutti i numerosi necessari rilievi geologici ed archeologici, con sondaggi, prove sismiche e georedar.

Sicuri quindi che tutti gli interessati abbiano ben compreso e, ci auguriamo, constatato di persona, la estrema precarietà del costone del Poggio e le gravi conseguenze che un’ulteriore evento franoso potrebbe avere su persone e cose, attendiamo con fiducia e con urgenza il parere favorevole di tutti i soggetti convocati in sede di Conferenza dei Servizi.


Alessandro Parisi
Presidente Comitato Il Poggio

Rifiuti, I Campi Flegrei Tornano su “Striscia la Notizia”: Ecco il VIDEO girato a Quarto Flegreo

La Redazione di Freebacoli pubblica di seguito il servizio realizzato alcuni giorni fa dal Tg Satirico di “Striscia la Notizia” in cui si palesano con evidenza la deficienze ambientali del Comune di Quarto in cui, oramai da diverse settimane, ristagnano in strada diverse tonnellate di spazzatura.

Una condizione di preoccupante fatiscenza la quale, se si esclude il Comune di Monte di Procida, è ravvisabile anche nei restanti Comuni dell’area flegrea.

Clicca sull’Immagine per visualizzare il Video di Striscia la Notizia

quarto 

Infine si invita di visionare l’eccellente FORUM del QUARTO MONDO per poter visualizzare anche il commento dei cittadini di Quarto


Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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giovedì 25 novembre 2010

La Sibilla Trascina Bacoli nella Storia: Rimonta e Rigori per Raggiungere i Quarti di Coppa Italia

Il cuore, come spesso accade al “Chiovato” di Baia, supera al fotofinish il bel gioco: la Sibilla porta un’intera città per la prima volta nella storia, ai quarti di finale di Coppa Italia, battendo ai calci di rigore un ottimo Nardò.

E’ terminata con il risultato di 7 a 4, dopo che nei tempi regolamentari le due compagini meridionali si erano equivalse con un risultato di 3 a 3, una tra le sfide più intense sino ad ora affrontate dagli uomini di mister Carannante a cui si sono opposti i granata che, dopo aver avuto per diverso tempo la qualificazione ben stretta tra le mani, hanno dovuto capitolare dinanzi a chi, privo dei propri gioielli e farcito di diversi giovanissimi, ha deciso di sfoderare nella ripresa muscoli e grinta.

Eravamo all’8’ quando Uva, a seguito di un batti e ribatti, puniva con un delizioso pallonetto un colpevole Salemme, reo di aver battezzato fuori un sfera che, troppo facilmente, s’insaccava alle proprie spalle.
Vantaggio ospite a cui i biancoazzurri, predisposti in campo con il 4-3-3, non riuscivano a far seguire palle goal importanti lasciando, inoltre, ampie praterie al tridente Uva-Pereira-Galdi, artefice di altri tiri verso la porta flegrea.
Al 15’ il Nardò sfiora il raddoppio, mentre dalla metà del primo tempo, anche grazie all’inserimento di Cafaro che relega a centrocampo un irritato Poziello, Costagliola e Mendil cominciano a creare fastidi al giovane Sorrentino.

Nella ripresa i pugliesi, dopo soli 40 secondi, preparano lo spumante realizzando, con pieno merito, la rete del raddoppio.
Splendido il tiro di Uva, autore di una doppietta, che spezza la ragnatela dall’incrocio dei pali.
A questo punto il tecnico Carannante corregge i suoi errori tattici sistemando la difesa con l’ingresso di Di Vicino, con Di Domenico relegato nel suo ruolo naturale, e aumentando l’intensità a centrocampo con l’inserimento di un rabbioso Risi, facendo accomodare in panca uno spento Pirone.
Da questo momento in poi i granata non riescono a reggere all’onda d’urto bacolese.
Al 9’ ed al 22’ Poziello R., approfittando di mucchi in area, realizza una doppietta e, dopo aver stucchevolmente zittito chi lo aveva criticato in precedenza,  porta sul 2 a 2 una sfida tutt’altro che finita.
Ad una decina di minuti i padroni di casa, a coronamento di un secondo tempo da incorniciare, mettono la freccia con un colpo di testa di Risi.
Tutto finito per i locali ma non per il Nardò che, risvegliatosi dal torpore, ha il merito di trovare, dopo tre legni, il pari con una zampata del subentrato Odwong.

Ai rigori Salemme strega Montaldi, mentre Pereira trova solo l’ennesimo palo.
Dall’altra parte Cafaro, vero e proprio fulmine da guerra sulla corsia di destra, regala la storica qualificazione ai biancoazzurri.


- INTERVISTE -

“Un allenatore deve avere la capacità di sapere leggere la partita. Nel secondo tempo abbiamo fatto i cambi giusti per portare a casa questo risultato storico”.

E’ un Carannante stremato quello che, dopo una pioggia battente ed una lunga serie di emozioni e di goal, si avvicina agli spogliatoi per festeggiare la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia.

Nella ripresa siamo riusciti a recuperare un risultato compromesso. Ho capito che bisognava privilegiare la grinta dei miei uomini più esperti anche perché, per motivi vari, ero privo di Rainone, tra i migliori della mia rosa, e di Manzo, il cui valore è ben noto a tutti. Questa squadra ha gli attributi giusti per non arrendersi mai. Una nota di merito va data per Piccolo che, dopo la bella prova ad Astrea, ha saputo reggere con compostezza agli attacchi del tridente pugliese. Siamo stati di certo bravi e fortunati. In futuro dovremmo evitare di fare ulteriori errori di distrazione”.

Soddisfazione che viene condivisa anche da Risi, autore del goal del momentaneo 3 a 2: “In verità ero molto arrabbiato per la brutta sconfitta di domenica. Volevo aiutare la squadra a reagire creando più densità di gioco a centrocampo. La grinta ci ha permesso di superare questo ostacolo. Senza dubbi mister Carannante ha avuto grossi meriti nell’effettuare i giusti cambi. Il Nardò è un’ottima squadra”.

 


BACOLI SIBILLA FLEGREA – NARDO’ 3-3 (7-4 d.c.r)

BACOLI SIBILLA FLEGREA: Salemme 6,5, Andreozzi 5 (6’ st Risi 6,5), Di Domenico 6, Costagliola 6, Piccolo 6, C. Poziello 6,5, Di Luccio 5 (36’ pt Cafaro 6,5), Dinolfo 6, Mendil 6,  Pirone 5,5(6’ st Di Vicino 6), R. Poziello 6,5. A disp.: D’Auria, Carannante, Valentino, Bonifacio. All. Carannante 6

NARDO’: Sorrentino 5,5, Colletta 6, Centanni 6, Cornacchia 6,5, Simoni 6, Manzillo 6, Puccinelli 5,5 (23’ st Oldwong 6), Ruggiero 6, Galdi  6(16’ st Palmisano 5,5), Pereyra 6,5, Uva 7 (35’ st Montaldi 5). A disp.:Imbrenda, Diallo, De Giuseppe, Irace. All. Maturi 6

ARBITRO: De Pasquale di Marsala 5,5

RETI: 8’ pt Uva, 1’ st Uva, 10’ st R. Poziello, 31’ st R. Poziello, 38’ st Risi, 49’ st Odwong

NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Colletta e Montali (N). Angoli: 7-3 per la Sibilla. Rec.: 2’ pt e 5’ st.

Sequenza rigori: Mendil (Sibilla): gol; Montaldi (Nardò): parato; Ciro Poziello (Sibilla): gol; Pereyra (Nardò): palo; Risi (Sibilla): gol, Ruggiero (Nardò): gol; Cafaro (Sibilla): gol.


Redazione Freebacoli – Il Roma
freebacoli@live.it

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