This page has moved to a new address.

Freebacoli

Freebacoli: dicembre 2009

giovedì 31 dicembre 2009

Il 2009 di Freebacoli (Foto)

La Redazione di Freebacoli ha deciso di concludere quest'anno attraverso la pubblicazione di un articolo riassuntivo di parte dell'operato e del tempo investito per la salvaguardia e la rivalutazione del territorio locale.
Di seguito vi sarà presentata una carrellata di immagini (clicca qui per visionarle in un video) raffiguranti i momenti più indacativi del percorso con cui lo stesso blog, spesso in comunione con il Coordinamento delle Periferie e con altri comitati disseminati lungo l'area flegrea, ha cercato e cerca di perseguire gli obiettivi sovra indicati.
Infine, nell'augurare un buon 2010 a tutti coloro che lottano per il bene della propria terra ed alle persone che ci sono state vicine in questi primi mesi di vita, ci preme dedicare un augurio particolare al fondatore ed ideatore di questo progetto, adesso impegnato ai fornelli di un locale di Camogli (Genova).
Cià Rosà!


















































































































Etichette:

martedì 29 dicembre 2009

Viaggio nella Campania della «munnezza»

Video-inchiesta di Giovanni De Faveri (RCD)
(Via Ovidio in Bacoli)

A quasi due anni dall'emergenza rifiuti, a Napoli la raccolta e lo stoccaggio dell'immondizia restano nodi spinosi. In un viaggio attraverso la Campania della «munnezza» abbiamo raccolto immagini e testimonianze. Insieme a tante polemiche.

I NODI - Le discariche ( clicca qui per il video ), da quella di Chiaiano, di fianco ad un’area protetta, a quelle interne al Parco del Vesuvio, al sito di stoccaggio per eco balle di Ferrandelle. I termovalorizzatori (clicca qui per il video ), quello di Acerra, già a pieno regime secondo l’amministrazione dell’impianto, in fase di collaudo invece secondo Legambiente, e gli altri tre previsti nella regione. Misure che secondo lo stesso Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso hanno disinnescato l’emergenza ma non hanno posto termine all’endemico stato di crisi. Una parte della società civile campana denuncia l’utilizzo di cave come discariche e le disastrose conseguenze per l’ambiente, il Comitato Regionale Rifiuti vorrebbe trasformare le discariche in Centri di Riciclo come quello di Vedelago, Treviso, capaci di recuperare quasi il 100% della materia. E poi il nodo dell’umido e della differenziata: mancano gli impianti di compostaggio, tanto che i comuni che lo praticano sono costretti ad esportare la loro immondizia fuori dalla Regione. Su tutto l’ombra sempre incombente della camorra (clicca qui per il video ), "O’Sistema", che gestisce, si infiltra e smaltisce rifiuti, compresi quelli tossici (clicca qui per il video ).

Etichette:

Sacello degli Augustali: un "MARE" di sprechi

Ancora sprechi, ancora stupore.
Un anno e mezzo di lavori e più di 516 mila euro investiti.
A Miseno, a pochi passi dal porto, tra case e cancelli privati, ci si ritrova a un tratto di fronte al "Sacello degli Augustali".
Luogo destinato al culto dell'imperatore, formato da un ambiente centrale e due laterali, risalente alla prima età imperiale. Sito che ha resituito all'epoca moderna statue di Vespasiano, Tito, Nerva, Apollo e Venere, insieme all’unico cavallo rampante dell’antichità giunto sino ai nostri giorni e conservato attualmente nel castello di Baia.
Il tempio ad oggi, nonostante i fondi investiti, continua a essere non fruibile.
La scala in ferro che ne consente l'accesso, le staccionate, aventi l'originario scopo di creare sentieri all'interno del sito, insieme a luci e cabine elettriche, si presentano sommerse. Un grosso quantitativo d'acqua dolce, infatti, ha trasformato l'antica sede di culto in un suggestivo acquitrino adatto esclusivamente alla fruizione da parte di simpatiche (cit.) anatre.
Il cantiere, restato aperto per quasi due anni e sovvenzionato attraverso i fondi Pit della comunità europea, rientranti all’interno del Por 2000/2006, fortemente voluto dalla Sovrintendenza di Napoli e Pompei, doveva consentire la riqualificazione del sito archeologico anche attraverso la messa in funzione di una serie di pompe idrovore preposte alla rimozione dell’acqua ancora presente in zona.
Ma il piccolo stagno resta e i cancelli continuano ad essere chiusi.
Mentre la Sovrintendenza affida le chiavi a un’anziana assuntrice di custodia, e le sporadiche aperture all’associazione “Misenum”, un piano di gestione fortemente integrato col territorio continua ad essere, è il caso di dirlo, in alto mare.




















Alessandra Sagliocchi - Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

Etichette:

lunedì 28 dicembre 2009

L'elettricità di via Petrara: Riceviamo e Pubblichiamo


Al Sindaco del Comune di Monte di Procida

Al Comando di Polizia Locale

All'Assessore alla Viabilità

All'Assessore ai Lavori Pubblici e delegato alle Periferie



OGGETTO: Il Comitato vuole segnalare lo stato di abbandono in cui versa via Petrara, strada che collega il centro storico di Cappella con Monte di Procida.

Tale strada vive in condizioni di totale abbandono perché è da mesi che non viene eseguita una pulizia lungo i cigli di tutta l'arteria. Una zona ove, a causa del mancato rispetto del divieto d’accesso ai non residenti posto all’altezza della chiesa di San Giuseppe, si vengono a creare gravi e ripetuti congestionamenti viari. Inoltre c’è un contatore dell’Enel che presenta una porta attualmente rotta e di conseguenza facilmente accessibile da parte di tutti. Chiunque può giocarci vicino. Inoltre via Petrara in condizioni di pioggia si trasforma in un vero e proprio fiume.

Quindi per evitare tutto ciò, i cittadini residenti chiedono:

che venga eseguita una pulizia lungo tutto il tratto di strada

che venga fatto rispettare il divieto d’accesso ai non residenti onde evitare problemi legati alla viabilità

che venga eseguita una manutenzione costante dell’impianto idrico con il conseguente ispezionamento dei relativi pozzetti ivi presenti.

che venga sostituita la porta dell'attuale contatore Enel che regolarizza l'illuminazione in via Petrara, con materiale più resistente

per questioni di sicurezza e di controllo l’installazione in loco di telecamere di video-sorveglianza. Una modalità da assumere almeno nel tratto più isolato e meno abitato, in modo tale da individuare sia trasgressori che depositano immondizia, sia qualche malvivente il quale possa mettere in essere rapine, così come quella avvenuta in data 27 dicembre 2009 alle ore 19:00



Firmato

Comitato cittadino
"Rinascita di Cappella"
Pres. Domenico Colandrea









Etichette: